Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La pittura veneta (o scuola veneta) è l'insieme delle correnti pittoriche che si svilupparono nell'area della Repubblica di Venezia per poi diffondersi in tutta Europa. Il mondo accademico sancisce la nascita ufficiale della pittura veneta nel XIV secolo. È in tal periodo infatti da ascrivere la cesura artistica dalla tradizione bizantina.
Lorenzo Viani (Viareggio, 1 novembre 1882 Lido di Ostia, 2 novembre 1936) stato un pittore, incisore, scrittore e poeta italiano.
Luigi Filippo Tibertelli de Pisis, semplicemente conosciuto come Filippo de Pisis (Ferrara, 11 maggio 1896 – Brugherio, 2 aprile 1956), è stato un pittore e scrittore italiano, uno tra i maggiori interpreti della pittura italiana della prima metà del Novecento.
Il Museo del Paesaggio è fondato nel 1909 a Pallanza su iniziativa di Antonio Massara e dell'associazione Pro Verbano.Nato come "Museo storico artistico del Verbano e delle Valli adiacenti", è ufficialmente inaugurato il 19 settembre 1909, con una "Mostra Storico Artistica Regionale" ospitata nelle sale dell'antica Casa Viani, messa a disposizione dal Comune di Pallanza. Presto trasferitosi nelle sale dell'Asilo Comunale, il Museo trova la sua definitiva collocazione nel 1914 presso la sede di Palazzo Viani Dugnani, di proprietà comunale. In questa occasione cambia anche l'intitolazione dell'istituzione, che diventa "Museo del paesaggio": con il termine "paesaggio" il fondatore Massara intente "non il cliché stereotipo dei panorami naturali, ma l'aspetto intimo e profondo e continuamente mutabile sotto l'impronte della vita umana, della visibile scena del mondo". Tra le prime iniziative ideate da Antonio Massara c'è la Galleria d'arte del Paesaggio, destinata a ospitare vedute del territorio realizzate da artisti ottocenteschi e contemporanei, la cui formazione è favorita da alcune importanti donazioni e dal mecenatismo di alcune importanti figure, tra le quali Marco De Marchi. Dopo un periodo di crisi che segue la morte del fondatore, l'attività del Museo riacquista vigore verso la fine degli anni trenta. Dopo la morte di Paolo Troubetzkoy (1938) e rispettando la volontà dell'artista, i suoi eredi donano al Museo tutte le opere conservate nello studio parigino di Neuilly-sur-Seine e in quello alla Cà Bianca di Suna. Nel 1939, con la nascita della città di Verbania, il Museo acquisisce le opere d'arte già conservate nella Sala Storica Intrese, tra le quali diversi lavori di Luigi Litta e di Daniele Ranzoni. Un'altra stagione di crescita e rinnovamento investe il Museo del paesaggio a partire dagli anni sessanta, grazie alla stretta collaborazione che si instaura con la Soprintendenza alle Gallerie del Piemonte, guidata da Noemi Gabrielli, e soprattutto grazie a un nuovo gruppo di volontari, animati da Gianni Pizzigoni, che dal 1972 è incaricato dal Comune di Verbania di riorganizzare l'istituzione. Da questo momento il Museo organizza annualmente importanti esposizioni e cura pubblicazioni dedicate ad artisti locali e no, approfondendo in maniera sempre più incisiva il legame tra il territorio e le collezioni del Museo. Nel frattempo le collezioni seguitano ad arricchirsi. Nel 1961 giungono al Museo i materiali archeologici scavati a Ornavasso nell'ultimo decennio dell'Ottocento da Enrico Bianchetti. Nel 1979 Egle Rosmini, compagna di Arturo Martini, offre cinque sculture dell'artista proponendo inoltre l'acquisto di un cospicuo numero di opere, che viene portato a termine grazie a un contributo regionale l'anno successivo. Nel 1980 giungono anche le opere di Giulio Branca, nativo di Cannobio, donate dagli eredi dell'artista. Diciannove dipinti di Mario Tozzi entrano a far parte delle collezioni nel 1996, donate dal fratello del pittore sulla scorta del successo della mostra dedicata all'artista l'anno precedente. Nello stesso anno la pittrice Elide Ceretti dispone, nel suo testamento, il lascito al Museo di tutte le sue opere (più di novecento dipinti) e il complesso della sua abitazione, perché diventi uno spazio didattico. Dopo la morte dell'artista, Casa Ceretti è ristrutturata e diventa la sede del Museo destinata agli eventi espositivi legati al contemporaneo, alle residenze d’artista e a diverse attività laboratoriali e di sperimentazione e ricerca artistica.
Il palazzo Te è un edificio storico e monumentale di Mantova. Costruito tra il 1524 e il 1534 su commissione di Federico II Gonzaga, è l'opera più celebre dell'architetto italiano Giulio Romano. Il complesso è oggi sede del museo civico e, dal 1990, del Centro internazionale d'arte e di cultura di Palazzo Te che organizza mostre d'arte antica e moderna e di architettura.
Il Palazzo Ducale di Mantova, noto anche come reggia dei Gonzaga, è uno dei principali edifici storici cittadini.Dal 1308 è stata la residenza ufficiale dei signori di Mantova, i Bonacolsi, e quindi la residenza principale dei Gonzaga, signori, marchesi ed infine duchi della città virgiliana. Ospitava il Gonzaga dominante del tempo, sua moglie, il figlio legittimo primogenito e gli altri figli legittimi sino alla maggiore età nonché gli ospiti importanti. Assunse la denominazione di Palazzo Reale durante la dominazione austriaca a partire dall'epoca di Maria Teresa d'Austria regnante. Ogni duca ha voluto aggiungere un'ala per sé e per le proprie opere d'arte, il risultato è un'area di più di 35.000 m² che ne fanno la sesta reggia più estesa in Europa dopo i palazzi del Vaticano, il Palazzo del Louvre, la Reggia di Versailles, la Reggia di Caserta e il Castello di Fontainebleau. Ha più di 500 stanze e racchiude 7 giardini e 8 cortili.
Mantova (Mantua in latino e Màntua in dialetto mantovano) è un comune italiano di 49 275 abitanti capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia. Dal luglio 2008 la città d'arte lombarda, con Sabbioneta, entrambe accomunate dall'eredità lasciata loro dai Gonzaga che ne hanno fatto due tra i principali centri del Rinascimento italiano ed europeo, è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Data la sua importanza come capitale del, prima, marchesato e, poi, ducato di Mantova, è rappresentata tra le quattordici città nobili del Vittoriano, come simbolo di "madre nobile" e precursore della successiva monarchia sabauda e dell'unità d'Italia.Nel 2016, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha insignito Mantova del titolo di capitale italiana della cultura. Nel 2017 Mantova e la sua provincia, insieme a quelle di Bergamo, Brescia e Cremona, sono state premiate come Regione Europea della Gastronomia sotto il nome di Lombardia Orientale. Mantova è stata inoltre città europea dello sport nel 2019.Mantova è l'unica città, intesa come museo urbano diffuso, presente sulla piattaforma Google Arts & Culture, con più di 1.000 opere digitalizzate, 40 mostre virtuali allestite in 8 differenti musei virtuali. Inoltre, secondo quanto riportato nel rapporto di Legambiente "Ecosistema Urbano 2017", la città si è classificata al primo posto nella classifica delle migliori città italiane per qualità dell'ambiente e della vita.
Domenico Maria Viani (Bologna, 11 dicembre 1668 – Pistoia, 1711) è stato un pittore italiano.
Il castello di San Giorgio è uno dei monumenti più rappresentativi della città di Mantova e fa parte della Reggia dei Gonzaga.