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Galeazzo Maria Sforza (Fermo, 24 gennaio 1444 – Milano, 26 dicembre 1476) fu duca di Milano dal 1466 al 1476, anno in cui fu assassinato nei pressi della chiesa di Santo Stefano per mano di alcuni nobili. Figlio di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti, fu educato secondo i valori dell'Umanesimo, incardinati sulla conoscenza degli antichi latini e greci sia linguisticamente, sia nella prospettiva più culturale. Di temperamento instabile e sregolato, ebbe ripetuti contrasti con la madre, che esplosero al momento dell'ascesa al trono ducale dopo la morte del padre e che terminarono, secondo alcuni, in un matricidio. Di carattere altero e tendente alla superbia, Galeazzo Maria si dimostrò al contempo governante capace e saggio, proseguendo in questo campo la oculata politica di risanamento economico-sociale avviata già dal padre. Coadiuvato dal segretario Cicco Simonetta, inaugurò una nuova politica monetaria e favorì le coltivazioni e le irrigazioni. Amante dell'arte e della cultura, si fece promotore dell'abbellimento del Castello di Porta Giovia (Castello Sforzesco) chiamandovi artisti per decorarlo, e favorendo la formazione di una corte fastosa animata da una schiera di musici fiamminghi. L'atteggiamento altezzoso e altero del giovane duca spinse Giovanni Andrea Lampugnani, Girolamo Olgiati e Carlo Visconti ad organizzarne l'omicidio, che trovò compimento il giorno di santo Stefano.
Eleonora d'Aragona (Napoli, 22 giugno 1450 – Ferrara, 11 ottobre 1493) è stata duchessa di Ferrara e di Modena e Reggio.
La devoluzione di Ferrara fu il momento di passaggio del governo della città di Ferrara dalla dinastia estense al diretto controllo dello Stato Pontificio. Alfonso II d'Este morì nel 1597 senza eredi legittimi e il suo successore designato Cesare d'Este non venne riconosciuto dalla Chiesa quindi papa Clemente VIII nel 1598 si riappropriò dell'antico feudo papale riportandolo sotto la sua diretta giurisdizione, esercitata attraverso i cardinali legati. La devoluzione segnò per la ex capitale del ducato il tramonto della sua grandezza e il ridimensionamento a semplice città di provincia.
Il Convivio è un saggio dottrinario composto da Dante Alighieri nei primi anni dell'esilio, ovvero tra il 1304 e il 1307. L'intento dell'autore era quello di fornire un banchetto di sapienza a tutti coloro che, pur essendo dotati di animo gentile, non hanno potuto dedicarsi agli studi a causa di occupazioni familiari e civili.
Azzo VIII d'Este (1263 (dopo il) – Este, 26 o 31 gennaio 1308) è stato Signore di Ferrara, Modena e Reggio dal 1293 al 1308.
Gli arazzi dei Gonzaga sono un gruppo di tessuti in lana e seta, di epoca rinascimentale, appartenuti alla nobile famiglia Gonzaga. Alcuni di questi sono oggi conservati nell'"Appartamento degli arazzi" del Palazzo Ducale di Mantova.
Alfonso Fernández, detto il Saggio (el Sabio) (Toledo, 23 novembre 1221 – Siviglia, 4 aprile 1284), re di Castiglia e León (1252 - 1284) e Re dei Romani (1272 - 1273).
Alfonso I d'Este (Ferrara, 21 luglio 1476 – Ferrara, 31 ottobre 1534) fu il terzo Duca di Ferrara, Modena e Reggio (1505 - 1534), succeduto al padre all'età di 29 anni. Fu un uomo d'armi, un politico e uno dei mecenati più generosi del Rinascimento.