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La lettura il processo mentale che permette di decodificare e comprendere informazioni o idee rappresentate in forma visiva o tattile . Prevalentemente il concetto di lettura collegato al concetto di scrittura, ovvero quel processo culturale appreso che permette la traduzione dei significati di un testo rappresentato per mezzo di simboli alfabetici o meno che possono essere percepiti con la vista, o col tatto (nel caso della scrittura Braille). Altri tipi di lettura possono non essere basati sulle lingue naturali, come nel caso della notazione musicale o dei pittogrammi, e nemmeno sulla scrittura propriamente detta ad esempio la lettura di cartografie topografiche o la lettura della mano. Per analogia, nella scienza dell'informazione, la lettura l'acquisizione di dati da qualche tipo di memoria.
L'area di Broca (o area del linguaggio articolato) è una parte dell'emisfero cerebrale dominante, localizzata nel piede della terza circonvoluzione frontale, la cui funzione è coinvolta nell'elaborazione del linguaggio. Tale area può anche essere descritta come l'unione dell'area 44 e 45 di Brodmann ed è connessa all'area di Wernicke da un percorso neurale detto fascicolo arcuato. Prende il nome dal medico e anatomista francese Paul Broca, il primo a descriverla nel 1861 dopo aver condotto l'autopsia di un paziente afasico, monsieur Leborgne, anche detto paziente Tan, perché tan tan erano le uniche parole che egli riusciva a pronunciare. Il primo che si accorse che questa regione fosse implicata nella facoltà del linguaggio fu il medico italiano Bartolomeo Panizza (1785-1867).
L'agrafia è un disturbo neurologico e neuropsicologico acquisito, che causa una perdita nella capacità di comunicare attraverso la scrittura, sia a causa di una qualche forma di disfunzione motoria, sia per disturbi di linguaggio. La perdita della capacità di scrittura può presentarsi associata ad un altro disturbo del linguaggio o neurologico, per esempio congiuntamente ad alessìa, afasia, disartria, agnosia, e aprassia. Lo studio dei soggetti affetti da agrafia può fornire ulteriori informazioni sui meccanismi coinvolti nella forma di scrittura, siano essi legati a disturbi di linguaggio sia a deficit motori. L'agrafia, come disturbo, non può essere trattata direttamente, ma i soggetti che ne sono affetti possono apprendere tutta una serie di tecniche che possono contribuire a far loro recuperare alcune delle loro precedenti abilità di scrittura. Queste tecniche differiscono a seconda del tipo di agrafia. Le diverse forme di agrafia possono essere suddivise in forme centrali e periferiche. Le agrafie centrali tipicamente coinvolgono aree linguistiche del cervello, e causano al paziente problemi e difficoltà di ortografia oppure di comunicazione spontanea, e sono spesso accompagnate da altri disturbi del linguaggio. Le agrafie di origine periferica, di solito, colpiscono le capacità motorie e le abilità visuospaziali. Oltre ai disturbi di tipo linguistico tendono a coinvolgere anche altre aree motorie del cervello, causando difficoltà nei movimenti associati con la scrittura.L'agrafia centrale può anche essere chiamata agrafia afasica e coinvolge aree del cervello le cui funzioni principali sono in relazione con il linguaggio e la scrittura. L'agrafia periferica può anche essere definita agrafia non-afasica e, in genere, coinvolge aree del cervello le cui funzioni non sono in relazione diretta con il linguaggio e la scrittura (tipicamente delle aree motorie).La storia dell'agrafia risale alla metà del XIV secolo, ma è stato solo verso la seconda metà del XIX secolo che ha suscitato notevole interesse clinico. Le ricerche svolte nel XX secolo si sono concventrate principalmente sulla afasia (e l'agrafia ad essa associata) in soggetti con lesioni cerebrali secondarie a ictus.
L'afasia motoria o di Broca, nota anche come afemìa, è un disturbo del linguaggio che consiste nella perdita o limitazione della capacità di espressione del linguaggio parlato o scritto. La causa più frequente è un ictus.