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Viaggio in Polonia è un libro che narra di un viaggio attraverso la Polonia compiuto da Alfred Döblin nel 1924.
Durante il suo pontificato, papa Giovanni Paolo II ha viaggiato più di tutti i precedenti papi messi insieme. Mentre alcune delle mete dei suoi pellegrinaggi (come gli Stati Uniti e la Terra Santa) erano già state visitate dal predecessore Paolo VI (soprannominato a volte il Papa pellegrino), molti altri paesi non erano mai stati visitati in precedenza da alcun altro Pontefice. Numerosissime anche le visite pastorali effettuate nelle parrocchie di Roma, nelle città, nei santuari e nei luoghi di lavoro in Italia. È stato il primo papa in carica a recarsi nel Regno Unito, dove ha incontrato la regina Elisabetta II ed il capo della Chiesa anglicana. In quell'occasione, compiendo un gesto di alto valore simbolico, si inginocchiò in preghiera insieme all'arcivescovo di Canterbury, Robert Runcie, all'interno della cattedrale di Canterbury, il luogo più sacro della Chiesa anglicana. In occasione dei suoi numerosi viaggi ha posto in rilievo la propria devozione alla Vergine Maria, recandosi in visita a molti santuari a lei consacrati, come quelli di Knock, nella Repubblica d'Irlanda, di Fátima in Portogallo, di Nostra Signora di Guadalupe in Messico, di Lourdes in Francia, di Loreto, Il Santuario della Beata Vergine di Caravaggio e Pompei in Italia. Questi suoi pellegrinaggi sono spesso stati contraddistinti da una vastissima partecipazione popolare alle messe papali da lui celebrate, come, ad esempio, quella di un milione di persone (un quarto dell'intera popolazione irlandese) che partecipò alla messa celebrata nel 1979 nel Phoenix Park di Dublino. Dal 25 gennaio al 1º febbraio 1979, papa Giovanni Paolo II ha compiuto il suo primo viaggio apostolico recandosi in Repubblica Dominicana, Messico e Bahamas, lì visitò Santo Domingo, Città del Messico, Puebla, Oaxaca, Guadalajara, Monterrey e Nassau presiedendo 7 messe e pronunciando 36 discorsi pubblici. Nello stesso anno compì il secondo nella sua terra natale, la Polonia, celebrando 12 messe e pronunciando 37 discorsi pubblici. Lì visitò Varsavia, Gniezno, Częstochowa, Cracovia, Kalwaria Zebrzydowska, Wadowice, Brzezinka e Nowy Targ. Dal 29 settembre all'8 ottobre del 1979, papa Giovanni Paolo II si è recato, per il suo terzo viaggio apostolico, in Irlanda e negli Stati Uniti d'America, con una visita alle Nazioni Unite. Le città visitate furono Dublino, Drogheda, Galway, Knock, Limerick, Maynooth, Boston, New York, Filadelfia, Des Moines, Chicago, Washington. Celebrò 13 messe e pronunciò 75 discorsi pubblici. L'ultimo viaggio del 1979 fu dedicato alla Turchia e si svolse dal 28 al 30 novembre. Visitò Ankara, Istanbul, Efeso e Smirne, pronunciando 2 messe e 13 discorsi pubblici. Nel 1984, Giovanni Paolo II fu il primo papa a visitare Porto Rico. In quell'occasione speciali padiglioni furono allestiti per lui all'aeroporto internazionale Luis Muñoz Marín, nella capitale San Juan, dove si incontrò con il governatore Rafael Hernández Colón e altri esponenti politici a Plaza Las Américas. In ricordo della visita alla città boliviana di Cochabamba nel 1988 fu eretta la colossale statua del Cristo de la Concordia, una delle statue del Cristo più alte al mondo. Alcuni giornali riportarono la notizia di un complotto per assassinare il Papa durante la sua visita a Manila, nelle Filippine, nel gennaio del 1995. Il piano, inserito all'interno di un vasto piano di attacchi terroristici, chiamato Operazione Bojinka, sarebbe stato pianificato dai due affiliati alla rete terroristica Al Qaida, Ramzi Yusef e Khalid Sheykh Mohammed. Un attentatore suicida, vestito da prete per potersi avvicinare a Wojtyła senza destare sospetti, avrebbe dovuto avvicinarsi al veicolo che lo trasportava e farsi esplodere vicino ad esso. Qualche giorno prima del 15 gennaio, giorno in cui avrebbe dovuto aver luogo l'attentato, un incendio casualmente divampato in un appartamento permise agli investigatori, guidati da Aida Fariscal, di venire in possesso di un computer portatile di proprietà di Yusef che conteneva i piani dettagliati dell'azione terroristica. Yusef fu arrestato in Pakistan circa un mese più tardi, mentre Khalid Sheikh Mohammed fu arrestato solo nel 2003. Nel 1999 Giovanni Paolo II visitò la Romania dove incontrò i capi locali della Chiesa ortodossa, divenendo il primo papa a visitare un paese a maggioranza Ortodossa dallo Scisma nell'XI secolo (1054). Sempre nel 1999, Giovanni Paolo II fece un altro dei suoi numerosi viaggi negli Stati Uniti d'America, celebrando una messa a St. Louis nell'Edward Jones Dome. Parteciparono più di 104.000 persone, trasformando l'evento nella più grande riunione al coperto nella storia degli Stati Uniti. Nel maggio del 2001 Wojtyła fece un altro pellegrinaggio attraverso il Mediterraneo sulle tracce del santo di cui ha portato il nome: San Paolo. Viaggiando dalla Grecia alla Siria all'isola di Malta, divenendo il primo papa cattolico ad entrare in Grecia da più di mille anni ed il primo in assoluto a visitare una Moschea. Visitò la moschea degli Omayyadi di Damasco dove si crede che il corpo decollato di Giovanni il Battista sia sepolto. Nel maggio 2002, nel suo viaggio in Bulgaria, papa Giovanni Paolo II andò a pregare sulla tomba di Giovanni di Rila.
Nel periodo immediatamente successivo alla sua emersione, nel X secolo, la nazione polacca venne guidata da una serie di decisi governanti che portarono alla conversione dei Polacchi al Cristianesimo, crearono un solido Stato nell'Europa Centrale e integrarono la Polonia nella cultura europea. Formidabili nemici e la frammentazione interna erosero questa struttura iniziale nel corso del XIII secolo, ma il consolidamento seguito nel XIV secolo gettò le basi per il successivo potente regno polacco. A partire dal granduca lituano Jogaila, divenuto re di Polonia con il nome di Ladislao II la dinastia degli Jagelloni (1385-1569) costituì l'Unione Polacco-Lituana, che si rivelò positiva sia per i Polacchi che per i Lituani e che giocò un ruolo dominante in uno dei più potenti imperi europei dei successivi tre secoli. L'atto conosciuto come Nihil novi, adottato dal parlamento polacco (Camera dei deputati della Polonia) nel 1505 trasferì gran parte del potere legislativo del monarca al parlamento stesso. Questo evento segnò l'inizio del periodo conosciuto come "Democrazia dei Nobili" (in polacco Rzeczpospolita szlachecka con il primo termine coniato sul latino res publica), in cui lo Stato fu governato dai "liberi ed uguali" della nobiltà polacca (szlachta) con quella che viene definita la "Libertà Dorata". L'Unione di Lublino del 1569 stabilì la Confederazione Polacco-Lituana come un elemento di primaria importanza nella politica europea e come una vivace entità culturale. Nel 1596 l'Unione di Brest stabilì un compromesso anche di tipo religioso: le regioni slave dell'attuale Bielorussia e Ucraina accettavano di far parte della Chiesa uniata, con dogmi cattolici e riconoscimento dell'autorità papale, ma continuando a mantenere il rito bizantino. Entro il XVIII secolo la "Democrazia dei Nobili" si andò lentamente trasformando in anarchia, basata sul principio del liberum veto (l'opposizione anche di un solo nobile paralizzava le deliberazioni del Parlamento) rendendo la Confederazione, un tempo potente, facile preda agli interventi stranieri. Il paese venne infine spartito tra gli stati confinanti di Prussia, Russia e Austria e definitivamente cancellato dalle carte geografiche nel 1795. Sebbene la maggioranza dei nobili accettasse la fine della Confederazione, l'idea dell'indipendenza della Polonia restò viva e alimentata dagli eventi sia interni che esterni per tutto il XIX secolo. La collocazione della Polonia nel centro dell'Europa divenne particolarmente significativa in un periodo in cui sia la Prussia che la Russia erano fortemente coinvolte nelle alleanze e rivalità europee e in cui le nazioni moderne si andarono stabilendo sull'intero continente. La Polonia ottenne nuovamente la propria indipendenza nel 1918, ma la Seconda Repubblica di Polonia fu eliminata da Germania e Unione Sovietica con l'invasione della Polonia del 1939, con la quale iniziò la seconda guerra mondiale. Il governo polacco in esilio non si arrese e contribuì alla liberazione dall'occupazione nazista, che avvenne all'opera dell'Armata Rossa sovietica. Venne creata la Repubblica Popolare Polacca, uno Stato satellite dell'Unione Sovietica, ma alla fine degli anni ottanta si sviluppò il movimento riformatore di Solidarność, che riuscì ad imporre una pacifica transizione alla democrazia e alla formazione della Terza Repubblica Polacca. I territori sotto la sovranità della Polonia si sono fortemente modificati nel corso della sua storia millenaria: nel XVI secolo la Confederazione Polacco-Lituana fu il secondo Stato d'Europa per estensione dopo la Russia, e i suoi confini si spostarono in modo consistente, sia con la sua rifondazione nel 1918, sia dopo la seconda guerra mondiale.
Il II viaggio apostolico di Benedetto XVI si è tenuto in Polonia, nella terra natale del suo predecessore Giovanni Paolo II, dal 25 maggio al 28 maggio 2006. Il viaggio in Polonia ha seguito il viaggio in Germania per la Giornata Mondiale della Gioventù 2005 organizzato da Giovanni Paolo II ma eseguito da Benedetto XVI. Nel corso del viaggio in Polonia il papa ha visitato 6 città, celebrate 3 messe ed ha presenziato ad altre 5 celebrazioni.