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Il Sogno di Costantino è un affresco di Piero della Francesca e aiuti, facente parte delle Storie della Vera Croce nella cappella maggiore della basilica di San Francesco ad Arezzo, databile al 1458-1466. L'affresco fu probabilmente dipinto nella seconda parte dei lavori, dopo i contatti con la cultura fiamminga e Roma, dalla quale Piero sviluppò un ancora più forte senso della luce. Il sogno di Costantino è una delle più convincenti scene notturne dipinte fino ad allora nell'arte europea e rimase pressoché insuperato, in quanto a effetti drammatici, fino all'epoca di Caravaggio.
La Sala di Costantino (o dei Pontefici) è uno degli ambienti delle Stanze di Raffaello nei Musei Vaticani. Fu decorato dopo la morte di Raffaello dai suoi allievi utilizzando i suoi cartoni e venendo completata entro il 1524.
In hoc signo vinces è una frase latina, dal significato letterale: "in (sotto) questo segno vincerai", traduzione del greco ἐν τούτῳ νίκα (letteralmente: "in (sotto) questo vinci"). La comparsa in cielo di questa scritta in greco accanto a una croce sarebbe uno dei segni prodigiosi apparsi a Costantino che avrebbero preceduto la battaglia di Ponte Milvio. A partire dal Rinascimento, l'episodio compare ampiamente nell'iconografia cristiana.
La Battaglia di Costantino contro Massenzio è un affresco (851x376 cm) della scuola di Raffaello Sanzio, databile al 1520-1524 e situato nella Sala di Costantino, una delle Stanze Vaticane.