Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Urbino (Urbìn in dialetto gallo-piceno) è un comune italiano di 14 106 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.Fu uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano, di cui conserva appieno l'eredità architettonica. Dal 1998 il suo centro storico è patrimonio dell'umanità UNESCO. Data la sua importanza, la città è ricordata nella serie di sculture del Vittoriano, dedicate alle quattordici città nobili dell'Italia unita.
Il Risorgimento è il periodo della storia italiana durante il quale l'Italia conseguì la propria unità nazionale. La proclamazione del Regno d'Italia del 17 marzo 1861 fu l'atto formale che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d'Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Per indicare questo processo storico si usa anche la locuzione "unità d'Italia". Il termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l'unificazione, richiama gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un'identità politica unitaria che, pur affondando le sue radici antiche nel periodo romano, «aveva subìto un brusco arresto [con la perdita] della sua unità politica nel 476 d.C. in seguito al crollo dell'Impero romano d'Occidente».
H. G. Wells, pseudonimo di Herbert George Wells (Bromley, 21 settembre 1866 – Londra, 13 agosto 1946), è stato uno scrittore britannico tra i più popolari della sua epoca. Autore di alcune delle opere fondamentali della fantascienza, è ricordato come uno degli iniziatori di tale genere narrativo, grazie alle sue opere, Wells è stato definito come un "padre della fantascienza", insieme a Jules Verne e Hugo Gernsback.. Fu comunque uno scrittore prolifico in molti generi, tra i quali narrativa contemporanea, storia e critica sociale: mostrandosi in particolare in quest'ultimo genere decisamente lungimirante, quasi profetico. Dedicò i suoi talenti letterari allo sviluppo di una visione progressiva su scala globale. Come futurista scrisse una serie di lavori utopici prevedendo con buon anticipo innovazioni tecnologiche come l'avvento di aerei, carri armati, viaggi spaziali, armi nucleari, televisione satellitare e qualcosa che assomigliava al World Wide Web.Nell'ambito del giornalismo Wells ha scritto quello che in seguito ha descritto come "vari" schizzi, dialoghi e saggi, (anche drammaturgia e recensioni critiche di libri) sia prima che durante il periodo in cui stava lavorando alla sua miglior fantascienza. La quantità di questi scritti giornalistici è considerevole. Oltre duecento articoli pubblicati tra il 1887 e il 1898, ai quali si aggiungono articoli non formati o pubblicati con pseudonimi. Di questo primo giornalismo, Wells ha ristampato solo una piccola frazione. A suo stesso giudizio, gran parte di quel giornalismo poteva essere considerato abbastanza buono per essere stampato ma non abbastanza da concedere la ristampa. Fu anche un brillante comunicatore della scienza, attirando molte amicizie con diversi scienziati, non ultimo, Richard Gregory, l'astronomo, conosciuto durante il periodo universitario di Wells, e secondo editore di Nature. Wells pubblicherà 25 articoli sulla rivista per oltre 50 anni, ispirando e provocando decine di pensatori contemporanei a contribuire con una ondata di corrispondenza, recensioni di libri, avvisi e altri commenti sulla sua produzione.Wells fu un franco sostenitore del socialismo e del pacifismo, come dimostrano le sue ultime opere, divenute gradatamente più politiche e didattiche. I romanzi nel mezzo della sua carriera (1900-1920) furono più realistici, contemplando la vita della classe medio-bassa, la "Nuova donna" e le suffragette. Fu un forte assertore dell'idea di "Stato mondiale", alla cui promozione dedicò l'ultima parte della propria vita. Nel corso della sua lunga carriera Wells usò vari pseudonimi, tra cui quello di Reginald Bliss.
Giancarlo Siani (Napoli, 19 settembre 1959 – Napoli, 23 settembre 1985) è stato un giornalista italiano, assassinato dalla camorra. La sua uccisione fu ordinata dal boss Angelo Nuvoletta, per volontà del mafioso Totò Riina, capo di Cosa Nostra, a cui il clan di Marano era affiliato. Il motivo dell'assassinio fu un articolo del 10 giugno 1985, in cui Siani informò l'opinione pubblica che l'arresto del boss oplontino Valentino Gionta era stato possibile grazie ad una soffiata degli storici alleati Nuvoletta, che tradirono Gionta in cambio di una tregua con i nemici casalesi.