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La storia di Pistoia si estende per oltre due millenni. Ricordata come oppidum romano nel II secolo a.C. da Ammiano Marcellino, dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, nel 477, fu distrutta dagli Ostrogoti. Fu quindi assoggettata al potere dei Longobardi. Durante il dominio di questi ultimi, la città visse un periodo di splendore e forte rinascita economica. Divenuta Comune durante il Medioevo, durante l'epoca rinascimentale fece parte dei territori della signoria medicea, evolutasi in seguito nel Granducato di Toscana. Dopo l'unità d'Italia, la città divenne, con l'avvento del Fascismo, capoluogo dell'omonima provincia.
Il Concerto lirico di Badia a Pacciana è un evento musicale toscano ospitato nei pressi del Convento di Badia a Pacciana (Pistoia), da cui prende il nome. La manifestazione musicale si tiene sempre la sera del giovedì precedente la seconda domenica di settembre in concomitanza con la festa storica del paese.
Bottegone è una frazione del comune di Pistoia, posta a circa 5 km a sud est del capoluogo, a 45 m s.l.m. La storia dell'abitato, nato nel basso medioevo, è strettamente legata a quella di Pistoia, nelle cui vicende interne venne spesso coinvolto, come nel caso della lotta tra le famiglie Panciatichi e Cancellieri. Oggi comprende i territori legati alle comunità parrocchiali di San Michele Arcangelo, San Biagio a Piuvica, San Sebastiano a Piuvica e Badia a Pacciana. Alla fine degli anni cinquanta vi abitavano circa 2.000 persone, originarie del luogo e dedite ad attività agricole, mentre nei due decenni successivi si stabilirono nel paese le industrie della MAS e della "Fratelli Franchi". Lo sviluppo economico diede impulso ad una notevole immigrazione dalle province di Arezzo e Perugia e dall'Italia meridionale. I nuovi arrivati si sono integrati progressivamente nella società locale e la crescita demografica si è svolta armoniosamente, senza dar luogo a conflitti o tensioni sociali. Negli anni ottanta la costruzione di aree di edilizia popolare e residenziale ha dato ulteriore impulso alla crescita, con nuovi abitanti provenienti da altre zone del comune o della provincia. A questi si sono aggiunti molti immigrati, attirati dalle possibilità di impiego nelle attività vivaistiche, che hanno sostituito progressivamente le tecniche agricole tradizionali. La crescita della popolazione ha raggiunto i 6.000 abitanti con previsione di ulteriore crescita. La frazione, ormai vero e proprio paesino, risulta pertanto essere la più abitata del comune di Pistoia dopo il capoluogo stesso.