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La supplica alla Madonna di Pompei è una pratica devozionale cattolica che viene recitata l'8 maggio (giorno in cui ebbe inizio nel 1876 la costruzione della basilica) e la prima domenica di ottobre alle ore 12 davanti all'immagine della Madonna di Pompei. La tela originale, attribuita alla scuola di Luca Giordano, è un'opera del Seicento e la sua immagine, molto popolare nell'Italia meridionale e tra gli emigranti italiani, è diffusa in tutto il mondo. Il quadro rappresenta la Madonna del Rosario che offre un rosario a santa Caterina da Siena mentre Gesù ne offre un altro a Domenico di Guzmán, fondatore dell'ordine domenicano e particolarmente legato al culto del rosario. Parrocchie e santuari dedicati alla Madonna di Pompei, e quindi luoghi dove è comune la pratica della supplica, sono segnalati: negli Stati Uniti (New York, Chicago, Providence, Lancaster) in Canada (Vancouver, Montréal), in Argentina, Brasile, Venezuela, UruguayIl culto fu introdotto da Bartolo Longo acquistando in breve tempo fama internazionale per i prodigi attribuitigli. Dopo la sua morte si aprì la causa di beatificazione culminata nel 1980 con la sua proclamazione a beato mentre è tuttora in corso la causa di canonizzazione. La Basilica Pontificia, ricca di ex voto, è una delle mete italiane più frequentate dai fedeli in cerca di grazie. L'importanza della pratica devozionale ha indotto la Santa Sede a creare la Prelatura territoriale di Pompei, una delle sole due prelature esistenti in Italia (l'altra è Loreto). Il testo della supplica ha subito diversi ritocchi negli anni seguenti il Concilio Vaticano II, durante i quali si è rivisto il testo eliminandone gli accenti più sinceri della spiritualità del beato Bartolo Longo. È tuttavia possibile trovarla stampata nell'edizione originale.
Il pontificio santuario della Beata Vergine del Santo Rosario è il principale luogo di culto cattolico di Pompei, situato nella città metropolitana di Napoli. È uno dei santuari mariani più importanti e visitati d'Italia. Numerosi personaggi e santi vi hanno fatto visita tra cui san Ludovico da Casoria, san Luigi Guanella, san Giuseppe Moscati, san Leonardo Murialdo, san Padre Pio da Pietrelcina, santa Francesca Saverio Cabrini e san Massimiliano Maria Kolbe. Tra i papi che hanno visitato il santuario vi sono san Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco. Il santuario ha la dignità di basilica pontificia. È cattedrale della prelatura territoriale ed è sede della delegazione pontificia.
Il rosario (dal latino rosārium, "rosaio") - che a partire dal XIII secolo acquisì il significato religioso indicante le preghiere che formano come una "corona", nell'accezione latina di corōna (ovvero ghirlanda di rose, alla Madonna) - è una preghiera devozionale e contemplativa a carattere litanico tipica del rito latino della Chiesa cattolica. La parola "rosario" deriva da un'usanza medioevale che consisteva nel mettere una corona di rose sulle statue della Vergine; queste rose erano simbolo delle preghiere "belle" e "profumate" rivolte a Maria. Così nacque l'idea di utilizzare una collana di grani (la corona) per guidare la meditazione. Nel XIII secolo, i monaci dell'Ordine cistercense elaborarono, a partire da questa collana, una nuova preghiera che chiamarono rosario, dato che la comparavano a una corona di rose mistiche offerte alla Vergine. Alla recita del rosario è connessa la possibilità di ottenere un'indulgenza, plenaria o parziale, alle condizioni previste dalla Chiesa cattolica. La preghiera è destinata a ogni persona per ottenere grazie e consolazioni per sé o per altri, per la diffusione delle buone azioni nel mondo, per la soluzione dei conflitti internazionali, per la conversione e la crescita spirituale. La preghiera, sia comunitaria che da soli, nella stanza di casa o in Chiesa, in qualsiasi momento della giornata, è un momento di pace e serenità che distoglie dalle preoccupazioni del vivere giornaliero, è un momento di comunicazione con la Divina Misericordia tramite le preghiere più belle. Le grazie risultano dall'esperienza non solo di santi e religiosi, ma anche di persone comuni che hanno lasciato testimonianza pubblica delle grazie ricevute richieste alla Vergine Maria. La preghiera del rosario è attualmente composta da 15/20 "misteri" (eventi, momenti o episodi significativi) della vita di Cristo e di Maria, raggruppati in "corone". Ogni corona comprende la meditazione di cinque misteri e la recita di cinquanta Ave Maria divise a gruppi di dieci (decine o "poste"). Essendo facoltativi i cinque misteri aggiunti da Giovanni Paolo II, si può affermare che la preghiera comprende dunque quindici misteri ("misteri gaudiosi", "misteri dolorosi" e "misteri gloriosi"). La versione integrale e classica della meditazione prevede la contemplazione di tutti i quindici misteri e quindi la recita, tra l'altro, di centocinquanta Ave Maria, con l'antichissima e voluta analogia con i centocinquanta salmi del Salterio. Dal 2002, con l'aggiunta facoltativa dei cinque "misteri luminosi", si contano venti "poste" per complessive duecento Avemarie. Il conto si tiene facendo scorrere tra le dita i grani della "corona del Rosario" o "rosario", scritto con l'iniziale minuscola allo scopo di distinguere l'oggetto dalla preghiera. Si recita nella lingua corrente o in lingua latina.
La Madonna del Rosario è una delle tradizionali e più celebri e importanti raffigurazioni nelle quali la Chiesa cattolica venera Maria: la Vergine è rappresentata con una veste azzurra e una corona del Rosario tra le mani. Si tratta di una rappresentazione particolarmente frequente nella devozione dopo la Controriforma, la cui iconografia è ripresa da quella, più antica, della Madonna della cintola.