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                                                            Chiaravalle è un comune italiano di 14 639 abitanti della provincia di Ancona.
 
                                                            Donato "Donnino" di Angelo di Pascuccio, detto il Bramante e conosciuto anche come Donato Bramante (Fermignano, 1444 – Roma, 11 aprile 1514), è stato un architetto e pittore italiano, tra i maggiori artisti del Rinascimento. Formatosi a Urbino, uno dei centri della cultura italiana del XV secolo, fu attivo dapprima a Milano, condizionando lo sviluppo del rinascimento lombardo, quindi a Roma, dove progettò la basilica di San Pietro. In qualità di architetto, fu la personalità di maggior rilievo nel passaggio tra il XV e il XVI secolo e nel maturare del classicismo cinquecentesco, tanto che la sua opera è confrontata dai contemporanei all'architettura delle vestigia romane e lui considerato "inventore luce della buona e vera Architettura".
 
                                                            Bernard de Fontaine, in latino: Bernardus Claravallensis, italianizzato in Bernardo di Chiaravalle (Fontaine-lès-Dijon, 1090 – Ville-sous-la-Ferté, 20 agosto 1153), è stato un monaco cristiano, abate e teologo francese dell'ordine cistercense, fondatore della celebre abbazia di Clairvaux, di cui fu abate, e di altri monasteri. Viene venerato come santo da Chiesa cattolica, Chiesa anglicana e Chiesa luterana. Canonizzato nel 1174 da papa Alessandro III nella cattedrale di Anagni, fu dichiarato dottore della Chiesa da papa Pio VIII nel 1830. Nel 1953 papa Pio XII gli dedicò l'enciclica Doctor Mellifluus.
 
                                                            L'abbazia di Valserena o abbazia di San Martino dei Bocci, nota comunemente ma erroneamente come certosa di Paradigna, è un'ex abbazia cistercense dalle forme gotiche e barocche, situata in via Viazza di Paradigna 1 a Paradigna, frazione alla periferia nord di Parma; fondata nel 1298 e sconsacrata nel 1810, è sede dal 2007 del Centro studi e archivio della comunicazione dell'Università di Parma.Secondo numerosi storici fu l'abbazia di Valserena e non la certosa di Parma a ispirare lo Stendhal per il suo romanzo La Certosa di Parma.
 
                                                            L'abbazia di San Bernardo, meglio nota come abbazia di Fontevivo, è un'abbazia cistercense situata in piazza Repubblica 1 a Fontevivo, in provincia e diocesi di Parma. L'abbazia fa parte dell'Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli.
 
                                                            L'abbazia di Cluny fu fondata nell'omonimo paese dell'allora regione della Borgogna il 2 settembre 909 (o meno probabilmente nel 910), quando il duca di Aquitania e conte d'Alvernia (nella Francia centrale), Guglielmo I detto il Pio, fece dono di un grande possesso fondiario a un abate, Bernone, che fu incaricato di costruirvi un monastero.Rinunciando a qualsiasi diritto personale sulla nuova istituzione, Guglielmo I mise il monastero sotto la diretta autorità del papa. L'abbazia, che adottò la Regola benedettina, e la sua costellazione di dipendenze acquisirono presto grandissima rilevanza politica ed economica e giunsero ad esemplificare il tipo di vita religiosa caratteristico del X e dell'XI secolo. Lo stesso monastero di Cluny divenne la più famosa, prestigiosa e sovvenzionata istituzione monastica d'Europa. La maggior influenza cluniacense si ebbe a partire dalla seconda metà del X secolo fino ai primi anni del XII. Nell'abbazia è inoltre inumato papa Gelasio II.
 
                                                            L'abbazia di Chiaravalle (in latino, Sanctæ Mariæ Clarævallis Mediolanensis, conosciuta anche come Santa Maria di Roveniano) è un complesso monastico cistercense situato nel Parco agricolo Sud Milano, tra il quartiere Vigentino e il quartiere Rogoredo. Fondata nel XII secolo da san Bernardo di Chiaravalle come filiazione dell'Abbazia di Clairvaux, attorno a essa si sviluppò un borgo agricolo, annesso al comune di Milano nel 1923. La chiesa costituisce uno dei primi esempi di architettura gotica in Italia, e grazie alle bonifiche dei terreni e alle opere idrauliche dei monaci che la abitavano, fu fondamentale per lo sviluppo economico della bassa milanese nei secoli successivi alla sua fondazione.
L’abbazia dei Santi Vito e Salvo, costruita nel 1255 a San Salvo in provincia di Chieti, è stata una delle cinque abbazie cistercensi in Abruzzo, insieme all'abbazia di Santa Maria di Casanova, l'abbazia di Santa Maria Arabona, il Monastero di Santo Spirito d'Ocre e l'abbazia di Santa Maria della Vittoria.L'abbazia corrisponde all'attuale parrocchia di San Giuseppe di San Salvo; la chiesa principale fu modificata gradualmente nel XVII secolo, fino alla trasformazione totale dell'esterno del 1965. Rimangono tracce nella cripta.