Anglo-cattolicesimo
Per anglo-cattolicesimo, soprattutto nel XIX secolo, si denominata l'alta chiesa appartenente alla Comunione anglicana, che, pur recitando gli stessi credi della chiesa bassa, tratta la parola cattolico nel credo non solo come un mero sinonimo pi antico di universale, ma come il nome della Chiesa di Cristo alla quale appartiene insieme con la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa. La chiesa Anglo-cattolica non riconosce il papa come suo capo, ma l'arcivescovo di Canterbury.
Gli anglo-cattolici hanno dogmi e rituali religiosi simili al cattolicesimo romano. Gli elementi simili comprendono la fede in sette sacramenti, la transustanziazione (opposta alla consustanziazione), la devozione alla Madonna e ai santi, la descrizione del clero ordinario come "preti" - chiamati "padri" - i vestiti liturgici usati nelle celebrazioni e talvolta anche la descrizione della loro celebrazione eucaristica come messa. Tuttavia i sacerdoti anglo-cattolici non sono tenuti a vivere il celibato, quindi possono sposarsi, sia prima sia dopo essere diventati sacerdoti. I sacerdoti coniugati anglicani, come quelli anglo-cattolici, possono convertirsi al cattolicesimo entrando nella Chiesa cattolica romana secondo quanto stabilito da Benedetto XVI nella costituzione apostolica Anglicanorum Coetibus. Il rito dell'ordinazione anglicano infatti considerato non valido dalla Chiesa cattolica romana, pertanto i sacerdoti anglicani necessitano una nuova ordinazione.
La principale fonte di diversit col cattolicesimo romano lo statuto, potere ed influenza del vescovo di Roma. Lo sviluppo dell'ala anglo-cattolica dell'anglicanesimo avvenne soprattutto nel XIX secolo ed fortemente associato al Movimento di Oxford. Due dei suoi luminari maggiori, John Henry Newman e Henry Edward Manning, entrambi preti anglicani, finirono per riunirsi alla Chiesa cattolica romana, diventando cardinali.