Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Il Palatino è uno dei sette colli di Roma, situato tra il Velabro e il Foro Romano, ed è una delle parti più antiche della città. Il sito è ora un grande museo all'aperto e può essere visitato durante il giorno. L'ingresso si trova in via di San Gregorio (ingresso a pagamento), oppure si può salire sul Palatino entrando nel Foro Romano (ingresso a pagamento) e poi salendo per il Clivo Palatino, a destra dell'Arco di Tito.
Il Foro Boario (in latino: Forum Boarium o Bovarium) era un'area sacra e commerciale dell'antica Roma collocata lungo la riva sinistra del fiume Tevere, tra i colli Campidoglio, Palatino e Aventino, che prese il nome dal mercato del bestiame che vi si teneva. Si trovava nei pressi dell'antico porto fluviale di Roma (portus Tiberinus), in un'area originariamente paludosa poi bonificata dalla costruzione della Cloaca Massima, dove venivano anche ammassate grandi quantità di sale (le salinae) provenienti dalla foce del Tevere. L'area era suddivisa tra le regioni augustee VIII (Forum Romanum) e XI (Circus Maximus), e compresa tra il Circo Massimo a sud-est, il Velabro a nord-est (al confine si trovava il cosiddetto arco degli Argentari, una porta monumentale di accesso), il vicus Iugarius alle pendici del Campidoglio a nord, il Tevere a ovest e l'Aventino a sud. Nella Roma moderna corrisponde all'area intorno a piazza della Bocca della Verità, dove rimangono visibili solo il tempio di Portuno e il tempio di Ercole Vincitore. Con la stessa etimologia sono state in seguito così nominate varie piazze e aree commerciali in città italiane quali Verona (oggi piazza Bra), Padova, Cuneo, Merano e Lecce.
Gli Etruschi (in etrusco: Ràsenna, 𐌀𐌍𐌍𐌄𐌔𐌀𐌓, o Rasna, 𐌀𐌍𐌔𐌀𐌓) furono un popolo dell'Italia antica vissuto tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C. in un'area denominata Etruria, corrispondente all'incirca alla Toscana, all'Umbria occidentale e al Lazio settentrionale e centrale, con propaggini anche a nord nella zona padana, nelle attuali Emilia-Romagna, Lombardia sud-orientale e Veneto meridionale, all'isola della Corsica, e a sud, in alcune aree della Campania. La fase più antica della civiltà etrusca è la cultura villanoviana, attestata a partire dal IX secolo a.C., che deriva, a sua volta, dalla cultura protovillanoviana (XII - X secolo a.C.). La civiltà etrusca ebbe una profonda influenza sulla civiltà romana, fondendosi successivamente con essa al termine del I secolo a.C. Questo lungo processo di assimilazione culturale ebbe inizio con la data tradizionale della conquista della città etrusca di Veio da parte dei Romani nel 396 a.C. e terminò nel 27 a.C., primo anno del principato di Ottaviano, con il conferimento del titolo di Augusto.
La dodecapoli etrusca è l'insieme di dodici città-Stato etrusche che, secondo la tradizione, costituirono in Etruria una potente alleanza di carattere economico, religioso e militare: la "Lega etrusca". Secondo quanto racconta Strabone, le dodici città vennero fondate da Tirreno.