Apoteosi dei santi Faustino, Giovita, Benedetto e Scolastica
L'Apoteosi dei santi Faustino, Giovita, Benedetto e Scolastica è un affresco (1200x900 cm) di Giandomenico Tiepolo, databile al 1754-1755 e situato nel soffitto del presbiterio della chiesa dei Santi Faustino e Giovita a Brescia.
L'opera venne realizzata in sostituzione dell'originario ciclo di pitture di Lattanzio Gambara, perduto nell'incendio del coro della chiesa avvenuto nel 1743. Dopo lunghi dibattiti nel mondo della critica, si è attualmente giunti alla conclusione, sostanzialmente unanime, che l'opera non sia di sua completa invenzione e che sia stato aiutato dal padre, Giambattista Tiepolo, almeno nella pianificazione compositiva dell'opera e in alcuni accorgimenti prospettici. L'effettiva realizzazione, comunque, è da ascrivere alla sola mano di Giandomenico.
Fanno parte dell'intervento dell'autore anche due grandi affreschi sulle pareti sottostanti la volta dove è posta l'opera, il Martirio dei santi Faustino e Giovita e l'Intervento dei santi patroni in difesa di Brescia assediata da Nicolò Piccinino. L'opera si colloca fra i capolavori della prima maturità dell'autore, ormai formato nella tecnica e nello stile dopo i lavori con il padre, appena terminati, alla Residenza di Würzburg, pur con i già citati aiuti di Giambattista, che rendono pregevolissima l'efficacia compositiva dell'Apoteosi.