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Il consiglio di amministrazione (abbreviato C.d.A.), nell'ordinamento giuridico italiano, è l'organo collegiale al quale è affidata la gestione delle società di capitali, ossia società per azioni, a responsabilità limitata e in accomandita per azioni, nonché delle società cooperative. Un organo così denominato è presente anche in alcuni enti e amministrazioni pubbliche (come, ad esempio, nelle università), talvolta con un ruolo analogo a quello del consiglio di amministrazione delle società per azioni, altre volte con attribuzioni più limitate.
La pubblica amministrazione (spesso abbreviata in PA) è, in diritto, l'insieme degli enti pubblici che concorrono all'esercizio e alle funzioni dell'amministrazione di uno Stato nelle materie di sua competenza.
A norma dell’articolo 2082 c.c. <<è imprenditore chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi>>.
L’IRI – acronimo di Istituto per la Ricostruzione Industriale – è stato un ente pubblico italiano con funzioni di politica industriale. Istituito nel 1933, durante il fascismo, nel dopoguerra allargò progressivamente i suoi settori di intervento e divenne il fulcro dell'intervento pubblico nell'economia italiana. Nel 1980 l'IRI era un gruppo di circa 1 000 società con più di 500 000 dipendenti. È stato a suo tempo una delle più grandi aziende non petrolifere al di fuori degli Stati Uniti d'America; nel 1992 chiudeva l'anno con 75 912 miliardi di lire di fatturato, ma con 5 182 miliardi di perdite. Ancora nel 1993 l'IRI era il settimo conglomerato al mondo per dimensioni, con un fatturato di circa 67 miliardi di dollari. Trasformato in società per azioni nel 1992, cessò di esistere dieci anni dopo.
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL) è un organo di rilievo costituzionale italiano con funzione consultiva rispetto al Governo, alle Camere e alle Regioni. Le materie di sua competenza sono la legislazione economica e sociale, nell'ambito delle quali ha diritto all'iniziativa legislativa. Organismi simili di partecipazione alla gestione del potere, in cui è rappresentata l'intera società civile, sono presenti in tutte le costituzioni democratico-liberali del primo dopoguerra, poi riformati: il Volkswirtschaftsrat (Bismarck, 1881) riformato nella Costituzione del 1919, il Conseil économique social et environnemental (Francia, 1919), il Consiglio Nazionale delle Corporazioni (Italia, 1930), il Consejo Economico y Social (Spagna, 1991) e il National Economic Council (Stati Uniti, 1993).
Il consiglio comunale, in Italia, è l'assemblea pubblica, rappresentativa di ogni Comune posto in una regione a statuto ordinario, ente locale previsto dall'art. 114 della Costituzione della Repubblica Italiana. Secondo la legge costituzionale 23 settembre 1993, n° 2, tale normativa si applica nelle regioni a statuto speciale solo nella misura in cui esse lo desiderino. È regolato dal decreto legislativo n° 267/2000, "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali".
La Cassa depositi e prestiti (CDP) è un'istituzione finanziaria italiana, sotto forma di società per azioni, controllata per circa l'83% da parte del Ministero dell'economia e delle finanze e per circa il 16% da diverse fondazioni bancarie. La CDP opera all'interno del sistema economico italiano essenzialmente come una banca di Stato, avendo fra le sue diverse attività principali anche la partecipazione nel capitale di rischio delle medie e grandi imprese nazionali, quotate e non, profittevoli e ritenute strategiche per lo sviluppo del Paese. La principale fonte di raccolta delle risorse finanziarie è costituita da tutto il risparmio postale italiano che CDP gestisce dal 1875. A quest'ultimo, pari a circa 250 miliardi di euro, si aggiunge la raccolta obbligazionaria effettuata sui mercati, sia presso investitori istituzionali sia al dettaglio. Il principale impiego delle risorse finanziarie è rappresentato dai prestiti verso lo Stato e le amministrazioni locali, dall'investimento nel capitale di rischio di imprese italiane che operano anche all'estero e dalla partecipazione in progetti immobiliari, infrastrutturali e finanziari ritenuti strategici per lo sviluppo dell'economia nazionale. CDP nel perseguire i suoi compiti collabora con le principali istituzioni economiche e finanziarie che operano a livello internazionale e si coordina con gli enti che svolgono un ruolo analogo in altri paesi europei, come la tedesca KfW e la Caisse des dépôts et consignations francese. Sulla base del valore totale delle attività, pari a 410 miliardi di euro nel bilancio consolidato del 2016, CDP rappresenta la terza istituzione bancaria italiana più grande dopo UniCredit e Intesa Sanpaolo. Il 5 dicembre 2018 è stato approvato il Piano Industriale 2019-2021 in cui CDP mobiliterà 200 miliardi di euro in tre anni a supporto di imprese, infrastrutture e territorio.