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Il Serchio è uno dei principali fiumi della Toscana, il terzo della regione per lunghezza (111 km) dopo l'Arno e l'Ombrone, e il secondo per portata media alla foce (46,1 m³/s). Ove si considerino però la regolarità di regime e le portate minime estive, il Serchio, con i suoi 11 m³/s (dei quali quasi metà dovuti al fiume Lima), è il maggiore della regione.
Nicola Guidetti (Ferrara, 1963) è un flautista italiano, specializzato nel repertorio classico e contemporaneo. Si è formato sotto la guida di grandi flautisti come Severino Gazzelloni, Jean-Pierre Rampal, Conrad Klemm e Alain Marion. Inizia presto l'attività concertistica pur dedicandosi all'insegnamento presso i conservatori italiani. Il suo lavoro ha contribuito alla riscoperta di alcuni compositori del repertorio classico italiano come Giovanni Battista Martini, Luigi Boccherini, Ferdinando Carulli, Giuseppe Cambini e Bartolomeo Campagnoli.
La Garfagnana (basso latino Carfaniana, detta anche Alta valle del Serchio) è un'area storico-geografica della provincia di Lucca, in Toscana, compresa tra le Alpi Apuane a ovest e la catena principale dell'Appennino Tosco emiliano a est, confinante a nord con la Lunigiana, a ovest con la Versilia e la provincia di Massa Carrara, a est con la regione Emilia-Romagna (province di Modena e Reggio Emilia) e a sud con la Media Valle del Serchio. Interamente attraversata dal fiume Serchio e dai suoi numerosi affluenti e ricchissima di boschi, con un'altitudine che varia tra i 132 e i 2054 metri s.l.m., storicamente fece parte della "Provincia Carfaniane" anche la Media Valle del Serchio, immediatamente a sud della Garfagnana, fino al torrente Fegana sul lato appenninico e fino al torrente Pedogna sul lato apuano.
Fossa Nera è un'area archeologica situata nella Piana di Lucca, nel comune di Porcari, nella cosiddetta “Piana delle cento fattorie”, tra i Monti Pisani, le Colline delle Cerbaie e l'Altopiano delle Pizzorne. In questo territorio si conservano i resti consistenti di due villae rurali di età romana (II secolo a.C.) la cui attività cessò definitivamente in età tardoantica; tuttavia, le indagini archeologiche, condotte a partire dal 1987, hanno rivelato inaspettatamente anche tracce insediative riferibili ad età molto più antiche. In tal modo, la piana di Lucca si denota fin dall'età del Bronzo come luogo prediletto per insediamenti inseriti nel crocevia di traffici e contatti che uniscono il territorio italico nelle varie epoche storiche. Il territorio, comprendente i siti di Fossa Nera e del Palazzaccio, è stato sottoposto a vincolo paesaggistico-archeologico ai sensi della legge 431/1985 art. 1 lettera m.
Lista delle composizioni di Luigi Boccherini (1743-1805), ordinate per numero di catalogo secondo il Catalogo Gérard. Questo fu compilato dal musicologo francese Yves Gérard (da cui l'iniziale G che caratterizza i lavori raccolti) e pubblicato a Londra nel 1969. La raccolta delle opere di Boccherini presenta difficili problemi di attribuzione e di cronologia, perché molti dei suoi manoscritti andarono dispersi, tuttavia di Boccherini rimasero molti brani, divenuti molto famosi, come il Quintetto op.11 n.5 G.275, col celebre Minuetto, i Quintetti per chitarra e quartetto d'archi n.4 in re maggiore G.448 "Fandango" e n.9 in do maggiore G.453 "La musica notturna delle strade di Madrid". Pregevolissimi e ricchi di affascinanti idee musicali sono anche i 6 Quintetti op.18 che vanno, come numero di catalogo, dal G.283 al G.288. Oltre ai 137 quintetti per archi, ai 97 quartetti e a numerose altre composizioni da camera, scrisse le 6 sinfonie op.12 (tra cui la celebre n.4, nota come "La casa del Diavolo"), lo Stabat Mater e la Messa Solenne. In aggiunta vi sono anche i quattro concerti per violoncello G.477, G.478, G.479, G.480, dei quali i primi tre furono scritti tra il 1768-69 e pubblicati insieme, mentre l'ultimo fu pubblicato postumo, fondamentali nella storia del repertorio violoncellistico. I quintetti d'archi (due violini, viola e due violoncelli) sono stati riproposti dal Quintetto Boccherini nella seconda metà del XX secolo, quando due dei suoi membri fondatori trovarono a Parigi una copia della prima edizione completa dei 141 quintetti e cominciarono ad eseguirli ed inciderli in giro per il mondo.