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La storia della criminologia è l'insieme degli autori, delle teorie e degli eventi che hanno caratterizzato l'evolversi del pensiero criminologico.
La Direzione Investigativa Antimafia, meglio conosciuta con l'acronimo DIA, è un organismo investigativo interforze, inquadrato nel Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'interno della Repubblica Italiana, con compiti di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso in Italia. Contemporaneamente alla sua istituzione fu soppresso l'Alto Commissariato per la lotta alla mafia.
L'anticriminologia si riferisce ad una serie di approcci che si oppongono alle teorie e alle pratiche della criminologia tradizionale.
La Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (abbreviato DNAA), nell'ordinamento della Repubblica italiana, è l'ufficio di coordinamento delle Procure Distrettuali ed è formalmente costituita nell'ambito della Procura generale presso la Corte suprema di cassazione. È stata istituita come "Direzione nazionale antimafia" con il decreto-legge 20 novembre 1991, n. 367, convertito con modificazioni dalla legge 20 gennaio 1992, n. 8, con il compito di coordinare, in ambito nazionale, le indagini relative alla criminalità mafiosa. Nell'aprile 2015, con il decreto legge 18 febbraio 2015, n.7, convertito con modificazioni dalla Legge 17 aprile 2015, n. 43, si è aggiunta la competenza della "trattazione di procedimenti in materia di terrorismo, anche internazionale".
Marco Ezechia Lombroso, detto Cesare (Verona, 6 novembre 1835 – Torino, 19 ottobre 1909), è stato un medico, antropologo, filosofo, giurista, criminologo e accademico italiano, da taluni studiosi definito come padre della moderna criminologia. Esponente del positivismo, è stato uno dei pionieri degli studi sulla criminalità, e fondatore dell'antropologia criminale. Il suo lavoro è stato fortemente influenzato dalla fisiognomica, dal darwinismo sociale e dalla frenologia. Le teorie lombrosiane si basano sul concetto del criminale per nascita, secondo cui l'origine del comportamento criminale sarebbe insita nelle caratteristiche anatomiche del criminale, persona fisicamente differente dall'uomo normale in quanto dotata di anomalie e atavismi che ne determinavano il comportamento socialmente deviante. Di conseguenza, secondo Lombroso l'inclinazione al crimine è una patologia ereditaria e l'unico approccio utile nei confronti del criminale quello clinico-terapeutico. Solo nell'ultima parte della sua vita Lombroso prese in considerazione anche i fattori ambientali, educativi e sociali come concorrenti a quelli fisici nella determinazione del comportamento criminale. Sebbene a Lombroso vada riconosciuto il merito di aver tentato un primo approccio sistematico allo studio della criminalità, tanto che ad alcune sue ricerche si ispirarono Sigmund Freud e Carl Gustav Jung per alcune teorie della psicoanalisi applicata alla società, la maggior parte delle sue teorie risultano oggi destituite di ogni fondamento scientifico tanto che molti studiosi lo definirono come un visionario. Al termine di un controverso percorso accademico e professionale, Lombroso fu anche radiato, nel 1882, dalla Società italiana di Antropologia ed Etnologia.
Carlo Alberto dalla Chiesa (Saluzzo, 27 settembre 1920 – Palermo, 3 settembre 1982) è stato un generale e prefetto italiano. Figlio di un generale dei Carabinieri, entrò nell'Arma durante la seconda guerra mondiale e partecipò alla Resistenza. Dopo la guerra combatté il banditismo prima in Campania e quindi in Sicilia; dopo vari periodi a Firenze, Como, Roma e Milano, tra il 1966 e il 1973 fu nuovamente in Sicilia dove, con il grado di colonnello, comandante della Legione Carabinieri di Palermo, indagò su Cosa nostra. Divenuto generale di brigata a Torino dal 1973 al 1977, fu protagonista della lotta contro le Brigate Rosse; su sua proposta venne creato il "Nucleo Speciale Antiterrorismo" attivo tra il 1974 e il 1976. Promosso generale di divisione, fu nominato nel 1978 coordinatore delle forze di polizia e degli agenti informativi per la lotta contro il terrorismo, con poteri speciali. Dal 1979 al 1981 comandò la Divisione Pastrengo a Milano; tra il 1981 e il 1982 fu vicecomandante generale dell'Arma.Nel 1982 venne nominato prefetto di Palermo con l'incarico di contrastare Cosa nostra così come aveva fatto nella lotta al terrorismo. Fu ucciso nella città siciliana pochi mesi dopo il suo insediamento nella strage di via Carini dove perirono anche la consorte Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo. Fu insignito di medaglia d'oro al valore civile alla memoria; la salma è attualmente tumulata nel Cimitero della Villetta, a Parma.
Cacciaguida degli Elisei (Firenze, 1091 circa – Palestina, 1148 circa) è stato un militare crociato italiano, trisavolo di Dante Alighieri degli Elisei.
La Banda della Magliana è stata un'organizzazione criminale mafiosa nata ed operante a Roma e nel resto del Lazio. Il nome, attribuito dalla stampa dell'epoca, deriva dall'omonimo quartiere romano nel quale risiedevano alcuni dei fondatori e la maggior parte dei membri. In realtà anche se alcuni importantissimi membri del nucleo fondatore erano nativi della Magliana, ce n'erano tanti altri originari di altri quartieri della capitale, essendosi la stessa estesa su tutta la città, dove poteva contare sulla connivenza di malavitosi di alto livello. È considerata la più potente e violenta organizzazione criminale che abbia mai operato a Roma. Nata nella seconda metà degli anni settanta, fu la prima organizzazione criminale romana a unificare in senso operativo la frastagliata realtà della malavita locale, costituita fino ad allora da piccoli gruppi di criminali detti "batterie" o "paranze" dediti a crimini specifici, che imponevano ai propri membri un vincolo di esclusività che vietava potessero dedicarsi a imprese criminali che non fossero concordate con gli altri e di reciprocità dividendo i proventi dei crimini in parti uguali anche fra i membri che non partecipavano (in romanesco: "stecca para pe' tutti"). Le attività criminali andavano dai sequestri di persona al controllo del gioco d'azzardo e delle scommesse ippiche, dalle rapine al traffico di droga; col tempo la banda estese la propria rete di contatti alle principali organizzazioni criminali italiane, da Cosa nostra alla camorra, nonché a esponenti della massoneria in Italia, oltre a numerose collaborazioni con elementi della destra eversiva e della finanza. La storia dell'organizzazione, fatta anche di legami mai del tutto chiariti con politica e apparati istituzionali statali, la vide coinvolta in alcune vicende quali l'omicidio del giornalista Mino Pecorelli, il caso Moro, i depistaggi nella strage di Bologna, i rapporti con l'organizzazione Gladio e con l'omicidio del banchiere Roberto Calvi, fino alla sparizione di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori e all'attentato a Giovanni Paolo II.
L'articolo 41-bis è una disposizione dell'ordinamento penitenziario italiano introdotta dalla legge 10 ottobre 1986, n. 663, che prevede un particolare regime carcerario.