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Maḥmūd Aḥmadinežād, traslitterato anche Ahmadinejad (persiano: محمود احمدینژاد, ; Aradan, 28 ottobre 1956) è un politico iraniano, sesto Presidente della Repubblica islamica dell'Iran dal 3 agosto 2005 al 3 agosto 2013. Viene considerato un conservatore laico, ma in linea con l'indirizzo religioso della repubblica islamica iraniana. Politicamente è un membro del Consiglio Centrale degli Ingegneri della Società Islamica e gode di un importante appoggio politico per parte dell'Alleanza dei Costruttori dell'Iran Islamico, chiamata anche Abadgaran. Laureato in ingegneria, prima di diventare presidente è stato professore di ingegneria civile all'Università Iraniana della Scienza e della Tecnologia e sindaco di Teheran. Si è reso noto per le sue idee anti-sioniste nonché per le sue posizioni anti-americane e anti-occidentali.
L'Iran (persiano: إيران, [iˈrɒːn]), ufficialmente Repubblica Islamica dell'Iran (in persiano جمهوری اسلامی ایران,Jomhuri-ye Eslāmi-ye Irān) e conosciuto anche come Persia, è uno Stato dell'Asia situato all'estremità orientale del Medio Oriente.Fino al 1935 l'Iran era noto in Occidente come Persia, patria di una delle più antiche civiltà del mondo. La prima dinastia dell'Iran si formò durante il regno di Elam nel 2800 a.C., mentre i Medi unificarono vari regni dell'Iran nel 625 a.C. Nel 550 a.C. fu poi la volta degli Achemenidi, ma nel 334 a.C. Alessandro il Grande invase il regno achemenide, sconfiggendo l'ultimo re persiano Dario III durante la battaglia di Isso del 333 a.C. e la battaglia di Gaugamela del 331 a.C. Dopo la morte di Alessandro, il suo impero venne spartito tra i suoi generali, i Diadochi ("successori"), così la Persia cadde sotto il controllo del regno ellenistico dei Seleucidi e poi sotto il controllo di vari regni ellenistici. In seguito l'Iran fu inglobato nel regno dei Parti nel II secolo a.C e dal 224 d.C. fino al 651 dei Sasanidi, ma questi ultimi crollarono a loro volta sotto i colpi degli arabi musulmani, i quali nel 633 avevano avviato la conquista islamica della Persia.L'affermazione della dinastia Safavide nel 1501 promosse uno dei rami minoritari dell'Islam (lo sciismo duodecimano) come religione ufficiale dell'impero, segnando un punto cruciale nella storia della Persia e del mondo islamico. La rivoluzione costituzionale persiana stabilì il parlamento del Paese nel 1906 noto come Majlis e una monarchia costituzionale, seguiti nel 1921 dall'autoritaria dinastia Pahlavi. Nel 1953 fu spento il primo esperimento democratico del Paese per via di un colpo di Stato perpetrato da parte del Regno Unito e degli Stati Uniti che riportò al potere i Pahlavi. Il dissenso popolare portò alla cosiddetta rivoluzione iraniana, istituendo la Repubblica Islamica dell'Iran il 1º aprile 1979, un regime di democrazia con tendenze teocratiche. Storicamente noto come Persia, il 21 marzo 1935 lo scià Reza Pahlavi chiese formalmente alla comunità internazionale di riferirsi alla nazione con il nome utilizzato dai suoi abitanti in persiano di Iran, ovvero «Paese degli Arii». Alcuni studiosi protestarono contro questa decisione perché il cambio di nome avrebbe separato il Paese dalla sua storia, ma nel 1959 lo scià annunciò che i nomi di Persia e Iran erano interscambiabili e di uguale rilevanza in comunicazioni ufficiali e non. Tuttavia il nome Iran rimase il termine di uso più frequente in riferimento allo Stato, mentre i sostantivi e aggettivi "persiani" e "persiano" sono tuttora usati frequentemente in riferimento alla popolazione e alla lingua del Paese.Con capitale Teheran, ha una popolazione di circa 81,6 milioni di abitanti al 2018. I più grandi gruppi etnici in Iran sono persiani, azeri, curdi e luri.
Quella di Guida Suprema (ولی فقیه wali-e fiqiyye "tutore giuridico", oppure رهبر, Rahbar, "guida", o ﺭﻫﺒﺮﻱ ﻣﻌﻈﻢ, rahbar-e moʿaẓem, "Guida Suprema") è, in Iran, la più alta carica prevista dalla Costituzione. Attuale guida suprema è l'Ayatollah Ali Khamenei. Altri nomi sono Guida della Rivoluzione e, ancora più comune, Ayatollah.
La Giustizia e diritti umani in Iran, secondo il Democracy Index del 2016, occupano la 154ma posizione su 167 paesi analizzati nel mondo, con un punteggio di 2,34 su 10,00. Nel 2019 il suo punteggio migliora leggermente (2,38 e la sua posizione diventa 151ma su 167 paesi analizzati), superando la Cina di due posizioni. Il punteggio, per quanto riguarda il processo elettorale e il pluralismo è di 0,00 su 10,00; per quanto riguarda la funzione del governo il suo punteggio è di 2,86 su 10,00; per quanto riguarda la partecipazione politica il suo punteggio è di 4,44 su 10,00; la cultura poliitca è 3,13 su 10,00; e per quanto riguarda i diritti civili il suo punteggio è di 1,47 su 10,00. La pena di morte vige all'interno del paese ed è valida per omicidio, rapina a mano armata, stupro, blasfemia, apostasia, rapimento, tradimento, spionaggio, terrorismo, reati economici, reati militari, cospirazione contro il Governo, adulterio, prostituzione, omosessualità, reati legati alla droga.