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Fulvio Testi (Ferrara, 23 agosto 1593 – Modena, 28 agosto 1646) è stato un diplomatico, poeta e scrittore italiano. Annoverato fra i principali esponenti della letteratura barocca del Seicento, fu al servizio del duca d'Este a Modena, ricoprendo anche alti incarichi, tra i quali quello di governatore della Garfagnana. Fu insignito della croce dei Santi Maurizio e Lazzaro dal duca di Savoia, della croce di Santiago e poi della commenda dello stesso ordine dal re di Spagna e del titolo di conte dal duca estense. La sua produzione poetica affronta temi civili e ha toni solenni, mostrando la passione politica di un Testi duramente antispagnolo e, quindi, favorevole ai Savoia. Accusato di tradimento, per aver tentato di stringere relazioni con la corte di Francia, fu rinchiuso in carcere, dove morì poco dopo.
La conquista borbonica delle Due Sicilie avvenne negli anni 1734-1735 nell'ambito della guerra di successione polacca, quando la Spagna di Filippo V di Borbone invase i regni di Napoli e di Sicilia, allora soggetti alla dominazione austriaca. In virtù della politica dell'equilibrio che regolava le relazioni internazionali del XVIII secolo, dopo la vittoriosa campagna militare i due regni non tornarono ad essere vicereami della Spagna come nei secoli precedenti, ma riacquistarono l'antica indipendenza. Il figlio di Filippo V e della seconda moglie Elisabetta Farnese, l'infante don Carlo, già duca di Parma, salì al trono come primo sovrano della dinastia dei Borbone di Napoli. Alla conquista seguirono tensioni con papa Clemente XII, il quale – titolare di secolari diritti feudali sui due regni – concesse l'investitura a Carlo solo nel maggio 1738. Il riconoscimento internazionale della nuova casa regnante avvenne a novembre dello stesso anno con il trattato di Vienna, al prezzo della cessione del Ducato di Parma e Piacenza agli Asburgo e del Granducato di Toscana ai Lorena.
Carlo Sebastiano di Borbone (Carlos Sebastián de Borbón y Farnesio; Madrid, 20 gennaio 1716 – Madrid, 14 dicembre 1788) è stato duca di Parma e Piacenza con il nome di Carlo I dal 1731 al 1735, Re di Napoli senza numerazioni dal 1734 al 1759, re di Sicilia con il nome di Carlo III dal 1735 al 1759, e dal 1759 fino alla morte re di Spagna con il nome di Carlo III. Primogenito delle seconde nozze di Filippo V di Spagna con Elisabetta Farnese, era durante l'infanzia solo terzo nella linea di successione al trono spagnolo, cosicché sua madre si adoperò per dargli una corona in Italia rivendicando l'eredità dei Farnese e dei Medici, due dinastie italiane prossime all'estinzione. Grazie a un'efficace combinazione di diplomazia e interventi armati, la Farnese riuscì a ottenere dalle potenze europee il riconoscimento dei diritti dinastici di Carlo sul Ducato di Parma e Piacenza, di cui egli divenne duca nel 1731, e sul Granducato di Toscana, dove l'anno seguente fu dichiarato gran principe (cioè principe ereditario). Nel 1734, durante la guerra di successione polacca, al comando delle armate spagnole conquistò il Regno di Napoli e l'anno successivo quello di Sicilia, sottraendoli alla dominazione austriaca. Nel 1735 fu incoronato re delle Due Sicilie a Palermo, e nel 1738 fu riconosciuto sovrano dei due regni dai trattati di pace, in cambio della rinuncia agli stati farnesiani e medicei in favore degli Asburgo e dei Lorena. Capostipite della dinastia dei Borbone di Sicilia, inaugurò un nuovo periodo di rinascita politica, ripresa economica e sviluppo culturale. Alla morte del fratellastro Ferdinando VI nel 1759, fu chiamato a succedergli sul trono di Spagna, dove, allo scopo di modernizzare il paese, fu promotore di una politica riformista che gli valse la fama di monarca illuminato. In politica estera raccolse tuttavia diversi insuccessi a causa dell'alleanza con la Francia, sancita dal terzo patto di famiglia borbonico, che lo portò a contrapporsi con sorti alterne alla potenza marittima della Gran Bretagna.