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Asburgo di Spagna

Con Asburgo di Spagna si intende il ramo spagnolo degli Asburgo, distinto dal ramo austriaco, che regnò sulla penisola iberica e sui territori controllati dal regno di Spagna dal XVI al XVII secolo. Il ramo spagnolo della dinastia si creò con l'abdicazione di Carlo V nel 1556, la quale sanciva la suddivisione delle terre asburgiche tra i due eredi dell'Imperatore: a Ferdinando, suo fratello minore, venne concesso il governo sull'Austria (in forza del Trattato di Worms del 1521) e la successione al trono imperiale (in forza dell'elezione del 1531), mentre al figlio Filippo vennero concessi i territori di Spagna, Paesi Bassi, Italia meridionale , e colonie Americane. Carlo V aveva abdicato a favore del figlio nel 1554 al trono di Napoli, successivamente nel 1556 abdicò anche ai troni di Spagna, Sicilia, e Sardegna. Degli undici figli avuti dalle sue quattro mogli, a succedere Filippo II fu il suo unico figlio ad aver raggiunto l'età adulta, Filippo III. A Filippo III successe il figlio Filippo IV, e a quest'ultimo successe il figlio Carlo II, unico figlio maschio ad aver raggiunto l'età adulta. Carlo II fin dalla nascita era un bambino malaticcio, tanto da essere considerato maledetto e chiamato "lo Stregato"; i problemi di salute del giovane re erano dovuti all'eccessiva consanguineità degli Asburgo. Carlo II morì il 1º novembre 1700 a soli 39 anni e privo di eredi, facendo così estinguere la dinastia degli Asburgo regnante sull'Impero di Spagna. La Corona di Spagna e i reami ad essa connessi passarono secondo testamento a un discendente in linea femminile, Filippo V, nipote del re Luigi XIV di Francia, che andò così a fondare la dinastia dei Borbone di Spagna, ramo cadetto dei Borbone che regna tutt'oggi da quasi trecento anni, salvo brevi interruzioni, sulla Spagna.

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