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Gli Annali toledani (Anales toledanos) sono una serie di annali scritti da vari autori in castigliano antico, riguardanti il regno di Toledo dalla nascita di Gesù Cristo al 1303. Gli annali sono divisi in tre parti che non sono collegate fra loro se non per la provenienza da Toledo e per l'enfasi su eventi relativi al centro della penisola, iberica. la prima dopo una cronologia che risale alla nascita di Gesù, narra il periodo che inizia con la creazione della Contea di Castiglia sino al 1219. Il testo è basato sugli anales castellanos segundos di cui costituiscono una traduzione e prosecuzione la seconda termina col 1250 e sembra essere stata scritta da un mudéjar. Infatti dà un particolare rilievo agli eventi dei musulmani andalusi, usa un vocabolario inusuale e non cita le principali vittorie cristiane. Le date sono calcolate in base all'anno dell'Egira a differenza della prima e della terza parte. la terza arriva sino al 1303 (o 1391)
Annali d'Italia è una delle opere principali di Lodovico Antonio Muratori. In essa Muratori fece confluire tutte le notizie di sua conoscenza, a lui disponibili, sulla storia d'Italia, dai suoi inizi fino al 1750. Gli Annali contengono continui riferimenti alle moltissime storie anteriori che il Muratori aveva potuto consultare, sia a quelle pubblicate sia a quelle tramandate in forma manoscritta. Il nome dato all'opera ("annali") riflette l'impostazione e la struttura dell'esposizione: la storia, infatti, è raccontata anno per anno. All'inizio di ogni anno vi è la collocazione della narrazione nella sequenza degli anni dopo Cristo; segue, ogni volta, l'anno dell'indizione, il nome del papa regnante, con indicazione dell'anno di regno di quest'ultimo, il nome dell'imperatore seguito anch'esso dall'anno di regno.
Gli annali sono documenti d'archivio che narrano succintamente i maggiori eventi storici e le catastrofi naturali più rilevanti che coinvolgono un popolo. Si dicono così perché originariamente erano ordinati di anno in anno, ma in età moderna il termine si applica indipendentemente dal modo di ordinamento. Erano spesso redatti e conservati da autorità religiose. Quelli di Roma antica erano gli annales pontificum: ciascun anno era indicato con i nomi dei due alti magistrati eponimi in carica. Da essi deriva l'annalistica medioevale. Gli annali romani rappresentano, in qualche modo, gli albori di un'attitudine storiografica. Esistono vari esemplari di tali narrazioni.
Annales è un'opera storica scritta da Tacito che copre i regni dei quattro imperatori romani succeduti ad Augusto. Le parti dell'opera giunte fino ai nostri giorni riguardano gran parte dei regni di Tiberio e Nerone. Il titolo Annales ("Annali") non fu dato da Tacito. Il probabile titolo originale era Ab excessu divi Augusti, "Dalla morte del Divino Augusto".