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Lo Stabat Mater RV 621 in Fa minore è un inno sacro composto da Antonio Vivaldi nel 1712 per essere eseguito come parte della Festa dei Sette Dolori di Maria Vergine a Brescia. Questo inno è una delle composizioni sacre più note di Vivaldi e fu commissionata dalla Chiesa di Santa Maria della Pace di Brescia (la città natale del padre di Vivaldi). Dopo la esecuzione, il lavoro vivaldiano cadde nell'oblio (come tutte le composizioni di Vivaldi) e fu ripresentato al pubblico nel settembre del 1939 dal compositore Alfredo Casella durante la Settimana Vivaldiana tenutasi a Siena. La semplicità dello stile, la schiettezza dell'espressione e la ricchezza della melodia garantirono l'affermazione perenne dello Stabat Mater. Il lavoro sembra però esser stato scritto in fretta: le parti degli archi sono semplici, il tema del primo movimento viene ripetuto anche nei successivi due, la voce talvolta è accompagnata solo dal basso continuo e solo metà dell'inno è stato musicato. Tuttavia il lavoro rivela una certa profondità musicale ed emotiva e per questo viene considerato uno dei suoi primi lavori sacri più importanti. Lo Stabat Mater presenta inoltre alcune caratteristiche inusuali, come la predominanza dei movimenti lenti e delle chiavi minori (principalmente Fa e Do minore) e un'impostazione, anche se parziale, simile a un inno medioevale. Struttura dello Stabat Mater RV 621: Stabat Mater dolorosa Cujus animam gementem O quam tristis Quis est homo Quis non posset Pro peccatis Eja Mater Fac ut ardeat AmenNel 2001 viene eseguito al Ravenna Festival diretto da Riccardo Muti con i Wiener Philharmoniker nella Basilica di Sant'Apollinare in Classe.
Antonio Lucio Vivaldi (Venezia, 4 marzo 1678 – Vienna, 28 luglio 1741) è stato un compositore e violinista italiano, considerato tra i massimi esponenti del barocco musicale. Sacerdote, pur non potendo celebrare la Messa per motivi di salute, era detto "il Prete rosso" per il colore dei capelli. Fu uno dei violinisti più virtuosi del suo tempo e uno dei più grandi compositori di musica barocca. Considerato il più importante, influente e originale musicista italiano della sua epoca, Vivaldi contribuì significativamente allo sviluppo del concerto, soprattutto solistico (un genere iniziato da Giuseppe Torelli), e della tecnica del violino e dell'orchestrazione. Non trascurò inoltre l'opera in musica, e la sua opera compositiva vastissima comprende inoltre numerosi concerti, sonate e brani di musica sacra. Le sue opere influenzarono numerosi compositori del suo tempo tra cui il genio massimo del barocco Johann Sebastian Bach, ma anche Pisendel, Heinichen, Zelenka, Boismortier, Corrette, De Fesch, Quantz e in seguito i grandi musicisti classici come Wolfgang Amadeus Mozart, Gioacchino Rossini e Ludwig van Beethoven (es. sinfonia pastorale). Le sue composizioni più note sono i quattro concerti per violino conosciuti come Le quattro stagioni, celebre esempio di musica a soggetto. Come per molti compositori barocchi, dopo la sua morte il suo nome e la sua musica caddero nell'oblio. Solo grazie alla ricerca di alcuni musicologi del XX secolo, come Arnold Schering, Marc Pincherle, Alberto Gentili e Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero, Vivaldi riemerse, diventando uno dei compositori più noti ed eseguiti.
Antonio Fanna (Treviso, 7 aprile 1926) è un musicologo italiano. Protagonista della riscoperta della musica di Antonio Vivaldi, è stato fondatore, con Angelo Ephrikian, dell'Istituto Italiano Antonio Vivaldi. Ha inoltre pubblicato nel 1968 un catalogo tematico delle opere strumentali di Vivaldi, edito da Ricordi.
Alfredo Casella (Torino, 25 luglio 1883 – Roma, 5 marzo 1947) è stato un compositore, pianista e direttore d'orchestra italiano.