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Lo studio della storia dell'architettura si colloca nel tempo e nello spazio. Le forme architettoniche sono, infatti, variate in funzione degli stili succedutisi nei vari periodi storici con differenze e varietà distintive per aree geografiche, fino a una frammentazione del linguaggio e a una convivenza di diverse espressioni architettoniche in età contemporanea.
Con il termine architettura vittoriana ci si riferisce ad uno degli stili architettonici predominanti utilizzati durante l'epoca vittoriana. Come quest'ultima, si riferisce all'incirca alla durata del regno della regina Vittoria (20 giugno 1837 – 22 gennaio 1901), dal quale prese il nome.
L'architettura del Settecento è caratterizzata dalla coesistenza di più stili, frutto di diverse tendenze culturali.
Il Sir John Soane's Museum è un edificio londinese al n. 13 di Lincoln's Inn Field, sede di un piccolo museo, nato nel XIX secolo per volontà del famoso architetto neoclassico John Soane (1753-1837) che raccolse nella propria residenza una grande collezione d'arte, oltre alla documentazione grafica del proprio lavoro.
Sir John Soane (Reading, 10 settembre 1753 – Londra, 20 gennaio 1837) è stato un architetto inglese.
Per architettura rivoluzionaria si intende quella fase del Neoclassicismo che, alla vigilia della Rivoluzione francese e con l'affermarsi dell'esigenza morale di una nuova società, si caratterizzò, sul piano formale, per l'alterazione del repertorio dell'antichità classica, assumendo, nel contempo, un'intensa valenza etica ed evocativa, con forti slanci utopici, simbolici e visionari.
Per architettura neoclassica si intende lo stile architettonico che, in linea con la più generale tendenza artistica del neoclassicismo, riprende ideali e apparato formale dell'architettura classica greca e romana e la razionalità nelle forme stesse, assimilando gli elementi architettonici tradizionali a elementi costruttivi. Nella storia dell'architettura, questo stile emerse successivamente al tardobarocco e al rococò, in anni in cui il Grand Tour segnava la formazione culturale di intere generazioni di nuovi artisti e di tutta la classe aristocratica e dell'alta borghesia. Il periodo di sviluppo di questo stile corrisponde a quello che gli storici dell'economia definiscono della rivoluzione industriale. Sempre in questo periodo comincia il distacco dell'architettura dai problemi della pratica costruttiva.Nonostante veri e propri stili precursori, come quello italiano di Andrea Palladio successivamente seguito dal palladianesimo, diffusosi poi in Inghilterra e in seguito in tutto il mondo che influì notevolmente l'architettura neoclassica, il neoclassicismo vero e proprio cominciò dopo la metà del XVIII secolo, sviluppandosi quindi in tutti i paesi occidentali e non mancando di influenzare la produzione architettonica in Russia, negli Stati Uniti e nell'America Latina. Pur trattandosi di un fenomeno internazionale, l'architettura del neoclassicismo fu caratterizzata da correnti diverse a seconda del periodo e delle diverse tradizioni stabilitesi in precedenza nei vari paesi. A questo proposito è difficile stabilire una periodizzazione rigorosa: infatti, il Neoclassicismo, non solo può essere inserito in una corrente più ampia fondata sullo studio dell'architettura classica (già a partire dall'architettura cinquecentesca), ma restò in voga per tutto il XIX secolo, caratterizzandosi durante l'eclettismo e finendo per lasciare le sue tracce nell'architettura più recente (si vedano le varie tendenze monumentaliste novecentesche).
Il termine generico stile coloniale o architettura coloniale sta a indicare gli stili architettonici adottati dai popoli europei che avevano colonizzato terre straniere, in genere situate in altri continenti; pur trovando la sua essenziale espressione nell'architettura, si parla di stile coloniale anche in riferimento ad arredamento e decorazioni.
L'architettura arabo-normanna è lo stile del costruire proprio dell'epoca normanna, che si diffuse principalmente in Sicilia e nell'Italia meridionale nel XII secolo. L'aggettivo "arabo" deriva da alcuni elementi architettonici-decorativi riconducibili al mondo arabo-musulmano; mentre quello "normanno" dall'architettura, dalla cultura e stirpe reale dominante. L'apice dello stile si conosce specialmente ad un secolo quasi dalla conquista della Sicilia da parte dei Normanni, avvenuta nel 1071, quando i nuovi reali cercarono di creare un proprio stile architettonico che racchiudesse le varie culture presenti sull'isola. Definizione "romantica" ottocentesca, vuol quindi sottolineare le caratteristiche culturali e artistiche vigenti nel periodo, le quali elaborarono una sintesi architettonica unica comprendente vari stili (romanico-gotico, bizantino, arabo, normanna). Durante il dominio normanno, in Sicilia e nell'Italia meridionale nei secoli XI e XII, queste tipologie d'arte sincretizzate diedero luogo ad una fioritura di edifici, capolavori della scuola architettonica siculo-normanna.