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Il sannita (lat. Samnis, pl. Samnites) era un gladiatore che lottava con equipaggiamento che ricalcava quello di un guerriero del Sannio: una spada corta (il gladius), un scudo rettangolare (lo scutum), uno schiniere (l’ocrea), ed un elmo. I guerrieri armati in tale modo furono i primi gladiatori dei giochi romani. Essi comparvero a Roma poco dopo la sconfitta del Sannio nel IV secolo a.C., adottati a quanto pare dalle celebrazioni di vittoria degli alleati di Roma in Campania. Armando gladiatori di basso rango alla maniera di un nemico vinto i romani deridevano i Sanniti e gli elementi marziali e caratteristici della loro cultura. Il gladiatore sannita era piuttosto popolare durante il periodo della Repubblica romana. Alla fine, altri tipi di gladiatori si aggiunsero alle categorie gladiatorie, come il gallo ed il trace. Sotto il regno dell'imperatore Augusto, il Sannio divenne un alleato e parte integrante dell'Impero romano. In quel periodo la figura del gladiatore sannita cominciò a sparire dall'arena, probabilmente perché farsene beffe durante gli spettacoli non era più considerato un comportamento accettabile. Il sannita fu sostituito da gladiatori armati in modo simile, tra cui l’hoplomachus ed il secutor.
Il gladiatore era un particolare lottatore dell'antica Roma. Il nome deriva da gladio, la spada d'ordinanza del legionario romano passata in uso anche ai lottatori. La pratica dei duelli tra gladiatori proviene dall'Etruria e, come molti altri aspetti della cultura etrusca, anche questa fu adottata dai Romani. La sua origine è da ricollegare all'istituzione del cosiddetto munus, un "dovere", un "obbligo", una munificenza privata di fornire un servizio o un contributo alla sua comunità. Nell'antica Roma, i munera erano quindi le opere pubbliche realizzate per il bene del popolo romano da soggetti facoltosi e di alto rango. I munera si differenziavano invece dai Ludi, "giochi", spettacoli sponsorizzati dallo Stato. I munera gladiatoria, in particolare, erano dovuti all'abitudine dei personaggi più facoltosi di offrire al popolo, a proprie spese, pubblici spettacoli in occasione di particolari circostanze, per esempio duelli all'ultimo sangue fra schiavi in occasione del funerale di qualche congiunto. I munera potevano essere ordinaria, previsti cioè in occasione di certe festività, o extraordinaria per celebrare particolari occasioni.