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Viene comunemente detto Lista delle razze pericolose l'elenco di razze canine redatto come allegato dell'Ordinanza del 12 dicembre 2006, "Tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione di cani", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio 2007, a firma dell'allora Ministro Livia Turco, con validità per un anno dal momento della pubblicazione. Dal 23 marzo 2009, per la durata di ventiquattro mesi (art. 7), è stata in vigore una ordinanza, firmata dal Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani. A differenza della precedente ordinanza 12 dicembre 2006 (Tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione di cani), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio 2007, la cui vigenza veniva limitata al periodo di un anno dal 14-01-2007, non conteneva alcuna "lista di razze", specificando anzi che l'ordinanza precedente «non solo non ha ridotto gli episodi di aggressione ma, come confermato dalla letteratura scientifica di Medicina Veterinaria, "non è possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressività di un cane sulla base dell'appartenenza a una razza o ai suoi incroci"». Tale ordinanza quindi, con riferimento a tutti i cani indipendentemente dalla razza, aveva previsto -testualmente- quanto di seguito: "Ai fini della prevenzione dei danni o lesioni a persone, animali o cose il proprietario e il detentore di un cane devono adottare le seguenti misure: a) adottare sempre il guinzaglio ad una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell'animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per i cani individuate dai comuni; b) portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio in caso di pericolosità per persone o animali o su richiesta delle Autorità competenti; c) affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente; I contenuti dell'ordinanza del 23 marzo 2009 sono stati confermati ed attualmente è in vigore l’Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani del 6 agosto 2013 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 209 del 6 settembre 2013).
Il cane da pastore scozzese Shetland o Shetland Sheepdog è una razza di cane da pastore, dalle proporzioni ridotte, chiamato anche pastore scozzese. Selezionato appositamente per custodire le greggi, è un eccellente cane da compagnia, affidabile anche nella guardia. Ottimo cane nell'agility dog. È un po' diffidente ma con le persone che conosce si rivela molto dolce.
Il cane da montagna dei Pirenei, conosciuto anche con il nome tradizionale di patou è una razza canina di origine francese riconosciuta dalla FCI (Standard N. 34, Gruppo 2, Sezione 2, Sottosezione 2). È la razza canina appartenente al gruppo dei cani da montagna che svolge tradizionalmente il compito di guardiano del gregge sul versante francese dei Pirenei. Sul versante spagnolo della catena montuosa, nella regione di Aragona, da antenati comuni si è sviluppata la razza del mastino dei Pirenei. Il cane da montagna dei Pirenei non è da confondere con il pastore dei Pirenei, il suo "collega" di lavoro, incaricato di condurre il gregge (pastore conduttore), mentre il compito del cane da montagna dei Pirenei è quello di difenderlo (pastore custode).
L'alabai o turkmen alabai è una razza canina molossoide del tipo cani da montagna dalle origini antichissime, proveniente dal Turkmenistan e non riconosciuta dalla FCI. È un cane di taglia medio-grossa la cui funzione principale è quella di proteggere le greggi dai predatori. I russi lo annoverano tra i "Volkodav" ovvero i "distruttori di lupi". I sovietici crearono il cosiddetto Pastore dell'Asia Centrale o Central Asian Ovtcharkarka amalgamando le linee ancestrali di molossi asiatici quali appunto il Tobet del Kazakistan e l'Alabai del Turkmenistan. Sia il Tobet sia l'Alabai rappresentano il ceppo originario del molosso asiatico, mentre il pastore dell'Asia Centrale è una creazione della moderna cinofilia.