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Il termine transgenere (in inglese transgender) è un termine ombrello per le persone la cui identità di genere non corrisponde al genere e/o al sesso che gli è stato assegnato.Si definiscono transgender, quindi, quelle persone che presentano un atteggiamento sociale e sessuale che combina caratteristiche del genere maschile e di quello femminile, senza identificarsi interamente in nessuno dei due (persone non binarie), e quelle persone che si identificano in modo transitorio o persistente con un genere diverso da quello assegnato (persone “gender fluid”, FtM, MtF). Il termine transessuale, utilizzato in passato per identificare le persone transitate o che volevano transitare da un sesso all'altro, è di uso sempre meno comune.Essere transgender è indipendente dall'orientamento sessuale: le persone transgenere possono identificarsi come eterosessuali, omosessuali, bisessuali, asessuali o possono rifiutarsi di etichettare il loro orientamento sessuale. Il termine transgender si distingue anche dall'intersessualità, un termine che descrive le persone nate con delle condizioni anatomiche che danno loro caratteristiche di sesso fisico "che non si adattano a nozioni binarie tipiche di corpi maschili o femminili".La controparte di transgender è cisgender, che descrive persone la cui identità di genere corrisponde al sesso e al genere assegnato. Il termine transgender, quindi, nasce come termine ombrello dentro cui si possono identificare tutte le persone che non si identificano nel genere assegnato alla nascita.
La tartaruga di terra o testuggine di Hermann (Testudo hermanni Gmelin, 1789) è un rettile appartenente all'ordine delle testuggini.
Il sesso (dal latino sexum ovvero diviso o separato, questo a significare, in senso comune, la separazione e la distinzione), nella biologia, è il carattere che permette, negli organismi viventi a riproduzione gamica, di distinguere gli individui appartenenti alla stessa specie in generi differenti. In antropologia e in altre scienze sociali, il termine indica anche il complesso delle attività sessuali o della sessualità. Nelle specie che utilizzano la riproduzione sessuata dioica o partenogenetica si distingue fra femmine e maschi. La femmina produce solo gameti femminili. Dal punto di vista morfologico la femmina si differenzia per le caratteristiche tali da consentire lo scambio o la deposizione dei gameti. Le parti anatomiche destinate a questo scopo sono chiamate apparato riproduttivo. Convenzionalmente viene indicata con il simbolo ♀, rappresentazione stilizzata della mano della dea Venere che sorregge uno specchio. Il maschio invece fornisce il gamete maschile. Dal punto di vista morfologico il maschio si differenzia per le caratteristiche tali da consentire lo scambio o la deposizione dei gameti. Le parti anatomiche destinate a questo scopo sono chiamate apparato riproduttivo. Convenzionalmente viene rappresentato con il simbolo ♂, rappresentazione stilizzata dello scudo e della lancia del dio romano Marte. Non necessariamente ha significato di maschio e femmina. Infatti alcune riproduzioni sono sessuali nel senso di ricongiungimento di corredi genetici separati con gameti di identico tipo (isogamia ad esempio in alcune felci a spore uguali - isosporee), e quindi in tal caso non ha senso definire una parte o l'altra come maschile o femminile. Nella coniugazione dei ciliati, ugualmente, si assiste a fenomeni complessi che in genere portano a definire i diversi organismi coinvolti in termini di polarità piuttosto che suddividendoli nei due generi. Ad ogni modo la specializzazione dei gameti, e di conseguenza la specializzazione degli individui che li recano, è risultata vincente nella evoluzione della maggior parte di tutti i metazoi. La riproduzione sessuale, distinguendola da altre forme come la gemmazione, può essere premiante per il fatto che la separazione in parti e il successivo ricongiungimento del corredo genetico ha favorito enormemente l'evoluzione e lo scambio genetico, aumentando la variabilità.
Il termine scambismo designa una classe piuttosto ampia di comportamenti sessuali, che taluni dei praticanti definiscono anche col termine più generico trasgressione e con l'aggettivo trasgressivo. Il denominatore comune di tale gamma di comportamenti può essere considerato un'attenuazione più o meno forte della monogamia della coppia, i cui membri, o uno di essi, possono trarre eccitazione o soddisfacimento da voyeurismo (guardare), esibizionismo (essere guardati) o da vari atti sessuali condotti con una o più persone o coppie. Tali pratiche investono quindi la vita di coppie e di individui, sia maschi, sia femmine. I praticanti normalmente combinano incontri coppia-coppia, coppia-maschio o coppia-femmina al di fuori delle loro consuete relazioni amicali e sociali, ricorrendo a vari centri di aggregazione mediatici o fisici.