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Leonardo Sciascia (Racalmuto, 8 gennaio 1921 Palermo, 20 novembre 1989) stato uno scrittore, saggista, giornalista, politico, poeta, drammaturgo, critico d'arte e maestro di scuola elementare italiano. Spirito libero e anticonformista, lucidissimo e impietoso critico del nostro tempo, Sciascia una delle grandi figure del Novecento italiano ed europeo. All'ansia di conoscere le contraddizioni della sua terra e dell'umanit , un un senso di giustizia pessimistico e sempre deluso, ma che non rinuncia mai all'uso della ragione umana di matrice illuminista, per attuare questo suo progetto. All'influenza del relativismo conoscitivo di Luigi Pirandello si possono ricondurre invece l'umorismo e la difficolt di pervenire a una conclusione che i suoi protagonisti incontrano: la realt non sempre osservabile in maniera obiettiva, e spesso un insieme inestricabile di verit e menzogna.Dal 1979 al 1983 fu deputato del Partito Radicale.
Il giorno della civetta è un romanzo di Leonardo Sciascia, terminato nel 1960 e pubblicato per la prima volta nel 1961 dalla casa editrice Einaudi. Il racconto trae lo spunto dall'omicidio di Accursio Miraglia, un sindacalista comunista, avvenuto a Sciacca nel gennaio del 1947 ad opera della mafia di Cosa Nostra. Sciascia aveva già iniziato a scrivere di mafia nel 1957 recensendo il libro di Renato Candida, comandante dei carabinieri ad Agrigento, al quale si è ispirato per tratteggiare il personaggio del Capitano Bellodi, protagonista del romanzo.La prima edizione venne anticipata sulla Rivista "Mondo Nuovo" del 9 ottobre 1960 e la prima edizione comparve con una "Nota" che dichiarava la verità sottintesa alla finzione del romanzo scritta in una libertà non piena ma significativa nei confronti di una letteratura che fino a quel momento aveva fornito della mafia una rappresentazione apologetica e di una società che, negli organi politici e d'informazione, ne negava addirittura l'esistenza. Questo concetto sarà ribadito nell'"Avvertenza" dell'edizione scolastica del 1972. Dal romanzo è tratto il film omonimo per la regia di Damiano Damiani.
Racalmuto (Racalmutu in siciliano) è un comune italiano di 8 097 abitanti del libero consorzio comunale di Agrigento in Sicilia. Ha dato i natali, tra gli altri, al medico Marco Antonio Alaimo, all'eretico Fra Diego La Matina, al pittore Pietro D'Asaro, a Eugenio Napoleone Messana, ai tenori lirici Luigi Infantino e Salvatore Puma, al papa nero Gesuita Francesco Di Paola Nalbone, al giornalista Aldo Scimè, nonché al grande scrittore Leonardo Sciascia che ne diede una rappresentazione letteraria nella Regalpetra della sua opera d'esordio.
La strega e il capitano è un romanzo breve di Leonardo Sciascia. Inizialmente apparso a puntate sul Corriere della Sera, fu poi raccolto in volume e pubblicato da Adelphi. Sciascia ricostruisce la vicenda di Caterina Medici, condannata al rogo nel 1617 per stregoneria, il cui processo viene citato da Alessandro Manzoni ne I promessi sposi e in Storia della colonna infame.
Don Abbondio è uno dei personaggi principali de I promessi sposi, il più noto romanzo di Alessandro Manzoni. Di fatto, la figura del religioso, dopo il preambolo, apre la narrazione del celebre romanzo. È una persona titubante, meschina, codarda, che si sotterra davanti alle difficoltà e agli ostacoli che incontra e come scrive Manzoni è "Un vaso di coccio in mezzo a tanti vasi in ferro".
Ciascuno a suo modo è una commedia scritta da Luigi Pirandello nel 1924. L'opera fa parte della cosiddetta trilogia del teatro nel teatro, preceduta da Sei personaggi in cerca d'autore e seguita da Questa sera si recita a soggetto. La rappresentazione della commedia, così come indicata dall'autore, si svolge in due spazi scenici differenti: il palcoscenico da un lato, e i luoghi generalmente utilizzati dal pubblico, come l'ingresso, il foyer e la sala, dall'altro. Secondo il critico teatrale Eligio Possenti (1886-1966), la commedia mette in risalto la contraddizione interna di ogni essere umano tra le proprie azioni e le motivazioni «dell'altro che è dentro di noi e viene chissà di dove e determina 'non si sa come' i nostri atti». Lo sdoppiamento tra i personaggi e i loro atti è ottenuto tramite la contemporanea presenza, in sala e sul palcoscenico, dei protagonisti di un caso di cronaca. Ad ogni calare di sipario i protagonisti 'reali' delle vicenda (che viene rappresentata, da altri attori, sul palcoscenico) si accalorano, inveendo contro l'autore e la commedia. Il gioco teatrale si svela nel finale, quando, inaspettatamente, i personaggi della 'realtà' e quelli della 'finzione' si riuniscono per l'uscita finale. Questa commedia, la meno fortunata della trilogia metateatrale, è una riflessione molto in anticipo sui tempi sul rapporto tra arte e realtà. Questo tema verrà approfondito da altri nei decenni successivi, reso attuale dallo sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa. Nel meccanismo creato da Pirandello la rappresentazione viene influenzata da presunti fatti reali, ma succede anche l'opposto: la realtà viene modificata dalla finzione scenica, tanto da spingere i personaggi presenti in sala ad arrivare alle stesse conclusioni di quelli che recitano sulla scena. Secondo Giovanni Calendoli «Ciascuno a suo modo propone il gioco dell'infinito rapporto che si stabilisce tra la realtà e la rappresentazione, illustrando l'implacabile suggestione che la rappresentazione artistica esercita sulla realtà, plasmandola a sua somiglianza»
A ciascuno il suo destino (To Each His Own) è un film drammatico statunitense del 1946, diretto da Mitchell Leisen, sceneggiato da Charles Brackett e interpretato da Olivia de Havilland, Mary Anderson e John Lund che esordì in questa pellicola. Olivia de Havilland vinse il Premio Oscar per la miglior attrice protagonista con questa pellicola nel 1947, mentre il film ricevette anche la candidatura per la Migliore sceneggiatura.
A ciascuno il suo è un film del 1967 diretto da Elio Petri, liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia.Questo film segna l'inizio del fortunato sodalizio artistico fra Elio Petri, Ugo Pirro e Gian Maria Volonté.