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Marco Paolini (Belluno, 5 marzo 1956) è un drammaturgo, regista, attore, scrittore e produttore cinematografico italiano.
Il Bestiario d'amore (in lingua originale Li Bestiaires d'amours) è l'opera letteraria più importante e famosa di Richard de Fournival, scritta a metà del XIII secolo, probabilmente prima del 1252, in francese. Quest'opera ha influenzato diversi altri bestiari scritti in epoche successive, come il Libellus de natura animalium.
Un bestiario, o bestiarium, è un testo che descrive gli animali o bestie. Nel Medioevo si trattava di una particolare categoria di libri che raccoglievano brevi descrizioni di animali (reali e immaginari), accompagnate da spiegazioni moralizzanti e riferimenti tratti dalla Bibbia. Altre raccolte, simili per l'impostazione ma di diverso argomento, sono i lapidari (i quali mostravano le proprietà delle rocce e dei minerali) e gli erbari (spesso di carattere medico), che descrivevano le virtù delle piante.
Vinicio Capossela (Hannover, 14 dicembre 1965) è un cantautore, polistrumentista e scrittore italiano.È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con quattro Targhe Tenco e un Premio Tenco alla carriera. Ha inoltre vinto due volte il Premio Lunezia nel 2006 e nel 2017.
Il Libellus de natura animalium è un bestiario di dubbia attribuzione, la cui tradizione manoscritta si situa in area italiana ed è risalente al XV secolo. È stato redatto in lingua latina e si presenta in forma prosastica. Si tratta di un repertorio naturalistico che stabilisce una relazione tra quattro classi zoologiche (volatili, quadrupedi, pesci, rettili) e altrettanti elementi cosmologici (aria, terra, acqua, fuoco), in funzione di un’organizzazione gerarchica e di una conseguente dichiarazione di superiorità dell’uomo all'interno del Creato.
Il bonaco (bònaco) o bonaso (bònaso; in latino bonnacon o bonasus) è un animale leggendario simile al toro, menzionato nella Fisica di Aristotele, nella Naturalis historia di Plinio (per il quale è originario della Peonia in Macedonia) e nei bestiari medievali, tra cui quello di Aberdeen. Ne parla anche Leonardo da Vinci nel suo Bestiario.