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La Giostra del Saracino un torneo equestre che si tiene due volte all anno ad Arezzo. (Giugno e settembre) Pur con origini medievali, si disputa, nella propria era moderna, dal 1931 e contrappone i quattro Quartieri in cui suddivisa la citt : il Quartiere di Porta Crucifera (conosciuto anche come "Colcitrone"), il Quartiere di Porta del Foro (conosciuto anche come "Quartiere di Porta San Lorentino"), il Quartiere di Porta Sant'Andrea e il Quartiere di Porta Santo Spirito (noto anche come "Quartiere della Colombina" e corrispondente all'antico Quartiere di Porta del Borgo).
Arezzo () è un comune italiano di 98 101 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Fu sede della più antica università della Toscana, e una delle prime in Europa. Importante centro orefice e di alta moda, vanta inoltre di essere la città nella quale è girato lo storico film da record La vita è bella di Roberto Benigni, campione di incassi. È inoltre la patria di artisti e poeti quali Francesco Petrarca, Giorgio Vasari, e nelle vicinanze di Michelangelo Buonarroti. Famosa per gli affreschi di Piero della Francesca all’interno della cappella della basilica di San Francesco e per il crocifisso di Cimabue all’interno della chiesa di San Domenico, è nota anche per l’importante Giostra del Saracino, che divide la città in 4 quartieri.
Un torneo medievale (dal francese tourner, roteare, detto anche anche come giostra dal latino juxtare, avvicinarsi), sono una forma di competizione di origine medievale; nascono come giochi guerreschi con fine di esercizio all'arte della guerra diffusisi secondo le fonti storiche sin dal IX secolo in ambito carolingio. Nell'uso attuale i due termini torneo e giostra non indicano attività diverse, benché il secondo sia più propriamente un combattimento fra due cavalieri con "lancia in resta" e un torneo un combattimento tra fazioni. Ebbero origine nel Medioevo feudale e dalla struttura militare principale dell'epoca, la cavalleria. Va ricordato che spesso venivano anche organizzati combattimenti a piedi, specialità amata da Enrico VIII d'Inghilterra.
L'Inno della Giostra del Saracino è l'inno dell'omonima manifestazione storica che si tiene due volte l'anno ad Arezzo. Autore del testo fu Alberto Severi (1883-1958), mentre la musica fu scritta dal maestro Giuseppe Pietri (1886-1946). Nel 1987 su richiesta dell'allora regista della Giostra del Saracino venne eseguita dal gruppo musici degli Sbandieratori di Arezzo l'inno della Giostra del Saracino. Dal 1988 l'Inno viene eseguito, in Piazza Grande, poco prima dell'inizio della Giostra del Saracino, dal Gruppo Musici della Giostra del Saracino di Arezzo con il supporto anche dei musici del Gruppo Sbandieratori di Arezzo. A gran voce i quartieristi presenti in Piazza Grande accompagnano l'esecuzione dell'Inno. Solitamente, prima di ogni Giostra, non viene eseguito il testo integrale, ma solo la prima strofa e due volte il ritornello. L'ormai radicatissima popolarità di tale brano tra gli aretini ne ha fatto un vero e proprio "Inno della città di Arezzo".
Zio Paperone e la Giostra del Saracino è una storia a fumetti Disney pubblicata sul numero 1606 di Topolino (7 settembre 1986). Il testo è di Pierfrancesco Prosperi, i disegni di Luciano Gatto. Protagonisti del fumetto sono Zio Paperone, Paperino e Qui, Quo e Qua. Paperon de' Paperoni intende inaugurare un immenso parco divertimenti, "Paper-World", in cui verranno riprodotti i più celebri monumenti e le principali manifestazioni storiche e folkloristiche dei vari Paesi del Mondo. Per l'Italia il papero miliardario intende riproporne due: una sarà il Palio di Siena, ma la scelta della seconda resta alquanto dubbiosa, per il gran numero di belle rassegne storiche nel nostro Paese. Venuto a conoscenza della Giostra del Saracino di Arezzo, Paperone si reca senza indugio nella città toscana, anche per la contemporanea mostra orafa, data la risaputa predilezione del ricco papero per il nobile metallo. A mostra conclusa, i protagonisti assistono alla Giostra. Questa viene però interrotta quando tutti i cavalieri colpiscono il centro. I tre astuti nipotini indagano e scoprono un sabotaggio: nella punta di tutte le lance è stato inserito un pezzo di ferro e al centro del tabellone del Buratto è stata applicata una calamita. In Piazza scoppiano subito incidenti, in quanto i Quartieri si accusano reciprocamente di aver tentato di imbrogliare. Ma i cinque paperi scopriranno che c'è ben altro dietro all'episodio. Zio Paperone e la Giostra del Saracino si inserisce in quel ciclo di storie disneyane che hanno al centro grandi manifestazioni storiche, culturali o sportive. Già l'anno prima era stata pubblicata sui numeri 1549-50 di Topolino la storia "Topolino al Palio di Siena", il cui scenario era ovviamente la celebre rassegna paliesca senese.
Il quartiere di Porta Crucifera (conosciuto anche come Colcitrone) è uno dei 4 quartieri storici della città di Arezzo; ogni anno sfida gli altri quartieri nella tradizione storica della "Giostra del Saracino" nelle due edizioni di giugno e settembre. I colori ufficiali sono il rosso e il verde. Il giornale periodico è Il Mazzafrusto.
Gianni Boncompagni, all'anagrafe Giandomenico Boncompagni (Arezzo, 13 maggio 1932 – Roma, 16 aprile 2017), è stato un conduttore radiofonico, paroliere, autore televisivo, compositore e regista televisivo italiano.
La Chimera di Arezzo è un bronzo etrusco, probabilmente opera di un'équipe di artigiani attiva nella zona di Arezzo, che combinava modello e forma stilistica di ascendenza greca o italiota all'abilità tecnica fornita da maestranze etrusche. È conservata presso il Museo archeologico nazionale di Firenze ed è alta 78,5 cm. È il simbolo del Quartiere di Porta del Foro, uno dei quattro quartieri della Giostra del Saracino di Arezzo. Il gruppo scultoreo in bronzo rappresenta un leone in posizione aggressiva a bocca aperta e con artigli estroflessi, con una testa di capra che nasce dalla schiena e un serpente a posto della coda che aggredisce mordendo uno dei corni della capra.