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Simone, detto Pietro (Betsaida, I secolo a.C. – Roma, 64-29 giugno 67), è stato uno dei dodici apostoli di Gesù; la Chiesa cattolica lo considera il primo papa. Nato in Galilea, fu un pescatore ebreo di Cafarnao. Il suo nome originario era Šim'ôn (שמעון, "colui che ascolta", traslitterato in greco come Σίμων). Divenuto apostolo di Gesù dopo essere stato chiamato presso il lago di Galilea, fece parte di una cerchia ristretta (insieme a Giovanni e Giacomo) dei tre che assistettero alla resurrezione della figlia di Giairo, alla trasfigurazione nel monte Tabor e all'agonia di Gesù nell'orto degli ulivi. Tentò di difendere il Maestro dall'arresto, riuscendo soltanto a ferire uno degli assalitori. Unico, insieme al cosiddetto "discepolo prediletto", a seguire Gesù presso la casa del sommo sacerdote Caifa, fu costretto anch'egli alla fuga dopo aver rinnegato tre volte il Maestro, come questi aveva predetto. Prima della crocifissione (Mt 16, 17-19; Lc 22, 32) e anche dopo la successiva resurrezione di Gesù (Gv 21, 15-19), Pietro venne nominato dallo stesso Maestro capo dei dodici apostoli e promotore dunque di quel movimento che sarebbe poi divenuto la prima Chiesa cristiana. Instancabile predicatore, fu il primo a battezzare un pagano, il centurione Cornelio. Entrò in disaccordo con Paolo di Tarso su alcune questioni riguardanti giudei e pagani, risolte comunque durante il primo concilio di Gerusalemme discutendo sulle tradizioni ebraiche come la circoncisione. Secondo la tradizione, divenne primo vescovo di Antiochia di Siria per circa 30 anni, dal 34 al 64 d.C., continuò la sua predicazione fino a Roma dove morì fra il 64 e il 67, durante le persecuzioni anticristiane ordinate dall'imperatore romano Nerone. A Roma Pietro e Paolo sono venerati insieme, come colonne fondanti della Chiesa. Pietro è considerato santo da tutte le confessioni cristiane, sebbene alcune neghino il primato petrino e altre il primato papale che ne consegue.
Gli Atti di Pietro e dei dodici (apostoli) sono un apocrifo del Nuovo Testamento relativo a Pietro, apostolo, scritto in greco tra la metà del II secolo e l'inizio del III secolo. Di origine gnostica, perduto per secoli, è stato ritrovato nel 1945 tra i Codici di Nag Hammadi. Il testo è un racconto allegorico relativo a un mercante di perle, ispirato alla parabola canonica di Mt13,45-46. Dato l'avanzato periodo di composizione e lo stile eccessivamente favolistico l'apocrifo non può essere considerato un fedele resoconto storico, sebbene non si possa escludere una ripresa di precedenti tradizioni orali.
Gli Atti di Pietro e Paolo o Passione di Pietro e Paolo sono un apocrifo del Nuovo Testamento relativo agli apostoli Pietro e Paolo, scritto in greco dopo il IV secolo. Il testo descrive l'arrivo di Pietro e Paolo a Roma. L'empio Simon Mago sobilla Nerone contro i due apostoli. Ne deriva una lunga disputa tra i tre di fronte all'imperatore. Simon Mago promette all'imperatore di ascendere al cielo sotto i suoi occhi. Quando vola Nerone si convince della sincerità di Simone, ma Pietro prega e Simone cade morendo. Nerone imprigiona Pietro e Paolo e li condanna a morte. Paolo è decapitato lungo la via ostiense, e prima di morire guarisce l'occhio di una donna di nome Perpetua. Pietro sta per essere crocifisso ma dice "Non son degno di essere crocifisso come il mio Signore", e viene crocifisso a testa in giù. Dato l'avanzato periodo di composizione e lo stile eccessivamente favolistico l'apocrifo non può essere considerato un fedele resoconto storico, sebbene non si possa escludere una ripresa di precedenti tradizioni orali.
Gli Atti degli Apostoli sono un testo contenuto nel Nuovo Testamento, scritto in greco antico. La sua redazione definitiva risale probabilmente attorno all'80-90, ma sono state proposte anche datazioni verso il 60-70 d.C. La tradizione cristiana lo attribuisce a Luca, collaboratore di Paolo e autore del Vangelo secondo Luca.Atti è composto da 28 capitoli e narra la storia della comunità cristiana dall'ascensione di Gesù (1,6-11) fino all'arrivo di Paolo a Roma (28,16), coprendo un periodo che spazia approssimativamente dal 30 al 63 d.C. Oltre che su Paolo, l'opera si sofferma diffusamente anche sull'operato dell'apostolo Pietro. Il libro descrive il rapido sviluppo, l'espansione e l'organizzazione della testimonianza cristiana prima tra i giudei e poi nelle nazioni che si affacciano sul Mediterraneo.