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La storia del giornalismo è la disciplina che studia l'evoluzione dei modi, dei metodi e dei canali di diffusione della notizia attraverso lo sviluppo diacronico dell'attività giornalistica. La periodizzazione segue da vicino l'evoluzione della tecnologia: infatti le rivoluzioni nel giornalismo sono state causate dalle rivoluzioni tecnologiche e industriali.
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L'Impero russo entrò in guerra fin dall'inizio del primo conflitto mondiale; dopo aver preso le prime misure di mobilitazione contro l'Austria-Ungheria (6.000.000 di uomini) il 28 luglio e contro la Germania il 30 luglio, l'impero ricevette la dichiarazione di guerra tedesca il 1º agosto 1914. Per i successivi tre anni e mezzo la Russia imperiale, alleata delle altre potenze della Triplice Intesa, combatté strenuamente sul fronte orientale contro la massa dell'esercito austro-ungarico e una parte rilevante dell'esercito tedesco; inoltre sul fronte caucasico dovette anche combattere contro il grosso dell'esercito turco. L'entità della sua popolazione permise alla Russia di mettere in campo un numero di soldati notevolmente più grande di quello a disposizione di Germania e Austria-Ungheria insieme, ma a causa dell'insufficiente sviluppo industriale e delle carenze organizzative i suoi soldati soffrirono grandemente per la mancanza di adeguati rifornimenti e armamenti. In molti casi peraltro l'esercito russo, costituito da soldati coraggiosi e resistenti, inflisse pesanti sconfitte all'esercito austro-ungarico e in alcune occasioni mise in forte difficoltà anche l'esercito tedesco; tuttavia alla fine l'esercito, indebolito dalle perdite e dalle carenze materiali e minato dalle istanze rivoluzionarie, non fu più in grado di continuare la guerra nel 1917. Ancor prima della disgregazione dell'esercito, era crollato l'Impero zarista dopo la Rivoluzione di febbraio 1917 che sembrò preludere ad un'evoluzione democratica della Russia. La stanchezza della guerra, l'incapacità dei nuovi capi politici, la crescente dissoluzione dell'autorità, il disastro economico, favorirono invece un'evoluzione radicale con la successiva Rivoluzione d'ottobre e l'ascesa al potere del partito bolscevico che decise l'uscita dalla guerra e intavolò trattative con la Germania a Brest-Litovsk conclusesi con un duro trattato di pace che temporaneamente sembrò indebolire irreversibilmente la potenza russa e decretare il predominio germanico. L'evoluzione generale della Prima guerra mondiale e della successiva Guerra civile russa in realtà cambiarono ancora una volta la situazione consolidando uno Stato Socialista, la futura Unione Sovietica, su gran parte dei territori del vecchio Impero zarista.
La Russia (in russo: Росси́я?, traslitterato: Rossija, ), ufficialmente Federazione Russa (in russo: Росси́йская Федера́ция?, traslitterato: Rossijskaja Federacija, ), è uno stato transcontinentale che si estende per un quarto in Europa e per tutto il resto in Asia ed è il più vasto Stato del mondo, con una superficie di 17864345 km².Confina con Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Bielorussia, Ucraina, Georgia, Azerbaigian, Kazakistan, Cina, Corea del Nord, Mongolia e infine i territori contesi di Doneck, Lugansk, Ossezia del Sud e Abcasia; assieme alla Cina, è lo Stato al mondo con il maggior numero di Stati limitrofi (14), mentre, considerando anche gli Stati con ridotto riconoscimento internazionale di Doneck, Lugansk, Abcasia e Ossezia del Sud (questi ultimi due riconosciuti dalla Russia), gli Stati confinanti con la Russia diventano 18. Essa possiede, inoltre, confini marittimi con il Giappone (attraverso il mare di Ochotsk) e gli Stati Uniti (attraverso lo stretto di Bering). È bagnata a Nord-Ovest dal mar Baltico nel golfo di Finlandia, a Nord dal mar Glaciale Artico, a Est dall'oceano Pacifico e a Sud dal mar Nero e dal mar Caspio. Comprende anche l'exclave dell'Oblast' di Kaliningrad, compresa tra mar Baltico, Polonia e Lituania. Nel 2016 contava circa 144 milioni di abitanti, ha come capitale Mosca ed è tradizionalmente suddivisa tra Russia europea e asiatica dalla catena montuosa degli Urali. Come principale successore dell'Unione Sovietica, la Russia ha mantenuto il seggio di membro permanente nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Resta ancora secondo alcuni accademici una grande potenza, tra i protagonisti della storia del XX secolo, sia nel secondo conflitto mondiale, sia nel secondo dopoguerra, con la guerra fredda e l'opposizione attraverso il blocco orientale al cosiddetto blocco occidentale, che annoverava anche l'altra superpotenza, gli Stati Uniti. È uno Stato con una forte influenza politica all'interno della Comunità degli Stati Indipendenti, che comprende tutte le ex-Repubbliche dell'Unione Sovietica tranne le tre repubbliche baltiche, il Turkmenistan, la Georgia (uscita nel 2008) e l'Ucraina (uscita come membro osservatore nel 2014). È inoltre uno degli Stati fondatori dell'Unione eurasiatica, che comprende, oltre la Russia, la Bielorussia, l'Armenia e il Kazakistan e vede il Tagikistan e l'Uzbekistan come Stati osservatori. Nei primi anni del XXI secolo l'economia ha presentato tassi di crescita tra i più elevati a livello globale, tanto che la Russia è considerata uno dei sei Paesi cui ci si riferisce con l'acronimo BRICS. La crisi finanziaria internazionale si è fatta però sentire duramente a partire dall'autunno 2008, mettendo in dubbio molte delle certezze acquisite in un decennio di espansione. Il 18 marzo 2014, in seguito all'esito di un referendum che vide la schiacciante vittoria dei favorevoli all'annessione alla Russia ed era stato indetto dalle forze politiche della Repubblica autonoma di Crimea che si era proclamata unilateralmente indipendente dall'Ucraina in data 11 marzo 2014, è cominciato l'iter amministrativo di annessione della penisola di Crimea (compresa quindi anche la città autonoma di Sebastopoli) come nuovo soggetto federale della Federazione Russa, sebbene l'occupazione non sia riconosciuta come legale dalla maggioranza della comunità internazionale.
RT, precedentemente chiamato Russia Today, è un canale televisivo satellitare russo diffuso a livello mondiale, il primo tra i canali della Russia completamente in digitale. RT fa parte di un network di canali finanziati direttamente dal Cremlino (tramite l'agenzia statale RIA Novosti).La stampa occidentale ritiene che RT abbia lo scopo di migliorare la reputazione della Russia nel mondo e di diffonderne all'estero le posizioni e che nel 2014 Vladimir Putin intendesse contrastare una copertura mediatica a suo giudizio tendenzialmente negativa da parte dei media occidentali.
La campagna italiana di Russia rappresentò la partecipazione militare del Regno d'Italia all'operazione Barbarossa, lanciata dalla Germania nazista contro l'Unione Sovietica nel 1941. L'impegno di prendere attivamente parte all'offensiva tedesca fu deciso da Benito Mussolini alcuni mesi prima dell'inizio dell'operazione, quando venne a conoscenza delle reali intenzioni di Adolf Hitler, ma fu confermato solo nella mattinata del 22 giugno 1941, non appena il dittatore italiano fu informato che quello stesso giorno le armate tedesche avevano dato il via all'invasione. Rapidamente divenne operativo un corpo di spedizione, forte di tre divisioni, precedentemente messo in allerta: denominato Corpo di spedizione italiano in Russia (CSIR), arrivò sul fronte orientale a metà luglio 1941. Inizialmente inquadrato nell'11ª Armata tedesca e poi nel Panzergruppe 1, il CSIR partecipò alla campagna fino all'aprile 1942, quando le esigenze del fronte richiesero l'invio di altri due corpi d'armata italiani che assieme al CSIR furono riuniti nell'8ª Armata o Armata Italiana in Russia (ARMIR). Schierata a sud, nel settore del fiume Don, l'8ª Armata assieme alla 2ª Armata ungherese e alla 3ª Armata rumena avrebbe dovuto coprire il fianco sinistro delle forze tedesche che in quel momento stavano avanzando verso Stalingrado. I rapidi capovolgimenti al fronte cambiarono il corso della battaglia; dopo l'accerchiamento delle forze tedesche a Stalingrado, la successiva offensiva sovietica iniziata il 16 dicembre 1942 travolse il II e il XXXV Corpo d'armata italiano (ex CSIR), che facevano parte dello schieramento meridionale dell'8ª Armata, e sei divisioni italiane assieme a forze tedesche e rumene furono costrette a una precipitosa ritirata, che anticipò l'odissea che coinvolse il Corpo d'armata alpino nel mese seguente. Il 15 gennaio 1943 una seconda grande offensiva sovietica a nord del Don travolse gli Alpini ancora in linea, i quali, mal equipaggiati e a corto di rifornimenti, iniziarono una ritirata nella steppa, incalzati dalle divisioni sovietiche e costretti a patire enormi sofferenze. La rotta costò alle forze italiane decine di migliaia di perdite e si concluse il 31 gennaio, quando la Divisione "Tridentina" raggiunse i primi avamposti tedeschi a Šebekino. Le operazioni di rimpatrio durarono dal 6 al 15 marzo e si conclusero il 24, ponendo fine alle operazioni militari italiane in Unione Sovietica.