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Vite e dottrine dei filosofi illustri (Βίοι καὶ γνῶμαι τῶν ἐν φιλοσοφίᾳ εὐδοκιμησάντων) è una serie di biografie dei filosofi greci di Diogene Laerzio, scritto in greco, forse nella prima metà del III secolo d. C. Spesso viene chiamato semplicemente Le vite dei filosofi.
Temistio (in greco antico: Θεμίστιος, Themístios; Costantinopoli, 317 circa – Costantinopoli, 388 circa) è stato un filosofo greco antico, insegnante e alto funzionario dell'Impero romano. Esegeta di Aristotele, fu maestro di filosofia in una sua scuola di Costantinopoli. Benché pagano, ricoprì prestigiose cariche nell'amministrazione imperiale degli imperatori cristiani Costanzo II, Gioviano, Valente e Teodosio I (oltre che sotto l'imperatore pagano Giuliano); fu nominato senatore nel 355, proconsole nel 358 e praefectus urbi nel 384. Visitò Roma nel 357, nel 376 e forse nel 383, e fu scelto come inviato del senato in almeno dieci ambascerie. Si sono conservate, tra le altre opere, 33 Discorsi, 18 cosiddetti "politici", per lo più panegirici imperiali, e i restanti 15 "privati", cioè conferenze, scritti polemici e d'occasione. Perdute sono le sue parafrasi alle Categorie, agli Analitici primi e ai Topica di Aristotele. La notizia data da Fozio nel IX secolo, di un Temistio anche commentatore di Aristotele e di Platone, è dubbia; l'aver adottato il genere della parafrasi comporta del resto una maggiore neutralità e fedeltà al pensiero di Aristotele.
Aristotele (in greco antico: Ἀριστοτέλης Aristotélēs, pronuncia: [aristo'telɛːs]; Stagira, 384 a.C. o 383 a.C. – Calcide, 322 a.C.) è stato un filosofo, scienziato e logico greco antico. Aristotele è ritenuto una delle menti più universali, innovative, prolifiche e influenti di tutti i tempi, sia per la vastità che per la profondità dei suoi campi di conoscenza, compresa quella scientifica. Con Platone, suo maestro, e Socrate è considerato anche uno dei padri del pensiero filosofico occidentale, che soprattutto da Aristotele ha ereditato problemi, termini, concetti e metodi.
Anassàgora (in greco antico: Ἀναξαγόρας, Anaxagóras; in latino: Anaxagŏras; Clazomene, 496 a.C. – Lampsaco, 428 a.C. circa) è stato un filosofo greco antico. Anassagora è un filosofo presocratico, annoverato tra i fisici pluralisti insieme con Empedocle e Democrito. Fu il primo filosofo a "importare" la filosofia nella penisola greca, più precisamente ad Atene (prima di lui la filosofia era diffusa solamente nelle colonie greche dell'Anatolia e della Magna Grecia). Nel 462 a.C. si stabilì nella Atene governata da Pericle. Questa città era un importante centro culturale per l'epoca. Anassagora formulò nuove ipotesi, in cui giunse alla conclusione che esistono, sparse in tutto l'universo, sostanze semplici, in continuo movimento. Sono particelle piccolissime che si raggruppano e si separano dando origine alle cose e agli esseri. Il movimento continuo è impresso alle particelle da una sostanza leggera e sottile, diffusa in tutto l'universo. Anassagora formulò inoltre ipotesi anche sul moto dei corpi celesti. Per le sue affermazioni fu considerato empio e fu allontanato da Atene.