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La storia dell'astronomia, probabilmente la più antica delle scienze naturali, si perde nell'alba dei tempi, antica quanto l'origine dell'uomo. Il desiderio di conoscenza ha sempre incentivato gli studi astronomici sia per motivazioni religiose o divinatorie, sia per la previsione degli eventi: agli inizi l'astronomia coincide con l'astrologia, rappresentando allo stesso tempo uno strumento di conoscenza e potere; solo dopo l'avvento del metodo scientifico si è giunti a una separazione disciplinare netta tra astronomia e astrologia. Fin dai tempi antichi, gli uomini hanno appreso molti dati sull'universo semplicemente osservando il cielo; i primi astronomi si servirono unicamente della propria vista o di qualche strumento per calcolare la posizione degli astri. Nelle società più antiche la comprensione dei "meccanismi celesti" contribuì alla creazione di un calendario legato ai cicli stagionali e lunari, con conseguenze positive per l'agricoltura. Sapere in anticipo il passaggio da una stagione all'altra era di fondamentale importanza per le capacità di sopravvivenza dell'uomo antico. Pertanto l'investigazione della volta celeste ha costituito da sempre un importante legame tra cielo e terra, tra uomo e Dio. Con l'invenzione del telescopio l'uomo è riuscito ad indagare più a fondo sulle dinamiche celesti, aprendo finalmente una "finestra" sull'universo e le sue regole. Sarà poi l'evoluzione tecnica e l'avvio delle esplorazioni spaziali ad ampliare ulteriormente il campo di indagine e le conoscenze del cosmo.
Per scienza si intende un sistema di conoscenze ottenute attraverso un'attività di ricerca prevalentemente organizzata con procedimenti metodici e rigorosi, coniugando la sperimentazione con ragionamenti logici condotti a partire da un insieme di assiomi, tipici delle scienze formali. Uno dei primi esempi del loro utilizzo lo si può trovare negli Elementi di Euclide, mentre il metodo sperimentale, tipico della scienza moderna, venne introdotto da Galileo Galilei, e prevede di controllare continuamente che le osservazioni sperimentali siano coerenti con le ipotesi e i ragionamenti svolti. Il suo obiettivo è di pervenire a una descrizione verosimile, con carattere predittivo, della realtà e delle leggi che regolano l'apparenza dei fenomeni. Le discipline scientifiche possono essere suddivise in tre categorie: le scienze formali, le scienze empiriche e le scienze applicate. Le prime, di cui fa parte anche la matematica, costruiscono teorie astratte. Le seconde, a loro volta suddivise in scienze naturali (fisica, chimica, biologia, scienze della terra) e scienze sociali, studiano la natura a partire da osservazioni empiriche. Le terze (es. ingegneria, medicina), servendosi dei risultati delle prime due, fanno progredire la tecnologia e l'industria sviluppando nuovi prodotti e servizi. Si tratta comunque di categorie strettamente interconnesse.L'insegnamento della scienza e la ricerca scientifica vengono praticati prevalentemente nelle università, negli istituti di ricerca e nelle imprese. Vengono detti scienziati tutti coloro che si dedicano alla ricerca di nuove conoscenze utilizzando metodi scientifici. La scienza moderna si sviluppa in modo particolare a partire dalla rivoluzione scientifica del XVI secolo con l'accumulo di conoscenze nei più svariati ambiti del sapere. La storia della scienza ne descrive lo sviluppo nel tempo.
La cosmologia biblica è la concezione che gli scrittori biblici avevano del cosmo come entità strutturata e organizzata, comprendente la sua origine, il suo ordinamento, significato e destino.La cosmografia biblica coincide in larga parte con la "cosmografia arcaica" comune a diverse culture (mesopotamica, egizia, siriaca, greco-antica, ecc.) e solo marginalmente con la cosmografia ellenistica. Il confronto della cosmologia israelita con quelle dei popoli circostanti, mettendo in luce non solo le somiglianze e la presenza di elementi comuni o identici, ma anche le differenze e le omissioni, evidenzia le motivazioni teologiche che hanno determinato le caratteristiche proprie delle concezioni ebraiche. Queste differenze si riscontrano soprattutto nella cosmogonia biblica.
La cosmografia, dal greco κόσμος kósmos "cosmo/ordine/mondo" e γραφή grafḗ "iscrizione", quindi "descrizione del mondo", è una disciplina variamente catalogata come parte della geografia o dell'astronomia (astronomia descrittiva). La cosmografia, intesa come rappresentazione artistica, si può suddividere in tre categorie: imitativa, se la forma d'arte intende riprodurre le forme dell'universo. allegorica, nel caso in cui ogni elemento architettonico è associato allegoricamente ad un particolare dell'universo; escatologica, quando, come nel caso del tempio di Salomone, la struttura terrena tende a replicare simbolicamente la forma e le regole dell'universo;
Johann Friedrich Carl Gauss (in tedesco: Gauß ; latinizzato in Carolus Fridericus Gauss; Braunschweig, 30 aprile 1777 – Gottinga, 23 febbraio 1855) è stato un matematico, astronomo e fisico tedesco, che ha dato contributi determinanti in analisi matematica, teoria dei numeri, statistica, calcolo numerico, geometria differenziale, geodesia, geofisica, magnetismo, elettrostatica, astronomia e ottica. Talvolta definito «il Principe dei matematici» (Princeps mathematicorum) come Eulero o «il più grande matematico della modernità» (in opposizione ad Archimede, considerato dallo stesso Gauss come il maggiore fra i matematici dell'antichità), è annoverato fra i più importanti matematici della storia avendo contribuito in modo decisivo all'evoluzione delle scienze matematiche, fisiche e naturali. Definì la matematica come «la regina delle scienze».
Un astronomo è uno scienziato che si occupa dello studio dei corpi e dei fenomeni esterni all'atmosfera terrestre. Per le sue ricerche egli si avvale principalmente della matematica e della fisica, ma anche di altre discipline a seconda del suo campo specifico di studi. Dal punto di vista dell'apparato strumentale, il telescopio ottico ha accompagnato dai tempi di Galileo il lavoro di ogni astronomo: prima del XVII secolo l'osservazione era praticata a occhio nudo, e ci si avvaleva perlopiù di strumenti che permettessero l'orientamento sulla volta celeste e una corretta previsione dei fenomeni celesti, come l'astrolabio. Nel XX secolo ad un continuo perfezionamento dei telescopi ottici si è affiancato lo sviluppo di altre strumentazioni, come la spettroscopia ed il radiotelescopio, che ha aperto la porta dell'osservazione alle lunghezze d'onda diverse dal visibile, mentre la nascita dell'astronautica ha permesso agli astronomi di studiare dettagliatamente i corpi del Sistema Solare (sonde spaziali) e di osservare l'Universo con l'accuratezza che permette l'assenza dell'atmosfera (Telescopio spaziale Hubble).
L'osservazione astronomica o astronomia osservativa è l'attività di osservazione del cielo e degli oggetti celesti nello spazio cosmico, che può essere effettuata a livello professionale o amatoriale, con o senza un'apposita strumentazione. L'astronomia osservativa è una divisione della scienza astronomica che riguarda l'acquisizione dei dati, contrariamente all'astrofisica teorica che concerne principalmente la scoperta delle implicazioni misurabili di modelli fisici. Come scienza, l'astronomia è alquanto ostacolata dal fatto che è impossibile condurre esperimenti diretti sulle proprietà dell'universo lontano. D'altra parte questo è in parte compensato dal fatto che gli astronomi hanno a disposizione un grande numero di esempi visibili di fenomeni stellari che possono essere esaminati. Questo permette ai dati osservativi di essere tracciati tramite grafici, registrando così andamenti generali. Esempi vicini di fenomeni specifici, come le stelle variabili, possono dunque essere usati per dedurre il comportamento di ciò che si presenta più distante e, di conseguenza, questi criteri di valutazione distanti possono essere impiegati per misurare altri fenomeni nelle vicinanze, inclusa la distanza di una galassia.
L'astronomia in Cina ha una lunga tradizione: gli storici indicano che i Cinesi furono a livello globale i più assidui e accurati osservatori dei fenomeni celesti prima degli Arabi. I nomi delle stelle, in seguito categorizzati nelle ventotto case lunari, sono stati trovati sugli ossi oracolari portati alla luce ad Anyang, risalenti alla media dinastia Shang (età del bronzo cinese), e il nucleo del sistema delle case lunari (xiù: 宿) sembra aver preso forma verso il tempo del re Wu Ding (1339-1281 a.C.).Le registrazioni dettagliate delle osservazioni astronomiche cominciarono durante il periodo dei regni combattenti (IV secolo a.C.) e fiorirono dal periodo Han in avanti. L'astronomia cinese era equatoriale, incentrata com'era sull'osservazione ravvicinata delle stelle circumpolari, ed era basata su principi diversi da quelli prevalenti nell'astronomia tradizionale occidentale, dove le levate e i tramonti eliaci delle costellazioni zodiacali formavano la struttura base dell'eclittica.Alcuni elementi dell'astronomia indiana raggiunsero la Cina con l'espansione del buddhismo dopo la dinastia Han orientale (25-220 d.C.), ma l'incorporazione più dettagliata del pensiero astronomico indiano avvenne durante la dinastia Tang (618-907), quando numerosi astronomi indiani si trasferirono nella capitale cinese, e studiosi cinesi come il grande monaco buddhista tantrico e matematico Yi Xing padroneggiarono il suo sistema. Gli astronomi islamici medievali collaborarono strettamente con i loro colleghi cinesi durante la dinastia Yuan e, dopo un periodo di relativo declino durante la dinastia Ming, l'astronomia fu rivitalizzata sotto lo stimolo della cosmologia e della tecnologia occidentale dopo che i Gesuiti fondarono le loro missioni. Il telescopio fu introdotto nel XVII secolo. Nel 1669, l'antico Osservatorio imperiale di Pechino fu completamente riprogettato e dotato di nuove apparecchiature sotto la direzione di Ferdinand Verbiest. Oggi, la Cina continua a essere attiva nell'astronomia, con molti osservatori e un proprio programma spaziale.
L'astronomia è la scienza che si occupa dell'osservazione e della spiegazione degli eventi celesti. Studia le origini e l'evoluzione, le proprietà fisiche, chimiche e temporali degli oggetti che formano l'universo e che possono essere osservati sulla sfera celeste. È una delle scienze più antiche e molte civiltà arcaiche in tutto il mondo hanno studiato in modo più o meno sistematico il cielo e gli eventi astronomici: egizi e greci nell'area mediterranea, babilonesi, indiani e cinesi nell'Oriente, fino ai maya e agli incas nelle Americhe. Questi antichi studi astronomici erano orientati verso lo studio delle posizioni degli astri (astrometria), la periodicità degli eventi e la cosmologia e quindi, in particolare per questo ultimo aspetto, l'astronomia antica è quasi sempre fortemente collegata con aspetti religiosi. Oggi, invece, la ricerca astronomica moderna è praticamente sinonimo di astrofisica. L'astronomia non va confusa con l'astrologia, una pseudoscienza che sostiene che i moti apparenti del Sole e dei pianeti nello zodiaco influenzino in qualche modo gli eventi umani, personali e collettivi. Anche se le due discipline hanno un'origine comune, esse sono totalmente differenti: gli astronomi hanno abbracciato il metodo scientifico sin dai tempi di Galileo, a differenza degli astrologi. L'astronomia è una delle poche scienze in cui il lavoro di ricerca del dilettante e dell'amatore (l'astrofilo) può giocare un ruolo rilevante, fornendo dati sulle stelle variabili o scoprendo comete, nove, supernove, asteroidi o altri oggetti.