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La provincia di Grosseto una provincia italiana della Toscana. La provincia occupa interamente l'estremit meridionale della Toscana e, per estensione territoriale con i suoi 4 503,12 km , risulta essere la pi vasta della regione; con 221 245 abitanti, una delle province italiane con la pi bassa densit abitativa. Per quanto riguarda la sua regione di appartenenza, la Toscana, la provincia di Grosseto la nona e penultima provincia toscana per il numero di abitanti, e la prima provincia toscana per superficie. Confina a nord-ovest con la provincia di Livorno, lungo la fascia costiera, e con la provincia di Pisa, nell'area delle Colline Metallifere sud-occidentali; a nord e ad est il territorio diviso dalla provincia di Siena prima dalle Colline Metallifere sud-orientali, poi da un tratto del fiume Ombrone e dalla parte terminale del suo affluente, il fiume Orcia, ed infine dal cono vulcanico del Monte Amiata; a sud-est il confine con la provincia di Viterbo (Lazio) segnato lungo la fascia costiera dall'ultimo tratto del torrente Chiarone, mentre nelle zone interne il limite tra le due province risulta meno definibile. Bagnata ad ovest dal mar Tirreno, include anche le isole meridionali dell'Arcipelago Toscano: l'Isola del Giglio, quella di Giannutri e isolotti minori non abitati, tra cui le Formiche di Grosseto e la Formica di Burano. La Provincia di Grosseto amministra, attualmente, un totale di 28 comuni, compreso il capoluogo Grosseto. Il consiglio e il Presidente hanno sede all'interno di Palazzo Aldobrandeschi, noto anche come Palazzo della Provincia.
Questa lista è suscettibile di variazioni e potrebbe non essere completa o aggiornata. Elenco in ordine alfabetico per province dei musei della regione Toscana: (per i musei situati in altre regioni vedi: Musei italiani) Inserire nuovi musei sotto le relative Province. In evidenza i comuni con almeno tre musei segnalati.
L'area delle Roste, lungo il fiume Merse e visibile dalla strada che collega Massa Marittima con Siena, raccoglie i resti delle lavorazioni del rame a partire dalla fine del XIX, inizi del XX secolo, avvenute con il metodo Conedera. Il minerale di rame, estratto nella vicina Miniera Merse distante circa 2 km e lì lavato e frantumato, veniva trasportato su vagoni mediante una ferrovia decauville. Qui veniva accatastato in cumuli e arrostito all'aperto. L'acqua passata sui cumuli si arricchiva di solfati di rame e ferro (lisciviazione), e successivamente immessa nei forni da cementazione per un processo elettrochimico rilasciava il rame puro. Nel 1890 la miniera delle Merse entrò nel novero delle miniere più produttive di calcopirite associata in diverse proporzioni alla pirite ed inclusa in una ganga quarzosa. Furono trovate delle ricche zone o colonne di calcopirite principalmente sotto al fiume Merse, da dove veniva estratta una discreta quantità di minerale di rame al 12%. La maggior parte era però minerale con un tenore dal 2% al 6% ed in media con il 3% di rame. Per poter sfruttare il minerale a basso tenore di rame fu progettato un nuovo impianto metallurgico dei minerali poveri attraverso un processo brevettato da Raimondo Conedera.
Giorgio Santi (Montieri, 15 aprile 1746 – Pienza, 30 dicembre 1822) è stato un naturalista, chimico, botanico, viaggiatore, geologo e zoologo italiano. Fu professore di Scienze naturali a Pisa dal 1782 al 1822 e direttore del Museo di Storia Naturale e Prefetto dell'orto botanico di Pisa dal 1782 al 1814.
Gli Appennini sono il sistema montuoso lungo circa 1 200 km che si distende dalla zona settentrionale fino a quella meridionale dell'Italia, disegnando un arco con la parte concava a sudovest. Insieme alle Alpi, caratterizzano il rilievo e il paesaggio di gran parte del paese, interessando ben quindici regioni: quattro della sua parte continentale, tutte le regioni della penisola nonché, secondo talune fonti, la parte settentrionale della Sicilia. Per questi motivi sono spesso chiamati "spina dorsale della penisola italiana".