Alberto Alpago Novello
Alberto Alpago-Novello (Feltre, 27 giugno 1889 Frontin, 1985) stato un architetto, urbanista e storico italiano.
Alberto Alpago-Novello nacque a Feltre il 27 giugno del 1889 dal medico e studioso Luigi Adriano Alpago-Novello e Amelia Valduga. A sua volta padre dell'architetto Adriano Alpago Novello. Durante la sua infanzia assorb dalla cultura paterna l amore per la propria terra, che ne influenz successivamente la vita e l opera. Dopo gli studi al liceo classico Foscarini di Venezia, si rivolse allo studio delle lingue antiche, storia dell arte, letteratura e scienze naturali.
Nel 1912 si laure presso la Scuola Superiore di Architettura del Politecnico di Milano (allora chiamato Regio Istituto Tecnico Superiore) e nel 1913 ottenne il Diploma all Accademia di Belle Arti di Brera. Alla fine degli studi mantenne i contatti con i suoi compagni dell universit , con i quali intraprese numerosi viaggi documentati da appunti, schizzi e collaborazioni. Con l architetto Ottavio Cabiati, conosciuto all universit , nel 1913 partecip al concorso per il nuovo Palazzo Reale in Bulgaria, classificandosi al IV posto. Deciso a fare un esperienza lavorativa, si rec per circa un anno a Firenze presso l impresa di costruzione Palagi. Nell ambiente fiorentino entr a contatto diretto con le principali opere del Rinascimento.
Negli anni della guerra (1915-1918) partecip in qualit di Ufficiale dei Servizi tecnici del Genio Militare, dirigendo lavori di vario tipo nelle zone montane della Valle del Ma , Valle del Boite e dell Alto Cordevole e nell area pedemontana veneta. Complet un archivio personale di grande valore con diari di guerra, appunti di lavoro, progetti, disegni, fotografie, cartografie, medaglie, cartoline, distintivi, mostrine attualmente conservato presso la Fondazione Giovanni Angelini a Belluno.
A guerra finita (1919), ritorn a Milano e con Cabiati e Guido Ferrazza (conosciuti all'Universit ) apr uno studio di architettura, e d'arte, attrezzato per le tecniche dell incisione, dell acquaforte, dell acquarello e della fotografia. Con Cabiati e Ferrazza progett nel 1920 l Istituto commerciale a Feltre (BL) e l Istituto Dante Alighieri a Treviso. Dal 1923 si dedic all'urbanistici, partecipando con l'architetto Alessandro Minali al concorso dell Accademia di Brera riguardante la zona della vecchia stazione ferroviaria di Milano (Premio Vittadini). Nel 1924 ottenne il primo premio per la partecipazione, con Cabiati e lo scultore Salvatore Saponaro, al concorso per la progettazione del Monumento milanese ai Caduti. Il monumento fu poi inaugurato il 4 novembre 1928 accanto alla Basilica di Sant'Ambrogio. Sempre nel 1924 fond il Club degli Urbanisti con Giuseppe De Finetti, Emilio Lancia, Tomaso Buzzi, Giovanni Muzio e Cabiati. Il Club ottenne nel 1926 il secondo premio al concorso per il Piano Regolatore della citt di Milano con il progetto Forma Urbis Mediolani . In contemporanea alla creazione del Club degli Urbanisti, sempre nel 1924 fond con Muzio e Gio Ponti a Milano il primo nucleo della sezione milanese dell' Associazione tra i Cultori di Architettura , che si propose di promuovere lo studio architettonico della citt .
Nel 1928-29 entr , con Carlo Carr e lo scultore Adolfo Wildt, nella Commissione Edilizia del Comune dii Milano, dedicata all analisi delle concessioni edilizie e dei provvedimenti urbanistici. In particolare, svolse un compito determinante, dal 1928 al 1930, nei movimenti di opposizione al piano regolatore dell Ufficio Urbanistico della citt progettato da Cesare Albertini.
Dagli inizi degli anni 30 si concentr sull urbanistica anche al di fuori di Milano, progettando diversi piani regolatori per citt italiane e coloniali, quali il concorso per Pisa, con Cabiati, Ferrazza e Muzio (1930), per Bengasi con Cabiati e Ferrazza (1930), per Tripoli con Cabiati e Ferrazza (1931), per Verona con Cabiati, Muzio e Poggi (1932, secondo premio) e per Belluno con Cabiati e Adriano Barcelloni-Corte (1936, primo premio). Nelle colonie realizz diversi progetti, quali la Sede del Governatore (1928), la Casa del Fascio con edifici commerciali (1931) e la Cassa di Risparmio della Cirenaica (1935) a Bengasi e il Quartiere degli impiegati INCIS (1933) e la Banca di Roma (1937) a Tripoli.
Tra i pi importanti progetti realizzati a Belluno si segnalano la casa del Fascio Palazzo Littorio (1926-1928), oggi sede degli uffici provinciali, il Giardino della Stazione (1929), i Giardini di piazza Campitello (1930), il Palazzo delle Poste (1933-1936) e l'attiguo Giardino di piazza Castello, la sede della Cassa di Risparmio (1939) e la Banca d Italia (1940), e il complesso restauro di Palazzo Reviviscar (sede dell'Unione fascista degli industriali).
Negli stessi anni a Milano esegu altri progetti architettonici: oltre al citato Monumento ai Caduti, la Federazione dei Sindacati Commercianti e Padiglione delle Industrie Casalinghe alla Fiera di Milano (1928), entrambi con Cabiati, e la propria abitazione e atelier in via Melzi d Eril 6 (1931), con Cabiati e Minali.
Un altro ambito in cui Alberto Alpago-Novello risult attivo fu quello delle esposizioni di architettura. Dagli anni 20 in poi present i suoi progetti in numerosi eventi di fama internazionale, quali la Prima mostra d architettura promossa dalla Famiglia Artistica di Milano (1921), la Prima mostra d architettura della I Biennale Romana a Roma (1921), la I Biennale di Monza (1923), la IV Triennale di Monza , l Esposizione Internazionale di Architettura Moderna a Budapest (1930), la V Triennale di Milano (1933), la Mostra dello Sport italiano a Milano (1935) e la Mostra urbanistica italiana a Vienna (1938). In qualit di co-organizzatore di mostre, collabor inoltre con la IV Triennale di Milano (1930), la Mostra internazionale di Architettura all interno della V Triennale di Milano (1933), la Mostra dello Sport italiano (1935) e la Mostra del libro italiano antico alla VII Triennale di Milano (1940).
Dopo la seconda guerra mondiale, si dedic intensamente all attivit di architetto, letterato, storico e archeologo, spostando l attenzione nell area bellunese, territorio natale. Si prodig infatti per la difesa di beni archeologici e storici e come illustratore d arte (chiese, cippi, castelli). Nel 1946 venne nominato direttore della rivista locale Archivio Storico di Feltre, Belluno, Cadore (1946). Nel 1972 pubblic il volume Da Altino a Maia sulla via Claudia Augusta , testo rilevante sul percorso della via Claudia Augusta Altinate. Collabor anche con numerose riviste di grande importanza per l architettura moderna come Domus , Rassegna , Dedalo .
Un altro campo in cui Alberto Alpago-Novello si distinse fu la gnomonica, scienza della costruzione delle meridiane. Il risultato di questa sua spiccata specializzazione scientifico-matematica visibile nel restauro delle due meridiane sui corpi laterali della Villa Barbaro a Maser (1950) e in una serie di otto articoli didattico-illustrativi su Domus (anni 1928-31). Prossimo alla laurea l'uno, giovanissimo assistente l'altro, Alberto Alpago-Novello fu allievo e poi amico di Piero Portaluppi, con cui divideva la passione per la gnomonica. Alla morte dell'architetto su richiesta della famiglia Portaluppi coordin l edizione postuma del libro Gnomonica Atellana (1968).
Con la mente dello scienziato, con il cuore del poeta : cos descrisse Alberto Alpago-Novello lo studioso bellunese Bartolomeo Zanenga, che lo defin anche uomo rinascimentale nel senso pieno e pi alto del termine per la sua passione per arti figurative e pittura; un interesse che si concretizz in numerosi acquarelli e incisioni dal tratto nitido e fermo.