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Il Qoelet o Ecclesiaste (ebraico קהלת, Qohelet, "radunante", dallo pseudonimo dell'autore; greco Ἐκκλησιαστής, Ekklesiastès, "radunante"; latino Ecclesiastes o Qoelet), è un testo contenuto nella Bibbia ebraica (Tanakh) e cristiana. È scritto in ebraico (con diversi aramaicismi) e la sua redazione è avvenuta in Giudea nel IV o III secolo a.C. ad opera di un autore ignoto che afferma di essere il Re Salomone, perché in quel periodo si era soliti attribuire opere a personaggi storici considerati sapienti. Lo stesso artificio è stato adoperato dal Libro della Sapienza scritto nel I secolo a.C.Qoelet è composto di 12 capitoli contenenti varie meditazioni sapienziali sulla vita, molte delle quali caratterizzate da un tenore pessimistico o di rassegnazione.
Petronilla Paolini Massimi (Tagliacozzo, 24 dicembre 1663 – Roma, 3 marzo 1726) è stata una poetessa italiana.
Paolino e Polla (lat. De Paulino et Polla libellus) è una composizione poetica in latino del XIII secolo, in forma dialogica, composta in 570 distici elegiaci, singolare prodotto letterario tardo medievale dell'ambiente svevo del Regno di Sicilia. Fu opera del letterato Riccardo da Venosa (Richardus Venusinus), giurista della corte Hohenstaufen, che ne fa espressa dedica all'imperatore Federico II di Svevia. Rimasta a lungo in ombra, l'opera fu riscoperta a metà dell'Ottocento, quando fu rinvenuta in copia manoscritta dallo studioso francese Edelestand du Méril. Composta intorno o poco dopo il 1229, l'opera è ascrivibile a un modello letterario che si è voluto convenzionalmente denominare commedia elegiaca, la cui breve stagione si consumò a cavallo tra la metà del XII secolo, nella temperie culturale del Rinascimento del XII secolo, e i primi decenni del XIII. Questo genere poetico andò a collocarsi in uno spazio al confine tra la letteratura mediolatina e il teatro medievale in lingua volgare, e si espresse con uno sparuto ma importante gruppo di opere. Il genere letterario della commedia elegiaca ebbe la sua culla principalmente nella Francia centrale (approssimativamente la Valle della Loira, con Orléans quale centro principale di irradiazione) e (in parte minore) l'Inghilterra e la Germania. Opera di autore duecentesco, composta nel Regno di Sicilia, decentrato rispetto all'area originaria, Paolino e Polla rappresenta quindi un'eco tarda e periferica di quel genere letterario. Con le sue 1.140 righe e i suoi 570 distici elegiaci, è la più estesa tra le commedie elegiache conosciute. La sua mole più ampia del consueto si deve anche alla frequenza di parti dialogate, insolitamente alta se comparata ad altri prodotti dello stesso filone: tali parti si presentano solitamente in forma di dispute, con brevi e serrati scambi sentenziosi vertenti su due diversi aspetti o punti di vista riguardanti una determinata questione. Con la sua «sciolta versificazione» in «elegante» latino, essa è un'importante testimonianza della letteratura fiorita nell'ambiente di corte del Regno di Sicilia in età federiciana e offre un interessante spaccato della vita del tempo. Il grecista Dario Del Corno ha accostato la comicità del giudice Riccardo da Venosa alla vena di un Woody Allen o di un Roberto Benigni. La rocambolesca e maldestra serie di peripezie, che conduce l'ignaro protagonista Fulcone a un passo dalla decapitazione, contempla episodi farseschi, la cui verve comica, il medievista Peter Dronke definisce degna di un Buster Keaton. Nell'opera, come dichiarato (forse programmaticamente) nel prologo, la componente farsesca si accompagna a intercalate espressioni di saggezza, da cui ognuno può attingere a proprio gusto. Sono proprio le «trovate più serie» che conferiscono al fabliau un più denso spessore ideologico, proponendolo all'attenzione del lettore come «satira brillante dei dibattiti scolastici del tempo», e, forse, perfino come mezzo con cui l'autore esprime una sottile provocazione intellettuale nei confronti di Federico II, e, in particolare, su di una superficiale opinione sulla nobiltà che la tradizione attribuisce all'imperatore Hohenstaufen, di cui fa menzione anche Dante: «Tale imperò che gentilezza volse, | secondo 'l suo parere, | che fosse antica possession d'avere | con reggimenti belli». Su tale opinione l'autore si sofferma infatti a più riprese, con sguardo critico, tanto da far supporre che, pur nel contesto leggero di quell'opera, egli non risparmiasse l'occasione di voler «forse provocare il suo signore a ripensare la sua concezione superficiale della nobiltà».
Michelangelo Buonarroti (Caprese, 6 marzo 1475 – Roma, 18 febbraio 1564) è stato uno scultore, pittore, architetto e poeta italiano. Protagonista del Rinascimento italiano, già in vita fu riconosciuto come uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. Personalità tanto geniale quanto irrequieta, il suo nome è legato ad alcune delle più maestose opere dell'arte occidentale tra cui si devono senz'altro citare il David, il Mosè, la Pietà del Vaticano, la Cupola di San Pietro e il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina, tutti considerati traguardi insuperabili dell'ingegno creativo. Lo studio delle sue opere segnò le generazioni successive dando vita, con altri modelli, al manierismo.
Licio Gelli (Pistoia, 21 aprile 1919 Arezzo, 15 dicembre 2015) stato un imprenditore e faccendiere italiano, principalmente noto come Maestro venerabile della loggia massonica P2. stato condannato per depistaggio delle indagini della strage di Bologna del 1980 e per la bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano. Dopo essere stato detenuto in Svizzera e Francia, ha vissuto ad Arezzo, a Villa Wanda.
Leo Lionni (Amsterdam, 5 maggio 1910 – Radda in Chianti, 11 ottobre 1999) è stato un pittore, scrittore e illustratore statunitense di origine olandese. Fu un artista poliedrico: pittore, grafico, scrittore, scultore e illustratore di libri per bambini.
Il signore del male (Prince of Darkness) è un film horror statunitense del 1987, scritto e diretto da John Carpenter. Il cast vede partecipare al film diversi attori feticci di Carpenter come Donald Pleasence e Victor Wong. Il film è il secondo capitolo della cosiddetta "Trilogia dell'Apocalisse" di Carpenter, che include La cosa e Il seme della follia. In Italia è uscito al cinema (inizialmente vietato ai minori di 18 anni, e successivamente rivalutato V.M.14) venerdì 11 marzo 1988 distribuito dalla Columbia Tri-Star Films Italia.
Andrea Calogero Camilleri (Porto Empedocle, 6 settembre 1925 – Roma, 17 luglio 2019) è stato uno scrittore, sceneggiatore, regista, drammaturgo e docente italiano. Ha raggiunto la popolarità dalla fine degli anni novanta per aver ispirato la serie televisiva di grande successo Il commissario Montalbano trasmessa da Rai 1. Ha insegnato regia all'Accademia nazionale d'arte drammatica, e tra gli studenti ha avuto Luca Zingaretti, che poi diventerà il Commissario Montalbano. Le sue opere (oltre cento) sono state tradotte in almeno 120 lingue (tra cui inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, irlandese, russo, polacco, greco, norvegese, ungherese, giapponese, ebraico e croato) e ha venduto più di 10 milioni di copie.Il 26 gennaio 2003, al Palazzo del Quirinale a Roma ha ricevuto la medaglia di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana dall'allora Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. Tra le altre onorificenze la cittadinanza onoraria di Santa Fiora, nel 2014, e di Agrigento, sempre nel 2014, oltre che esser stato insignito di molte lauree honoris causa. Nel 2017 gli è stato dedicato un asteroide, denominato appunto 204816 Andreacamilleri.
Alessandro Benvenuti (Pelago, 31 gennaio 1950) è un attore, cabarettista, commediografo, regista, sceneggiatore, musicista e scrittore italiano.