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L'alcolismo è una sindrome patologica costituita dalla dipendenza al consumo di alcol.È caratterizzato da un consumo compulsivo di alcol, a scapito delle relazioni sociali del bevitore, della sua posizione sociale e della sua salute. Come per le dipendenze da droghe, l'alcolismo è considerato una malattia curabile. Il termine alcolismo è ampiamente usato ed è stato coniato nel 1849 da Magnus Huss, ma in medicina il termine è stato sostituito dal concetto di "abuso di alcol" e "dipendenza da alcol" come specificato nel DSM III del 1980. Allo stesso modo, nel 1979, un comitato dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha consigliato l'abbandono dell'uso del termine "alcolismo" come entità diagnostica, preferendo la categoria di "sindrome da dipendenza da alcool".I meccanismi biologici alla base dell'alcolismo sono incerti, tuttavia, fattori di rischio includono l'ambiente sociale, lo stress, la salute mentale, la predisposizione genetica, l'età, l'etnia e il sesso. L'abuso a lungo termine di alcool produce cambiamenti fisiologici nel cervello, come la tolleranza e la dipendenza fisica. Tali cambiamenti, relativi alla chimica del cervello, portano l'alcolista all'incapacità compulsiva di smettere di bere. I danni dall'abuso di alcol colpiscono quasi ogni organo del corpo, compreso il cervello, causando una serie di disturbi fisici e psichici.L'alcolismo è la presenza costante della tolleranza, dell'astinenza e dell'uso eccessivo di alcol. L'incapacità del bevitore di controllarne l'assunzione, nonostante la consapevolezza del danno alla propria salute, indica che la persona potrebbe essere un alcolizzato. La diagnosi è realizzabile grazie a dei questionari e la disintossicazione avviene per mezzo di terapie di gruppo e con l'utilizzo di farmaci come le benzodiazepine, utilizzate per la cura dei sintomi dell'astinenza. Spesso gli alcolisti risultano dipendenti anche da altre sostanze, per la maggior parte da benzodiazepine; ciò può richiedere ulteriori cure mediche. Rispetto agli uomini, le donne sono più sensibili all'alcol e più inclini a subire i deleteri effetti fisici, cerebrali e psicologici. Le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità parlano di 140 milioni di alcolisti in tutto il mondo.In clinica ci si riferisce all'alcolismo anche mediante l'utilizzo del termine latino potus (potare, bere) per indicare la compulsione a bere alcolici.
L'etanolo (o alcol etilico) è un alcol a catena alchilica lineare, la cui formula di struttura condensata è CH3CH2OH. È anche chiamato, per antonomasia, semplicemente alcol, essendo alla base di tutte le bevande alcoliche. In chimica, si può trovare anche abbreviato con la sigla EtOH. A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore dall'odore caratteristico e pungente, dal gusto leggermente dolce e bruciante. È tendenzialmente volatile ed estremamente infiammabile. La fiamma che produce durante la combustione si presenta di colore blu tenue, e quindi non è molto distinguibile in presenza di luce.
La cirrosi epatica è una patologia epatica cronica e progressiva, caratterizzata dal sovvertimento diffuso e irreversibile della struttura del fegato, conseguente a danni di varia natura (infettiva, alcolica, tossica, autoimmune) accumulatisi per un lungo periodo. La cirrosi epatica rappresenta quindi il quadro terminale della compromissione anatomo-funzionale dell'organo.Il termine "cirrosi" deriva dal greco κίρρωσις, composto di κιρρός, kirrhòs, che significa "giallastro", e -ωσις, -osis, che significa "condizione", una parola che descrive l'aspetto di un fegato cirrotico. Alcune delle sue cause scatenanti principali sono l'abuso di alcol, le epatiti croniche virali o di altra natura. Il sovvertimento strutturale della cirrosi epatica è il risultato della necrosi del parenchima epatico, causata dal danno protratto, e dei conseguenti processi riparativi, ovvero la rigenerazione nodulare per iperplasia (proliferazione cellulare) e la formazione di ponti fibrosi cicatriziali che sostituiscono il parenchima necrotico e si dispongono sia all'interno sia tra i lobuli, le unità elementari che costituiscono il fegato. Questo disordine architetturale conduce non solo a un malfunzionamento del fegato dal punto di vista metabolico (catabolico e sintetico), ma anche a gravi ripercussioni sulla circolazione portale (ipertensione portale). Il termine cirrosi è talvolta utilizzato per estensione anche per descrivere processi patologici fortemente sclerotici a carico di organi diversi dal fegato, quali lo stomaco, i reni e i polmoni, quando questi vanno incontro a degenerazione con necrosi cellulare seguita da fibrosi.Durante gli esordi della malattia, spesso non si presentano sintomi, ma con il progredire della condizione il paziente può accusare, insieme a sintomi aspecifici (stanchezza, dispepsia), prurito, edema agli arti inferiori, colorito giallo delle sclere (subittero) o della cute (ittero), raccolta di liquido nella cavità peritoneale (ascite) o sviluppare un angioma stellare (delle "macchie" rossastre simili a ragnatele) sulla cute. Le principali complicanze includono encefalopatia epatica, sanguinamento dalle varici esofagee e tumore del fegato. L'encefalopatia epatica provoca confusione mentale e può portare a perdita di coscienza. L'accumulo di liquidi nell'addome può diventare spontaneamente infetto.La cirrosi è più comunemente causata da un abuso di alcol, dall'epatite B, dall'epatite C e dalla steatosi epatica non alcolica. In genere, per la cirrosi alcolica occorre assumere più di due o tre bevande alcoliche al giorno per alcuni anni. La steatosi epatica non alcolica conta una serie di cause, tra cui il sovrappeso, il diabete, alti livelli di grassi nel sangue e ipertensione. Alcune cause meno frequenti della cirrosi possono essere l'epatite autoimmune, la colangite biliare primitiva, l'emocromatosi, l'assunzione di alcuni farmaci e la presenza di calcoli biliari.La diagnosi si basa sull'esame obiettivo, sulle analisi del sangue, sulle tecniche di imaging biomedico e sulla biopsia epatica.Alcune cause di cirrosi, come l'epatite B, possono essere prevenute grazie alla vaccinazione. Evitare di assumere alcol è raccomandato in tutti i casi di cirrosi. L'epatite B e C possono essere curate con farmaci antivirali. L'epatite autoimmune può essere trattata con farmaci steroidei. Altri farmaci possono essere utili per fronteggiare le complicazione, come il gonfiore addominale o quello delle gambe, l'encefalopatia epatica e o la dilatazione delle vene esofagee. Nei casi gravi di cirrosi può essere preso in considerazione un trapianto di fegato.
L'Osservatorio permanente sui giovani e l'alcool (OPGA) è un'associazione italiana che opera nell'ambito dello studio e della comunicazione sui temi della produzione, consumo e abuso di bevande alcoliche in Italia, con attenzione specifica al bere giovanile e un approccio ispirato ai principi dell'alcologia bio-psico-sociale, unendo alla visione epidemiologica e di popolazione i contributi delle discipline socio-antropologiche.
Il binge drinking è l'assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo più o meno breve. Secondo l'Osservatorio Nazionale Alcol dell'Istituto Superiore di Sanità esso corrisponde all'assunzione in un'unica occasione di consumo in breve tempo di oltre 6 Unità Alcoliche (UA = 12 grammi di alcol puro) di una qualsiasi bevanda alcolica. In questa definizione non è importante il tipo di sostanza che viene ingerita né l'eventuale dipendenza alcolica: lo scopo principale di queste "abbuffate alcoliche" è l'ubriacatura immediata nonché la perdita di controllo, che sostituisce la semplice volontà di degustare una bevanda. Spesso si associa al compimento di un reato, a volte è assunto come moda giovanile. L'esatta consistenza dell'intossicazione, comunque, varia da paese a paese. Il punto critico può essere raggiunto dopo molte ore o anche diversi giorni di assunzione. A causa degli effetti a lungo termine, il binge drinking è considerato uno dei più grandi problemi di salute al giorno d'oggi.Il binge drinking è molto comune tra i maschi, colpisce l'adolescenza ed in prossimità della maturità. La prima assunzione di alcol per uomini e donne avviene all'età media di 15 anni, "età di passaggio" in cui si vuole essere indipendenti dalla famiglia e in cui si subiscono fortemente le influenze del gruppo dei pari. Molti bevitori non sono informati sui rischi sottesi a questo problema che rappresenta un'arma a doppio taglio nel momento in cui i costi economici per la comunità superano quelli sociali dovuti alla diffusione del fenomeno. Il binge drinking ha diversi effetti su vari sistemi del corpo come quello neurologico, cardiaco, gastrointestinale, ematico, immunitario, endocrino e muscolo-scheletrico al pari degli altri fattori di rischio per la salute mentale. Circa un terzo di adolescenti abusa in maniera critica di alcolici, e almeno il 6% ha un membro in famiglia con problemi alcol-correlati. Approssimativamente, una donna su venticinque assume dosi critiche di alcol durante la gravidanza, tanto da indurle a subire la sindrome alcolica fetale e altre patologie correlate al feto. Durante l'adolescenza, invece, il fenomeno è collegato ad incidenti stradali, comportamento violento e tentativi di suicidio. Più spesso un giovane bevitore è più incline al binge drinking dei propri coetanei che soffrono già di disturbi legati all'assunzione di alcolici. Un ampio numero di giovani bevitori, inoltre, è anche tossicodipendente.
Il procedimento di produzione dello zucchero consiste nell'estrazione del saccarosio (commercialmente detto "zucchero") dai vegetali. Il saccarosio in natura è presente in moltissime specie vegetali, mentre le specie impiegate nell'industria sono la canna da zucchero (che contiene saccarosio al 7-18% in peso) e, dal XIX secolo, la barbabietola da zucchero (che ne contiene in ragione dell'8-22% in peso). La produzione di zucchero da altre fonti, quali ad esempio l'acero e la palma da dattero, riveste un ruolo minoritario.Tale processo di produzione varia a seconda della particolare materia prima utilizzata, alle parti della pianta impiegate nell'estrazione e al grado di impurezze da rimuovere o lavorare. Dal processo di produzione dello zucchero si ottiene anche la melassa.
Le leggi statali del New Jersey sulle bevande alcoliche sono tra le più complesse degli Stati Uniti, presentando molte peculiarità che quelle degli altri stati non hanno. Esse distinguono 29 differenti licenze per gli alcolici per produttori, grossisti, venditori al dettaglio, immagazzinaggio pubblico e trasporto di bevande alcoliche. L'autorità legislativa e regolamentare sul controllo delle bevande alcoliche appartiene al governo dello Stato, in particolare alla Sezione del controllo delle Bevande Alcoliche supervisionata dal Ministro della Giustizia del New Jersey. Sotto il cosiddetto "home rule", il New Jersey da a discrezione delle singole municipalità, entro certi limiti, la possibilità di emanare ordinanze che regolino la vendita ed il consumo di bevande alcoliche. Il numero di licenze di vendita al dettaglio è determinato dalla popolazione del singolo municipio, e può essere limitato ulteriormente dal governo cittadino. Di conseguenza, la disponibilità di alcol e la sua regolamentazione variano significativamente da città a città. Una piccola percentuale di municipalità dello Stato sono "città asciutte" che non ammettono la vendita di bevande alcoliche e che non emettono licenze di vendita al dettaglio a bar e ristoranti per i loro clienti. Altre città consentono la vendita di alcolici 24 ore al giorno. La licenza di vendita al dettaglio è solitamente difficile da ottenere, e quando disponibile tende ad avere prezzi molto elevati ed essere oggetto di un'ardua concorrenza per ottenerla. In aggiunta, per garantire ai governi locali un ampio margine d'azione sulla vendita di alcolici, la legge del New Jersey ha strane sfaccettature. Le aziende sono limitate ad un massimo di due licenze di distribuzione al dettaglio, rendendo impossibile alle catene di negozi la vendita di bevande alcoliche; questa restrizione, in aggiunta alle ordinanze municipali, limita pesantemente la vendita di birra ai supermercati ed alle catene di piccoli negozi rispetto ad altri stati. La legge statale considera la guida in stato di ubriachezza come violazione del codice stradale piuttosto che un crimine, permette inoltre alle municipalità di definire la portata delle leggi sui "Minori in Possesso", ovvero i minori in possesso di sostanze alcoliche.
Gli esteri sono composti organici prodotti dalla reazione di un alcol o di un fenolo con un acido carbossilico o un suo derivato, detta "esterificazione". Tale termine fu introdotto dal chimico Leopold Gmelin (1788-1853).Vengono denominati esteri anche i prodotti dell'acilazione degli alcoli con altri acidi inorganici, che danno origine alla famiglia degli esteri inorganici, che hanno proprietà chimiche molto simili agli esteri organici ma la cui struttura caratteristica è leggermente diversa da questa. La nomenclatura degli esteri segue quella dei sali degli acidi reagenti, quindi avremo, per esempio: CH3COOC2H5 acetato di etile; C15H31COOCH3 palmitato di metile;Gli esteri a basso peso molecolare hanno odore gradevole, fruttato; gli altri invece sono inodori. Esteri naturali di elevato peso molecolare sono i grassi e le cere, le quali sono formate da grassi superiori e da alcoli monovalenti a catena lunga.
Campari Soda o Camparisoda è un aperitivo monodose a moderata gradazione alcolica (10°), ottenuto dalla miscela tra Campari e seltz.