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L'aeroilluminazione è uno degli aspetti inerenti all'igiene e alla salubrità degli ambienti in cui devono dimorare esseri viventi, e fa parte dei fattori che contribuiscono ad ottenere l'abitabilità. Nello specifico è un insieme di rapporti matematici tra le volumetrie dell'ambiente e le "luci" che permettono l'aerazione e l'illuminazione, come ad esempio porte e finestre. Riguardando l'igiene e la sanità pubblica, questi rapporti sono regolati a norma di legge, generalmente applicabile a tutti i nuovi interventi soggetti al rilascio di concessione o autorizzazione edilizia da parte del Sindaco. I fattori di aeroilluminazione toccano anche le condizioni di umidità e isolamento acustico e termico dell'ambiente. Viene garantito dalla legge che tutti gli spazi abitabili devono possedere una adeguata superficie finestrata ed apribile, tale da garantire una illuminazione e aerazione naturale minima. Generalmente possono avere deroghe, come l'aeroilluminazione esclusivamente artificiale: i locali destinati ad uffici di grosse dimensioni; i locali aperti al pubblico destinati ad attività commerciali, culturali e ricreative; i locali destinati ad attività che richiedono particolari condizioni di aerazione e/o illuminazione; i locali destinati a servizi igienici nel rispetto di quanto previsto dalle altre leggi - gli spogliatoi e i ripostigli; i locali non destinati alla permanenza di persone; gli spazi destinati al disimpegno e alla circolazione orizzontale e verticale.Comunque gli ambienti di cui ai punti 1) 2) 3) 5) e 6), generalmente devono rispettare anche speciali requisiti di condizionamento ambientale.