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Atti del beato Francesco e dei suoi compagni

Gli Atti del beato Francesco e dei suoi compagni (Actus beati Francisci et sociorum eius) è un'opera scritta in latino, tra il 1327 e il 1337 da frate Ugolino da Monte Santa Maria (oggi Montegiorgio, FM), che comprende una serie di racconti sugli atti e sui detti di Francesco d'Assisi e di altri frati dell'ordine francescano che sarà poi volgarizzata nei Fioretti. L'opera è comunque anteriore alla cosiddetta Legenda antiqua, riportata in numerosi manoscritti del XIV secolo reperibili nella Biblioteca apostolica vaticana. In diversi manoscritti gli Actus si trovano intercalati nella Legenda antiquissima, il testo ritenuto il più antico e fedele della vita del santo, con i racconti sui fatti di frate Bernardo, frate Masseo, frate Ruffino, frate Silvestro, frate Corrado da Offida e Santa Chiara ai quali si aggiungono, in una seconda sequenza, i detti e i fatti di altri santi, come frate Egidio e frate Giovanni da Verna. Lo stile degli Actus, dai quali traspare la bontà d'animo del santo, il suo senso di carità e il suo immenso amore per Dio e per tutte le creature, è semplice e scorrevole e il latino usato è quello corrente.

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