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Gli antichi Romani costruirono lunghe strade per collegare le pi lontane province con la capitale dell'impero. Realizzate il pi possibile rettilinee per minimizzare le distanze, queste infrastrutture erano essenziali per la crescita dell'impero, in quanto consentivano di muovere rapidamente l'esercito, ma oltre che per scopi militari esse erano utilizzate anche per scopi politici, amministrativi e commerciali. La viabilit romana costitu il pi efficiente e duraturo sistema stradale dell'antichit , che consent di portare la civilt romana in contatto con le genti pi diverse che popolavano il mondo allora conosciuto. Nessun altro popolo in quell'epoca storica seppe eguagliare la loro capacit di scelta dei tracciati, le tecniche di costruzione e l'organizzazione di assistenza ai viaggiatori.
Il Bellum Iugurthinum (in italiano La guerra giugurtina) è la seconda delle due monografie storiche scritte dallo storico latino Gaio Sallustio Crispo (86 - 34 a.C.), dopo il De Catilinae coniuratione. L'opera, suddivisa in 114 capitoli e dunque più lunga della precedente monografia, narra le alterne vicende della guerra condotta dai Romani contro il re di Numidia, Giugurta, tra il 111 e il 105 a.C., e conclusasi con la vittoria del console romano Gaio Mario. Attraverso la narrazione di vicende che rivestono comunque grande interesse storico, Sallustio si preoccupa di affrontare la decadenza morale e sociale che portò al crollo della res publica romana e alla nascita dell'Impero.