Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Ivanoe Bonomi (Ivànoe Bonòmi, [iˈvaːnoe boˈnɔːmi]; Mantova, 18 ottobre 1873 – Roma, 20 aprile 1951) è stato un avvocato, giornalista e politico italiano.
La storia dell'Italia repubblicana riguarda gli eventi attinenti alla storia della Repubblica Italiana che si sono succeduti a partire dal 1946; la storia repubblicana viene generalmente divisa nelle le fasi della prima e della seconda Repubblica.
Storia d'Italia è un'opera monumentale del giornalista e divulgatore storico Indro Montanelli, coadiuvato prima da Roberto Gervaso e poi da Mario Cervi. Essa è composta da 22 volumi, ognuno dedicato a un'epoca della storia italiana dal crollo dell'Impero Romano d'Occidente al 1997. L'opera è diventata nel tempo un longseller, la più popolare serie storica incentrata sul passato d'Italia. Interrogato sull'accoglienza entusiasta dei suoi libri, Montanelli spiegava di aver scoperto un pubblico appassionato di Storia, ma fin allora respinto dai testi – pur eccellenti – di studiosi specialisti, ma incapaci di avvicinare il lettore comune. La collaborazione con Gervaso e Cervi prevedeva la prevalenza del «marchio» Montanelli. Già con Gervaso, il giornalista toscano raccontava che era il co-autore a fare le ricerche, leggere i libri necessari, preparando il bozzone. Partendo da questi elementi, Montanelli operava una riscrittura definitiva. Riguardo alla stesura dei volumi, Mario Cervi, il secondo collaboratore dell'opera, rivendicò in un'intervista il proprio contributo, generalmente sottovalutato da recensori e critici, soffrendo la situazione: «...L'Italia littoria. Da qui prese il via la nostra collaborazione. In verità la gran parte dei volumi successivi, come Indro ha sempre riconosciuto, li ho scritti io, con la sua piena approvazione. Poi lui faceva le prefazioni e le postfazioni, che erano molto importanti. Naturalmente, se dovevo inserire il ritratto di un personaggio di cui Montanelli aveva già scritto, attingevo dai suoi articoli». La collana ebbe inizio casualmente, su idea e suggerimento di Dino Buzzati, allora redattore de La Domenica del Corriere.
La storia dell'Italia unita ha inizio nel 1861, dopo la proclamazione del Regno d'Italia, in seguito alla quale l'Italia venne riunita in un unico Stato sovrano, autonomo e indipendente.
Sidney Costantino Sonnino (Pisa, 11 marzo 1847 – Roma, 23 novembre 1922) è stato un politico italiano. Barone, nato in una nobile famiglia da padre di origini ebraiche e da madre britannica, era anglicano. Ministro delle finanze e ministro del tesoro del Regno d'Italia dal 1893 al 1896, riportò il bilancio dello Stato al pareggio e si oppose alla dispendiosa politica aggressiva di Francesco Crispi in Etiopia. Fu liberale conservatore ed esponente della Destra storica. Fu inoltre meridionalista e si occupò delle problematiche della classe contadina. Nel 1897 intravide nel clericalismo cattolico e nel socialismo delle minacce per il Paese e sostenne la necessità di un maggiore rispetto dello Statuto albertino con una piena restaurazione del potere esecutivo da parte del re. Fu presidente del consiglio dei ministri dall'8 febbraio al 29 maggio 1906 e dall'11 dicembre 1909 al 31 marzo 1910. Nel 1914 divenne Ministro degli affari esteri e con tale carica, che conservò fino al 1919, condusse le trattative che portarono alla firma del patto di Londra. Con tale accordo l'Italia si impegnò ad entrare nella prima guerra mondiale contro l'Austria. Dopo la vittoria, alla conferenza di pace, partecipò alle trattative rivendicando per l'Italia i territori promessi dal patto di Londra contro la posizione degli Stati Uniti.
Il Risorgimento è il periodo della storia italiana durante il quale l'Italia conseguì la propria unità nazionale. La proclamazione del Regno d'Italia del 17 marzo 1861 fu l'atto formale che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d'Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Per indicare questo processo storico si usa anche la locuzione "unità d'Italia". Il termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l'unificazione, richiama gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un'identità politica unitaria che, pur affondando le sue radici antiche nel periodo romano, «aveva subìto un brusco arresto [con la perdita] della sua unità politica nel 476 d.C. in seguito al crollo dell'Impero romano d'Occidente».
Luigi Luzzatti (Venezia, 1º marzo 1841 – Roma, 29 marzo 1927) è stato un giurista, economista, banchiere, politico e accademico italiano, che fu Presidente del Consiglio dei ministri dal 31 marzo 1910 al 29 marzo 1911. Luigi Luzzatti è stato, nella storia del Regno d'Italia e poi della Repubblica, uno dei pochi presidenti del Consiglio ebrei insieme ad Alessandro Fortis e Sidney Sonnino. Fu durante il mandato di Luzzatti che, il 17 marzo 1911, si inaugurò il cinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia, festeggiato con mostre ed eventi pubblici. Insieme ad Edoardo Deodati e Francesco Ferrara fu fondatore della Università Ca' Foscari di Venezia. Fu altresì il fondatore della Banca Popolare di Milano e, dalla sua nascita nel 1865 al 1870, Presidente di questo istituto di credito; dal 1870 al 1927 ne fu Presidente Onorario. È stato inoltre fondatore nel 1864 della Banca Popolare di Lodi, insieme con Tiziano Zalli. Nel 1903 fondò anche l'Istituto Autonomo Case Popolari. È sepolto nel Cimitero del Verano, a Roma. Dopo la sua morte gli eredi donarono le sue carte all'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti di cui in vita era stato membro, e dove, nella sede di Palazzo Loredan (Campo Santo Stefano), l'archivio è ancora custodito.
Antonio Giolitti (Roma, 12 febbraio 1915 – Roma, 8 febbraio 2010) è stato un politico e partigiano italiano. È stato ministro della Repubblica e Commissario europeo.
Alessandro Fortis (Forlì, 16 settembre 1841 – Roma, 4 dicembre 1909) è stato un politico e militare italiano, detto anche Sandrino, Presidente del Consiglio dal 28 marzo 1905 all'8 febbraio 1906. Alessandro Fortis è stato, nella storia del Regno d'Italia e poi della Repubblica, uno dei pochi presidenti del Consiglio ebrei insieme ad Luigi Luzzatti e Sidney Sonnino.