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Periodo blu (spagnolo: Periodo azul) è un termine usato per definire le opere prodotte dal pittore spagnolo Pablo Picasso tra il 1901 e il 1904, quando realizzò dipinti essenzialmente monocromatici nei toni del blu e del blu-verde, solo occasionalmente riscaldati da altri colori. «Cominciai a dipingere in blu quando riconobbi che Casagemas era morto.» (Pablo Picasso) Queste opere cupe, ispirate alla Spagna e dipinte a Barcellona e Parigi, sono ora alcune delle sue opere più popolari, anche se all'epoca aveva delle difficoltà a trovare dei compratori.
Pablo Ruiz y Picasso, semplicemente noto come Pablo Picasso (Malaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973), è stato un pittore e scultore spagnolo di fama mondiale, considerato uno dei protagonisti assoluti della pittura del XX secolo. Snodo cruciale tra la tradizione ottocentesca e l'arte contemporanea, Picasso è stato un artista innovatore e poliedrico, che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte mondiale per esser stato il fondatore, insieme a Georges Braque, del cubismo. Dopo aver trascorso una gioventù burrascosa, ben espressa nei quadri dei cosiddetti periodi blu e rosa, a partire dagli anni venti del Novecento conobbe una rapidissima fama; tra le sue opere universalmente conosciute vi sono Les demoiselles d'Avignon (1907) e Guernica (1937).
Il nudo artistico è la rappresentazione del corpo umano in stato di nudità nelle varie discipline artistiche. La nudità nel campo dell'arte - nella pittura, nella scultura e più recentemente nella fotografia - ha generalmente rispecchiato, con alcune eccezioni, i livelli sociali di estetica e di moralità dell'epoca. La figura del nudo è principalmente una tradizione dell'arte occidentale ed è stata utilizzata per esprimere gli ideali di bellezza maschile e femminile e di altre qualità umane. Il nudo artistico è stato uno dei principali interessi dell'antica arte greca, e dopo un lungo periodo di quasi totale scomparsa durante i secoli medioevali, risorge tornando nuovamente ad assumere una posizione centrale con il Rinascimento italiano. Atleti, danzatori e guerrieri sono raffigurati nudi per rappresentare tutta la loro energia fisica e vigore, e le varie pose in cui si trovano giungono ad esprimere una vasta gamma di emozioni, basilari e complesse (vedi pathos). In un certo senso il nudo è un'opera d'arte che ha come suo scopo primario quello di sottoporre all'attenzione dello sguardo dello spettatore la nudità essenziale ed originale - oltreché perfettamente naturale - del corpo umano il quale forma in quest'occasione l'oggetto unico del genere artistico, allo stesso modo in cui oggetto della pittura paesaggistica è per l'appunto il paesaggio e quello della natura morta l'oggetto inanimato.Spesso figure di nudo possono avere un loro ruolo anche in altri tipi di arte, come la pittura storica - tra cui l'arte sacra e allegorica - la ritrattistica o le arti decorative. Pur non esistendo una definizione univoca, vi sono alcune caratteristiche generalmente accettate: nelle belle arti, il soggetto non viene semplicemente copiato dalla natura, ma trasmutato esteticamente dall'artista, concettualmente distinto dall'utilità e al di là di scopi puramente illustrativi o decorativi. Vi è oltre a ciò anche un giudizio di gusto, il fine è pertanto l'arte alta, non quella popolare o di massa: i giudizi di gusto non sono poi del tutto soggettivi, ma comprendono criteri di abilità e maestria nella creazione dell'oggetto d'arte, che viene in tal modo a produrre una complessità di messaggi.Nonostante ciò alcune opere accettate come cultura altra in passato, tra cui molta arte accademica (vedi Art pompier), è ora vista come esageratamente imitativa o sentimentale, nota altrimenti anche come kitsch. Anche se di solito associato con l'erotismo, il nudo può avere diverse interpretazioni e significati, che vanno dalla mitologia alla religione, allo studio dell'anatomia, o come rappresentazione simbolica della bellezza e l'ideale estetico di perfezione, come è stato ad esempio nell'antica Grecia. Lo studio e la rappresentazione artistica del corpo umano è stata una costante in tutta la storia dell'arte, dalla preistoria (con la Venere di Willendorf) fino ai giorni nostri. Gli artisti moderni hanno continuato ad esplorare temi classici, ma anche rappresentazioni più astratte con le persone viste più individualmente e lontano da rappresentazioni ideali. Durante la maggior parte del XX secolo, la rappresentazione della bellezza umana è stata di scarso interesse per quegli artisti che si rifacevano al modernismo (vedi Art Nouveau) i quali si sono occupati invece degli aspetti più formali degli oggetti. Nell'epoca contemporanea o post moderna il nudo può esser veduto oramai come irrimediabilmente passatista da molti, ma vi son sempre artisti che continuano a trovare ispirazione nella forma del corpo umano nudo.
Maurice Chabas (Nantes, 21 settembre 1862 – Versailles, 11 dicembre 1947) è stato un pittore simbolista francese.
Jean Metzinger, nato come Jean Dominique Antony Metzinger, (Nantes, 24 giugno 1883 – Parigi, 23 novembre 1956), è stato un pittore, scrittore e poeta francese. I suoi primi dipinti appaiono influenzati dal neoimpressionismo di Georges Seurat e Henri-Edmond Cross. Fra il 1904 ed il 1907, Metzinger dipinse secondo l'influenza del divisionismo e del fauvismo, mentre dal 1908 abbracciò il cubismo sia come artista che uno fra i principali teorici della corrente pittorica. Jean Metzinger e Albert Gleizes scrissero il primo importante trattato sul cubismo nel 1912 e Metzinger fu uno dei membri fondatori del gruppo di artisti chiamato Section d'Or.
Amedeo Clemente Modigliani, noto anche con i soprannomi di Modì e Dedo (Livorno, 12 luglio 1884 – Parigi, 24 gennaio 1920), è stato un pittore e scultore italiano, celebre per i suoi sensuali nudi femminili e per i ritratti caratterizzati da volti stilizzati, colli affusolati e sguardo spesso assente. Si formò in Italia, andando dalla Toscana a Venezia e passando per il Mezzogiorno, fino a quando non giunse a Parigi nel 1906. La città francese era all'epoca la capitale europea delle avanguardie artistiche e in Francia entrò in contatto con personaggi come Pablo Picasso, Maurice Utrillo, Max Jacob, Jacques Lipchitz, Chaïm Soutine e altri. A Parigi frequentò anche importanti scrittori e poeti, come - ad esempio - Giuseppe Ungaretti. In Francia conobbe anche la pittrice Jeanne Hébuterne, destinata a divenire sua compagna di vita oltre che musa per i suoi dipinti. Nel 1909 iniziò ad avvicinarsi alla scultura ma, sebbene fosse il suo ideale artistico, dovette abbandonarla ben presto nel 1914 a causa delle precarie condizioni fisiche; da allora si dedicò solamente alla pittura, andando così a produrre una notevole quantità di dipinti, dai quali tuttavia non ricavò alcuna ricchezza. Artista bohémien, Modigliani non disdegnò certo il bere e l'uso di sostanze nocive, andando così a compromettere la sua instabile salute fisica già minata dalla tubercolosi, che infatti lo portò alla morte all'età di soli trentacinque anni, proprio all'apice del suo successo. È sepolto nel cimitero parigino di Père-Lachaise, insieme alla sua compagna Jeanne che, incinta del loro secondo figlio, si suicidò solo due giorni dopo la sua morte.