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Strumenti critici è un periodico quadrimestrale italiano, pubblicato all'inizio dall'Einaudi di Torino e dal 1986 dalla casa editrice il Mulino di Bologna. La rivista è nata nel 1966, diretta dagli studiosi D'Arco Silvio Avalle, Maria Corti, Dante Isella e Cesare Segre, per analizzare il campo della letteratura contemporanea e comparata, “unendo rigore filologico e testuale ad ampie prospettive critiche”. Dopo la scomparsa di Cesare Segre nel 2014, la rivista è diretta da Piero Boitani, Clelia Martignoni ed Enrico Testa. Privilegia “studi di carattere strutturale e semiotico, sia metodologici, sia applicati all'analisi di testi". La rivista ha avuto come collaboratori, tra gli altri: Silvano Agosti, Umberto Eco, Northrop Frye, Gérard Genot, Algirdas Julien Greimas, Jurij Lotman, Roman Jakobson, Benvenuto Terracini. Il comitato scientifico è composto da Albert Russell Ascoli, Patrick Boyde, Claude Bremond, Claude Cazalé Bérard, Klaus W. Hempfer, Philippe Ménard, Thomas Pavel, José María Pozuelo Yvancos, Jean Starobinski e Kazuaki Ura.
Petronio (... – Bologna, 450) è stato un vescovo romano. Guidò la Diocesi di Bologna dal 431 al 450 circa.
Le leggi razziali fasciste furono un insieme di provvedimenti legislativi e amministrativi (leggi, ordinanze, circolari) applicati in Italia fra il 1938 e il primo quinquennio degli anni quaranta, inizialmente dal regime fascista e poi dalla Repubblica Sociale Italiana. Esse furono rivolte prevalentemente contro le persone ebree. Il loro contenuto fu annunciato per la prima volta il 18 settembre 1938 a Trieste da Benito Mussolini, da un palco posto davanti al Municipio in Piazza Unità d'Italia, in occasione di una sua visita alla città. Furono abrogate con i regi decreti-legge n. 25 e 26 del 20 gennaio 1944, emanati durante il Regno del Sud.