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Il cinghiale (Sus scrofa Linnaeus, 1758) è un mammifero artiodattilo della famiglia dei Suidi. Originario dell'Eurasia e del Nordafrica, nel corso dei millenni il cinghiale è stato a più riprese decimato e reintrodotto in ampie porzioni del proprio areale e anche in nuovi ambienti, dove si è peraltro radicato talmente bene, grazie alle sue straordinarie doti di resistenza e adattabilità, che viene considerato una delle specie di mammiferi a più ampia diffusione ed è arduo tracciarne un profilo tassonomico preciso, in quanto le varie popolazioni, originariamente pure, hanno subito nel tempo l'apporto di esemplari alloctoni o di maiali rinselvatichiti. Da sempre considerato al contempo una preda ambita per la sua carne e un fiero avversario per la sua tenacia in combattimento, solo nel corso del XX secolo ha cessato di essere una fonte di cibo di primaria importanza per l'uomo, soppiantato in questo dal suo discendente domestico, il maiale. Per lo stretto legame con l'uomo, il cinghiale appare frequentemente, e spesso con ruoli da protagonista, nella mitologia di molti popoli.
Nella mitologia greca, il cinghiale di Calidone o calidonio è un cinghiale di straordinaria possanza che compare in diversi miti come antagonista di grandi eroi. Era detto essere figlio della scrofa di Crommio. Fu mandato da Ares, per gelosia, a uccidere Adone quando costui si innamorò di Afrodite.
Nell'arte celtica, specialmente gallica, il cinghiale (Sus scrofa) è un soggetto particolarmente rappresentativo, molto utilizzato, soprattutto come insegna militare, di ruolo anche sacrale, in modo molto simile all'aquila romana. L'animale figura anche spesso nell'iconografia monetaria (ove però non primeggia) e nei ritrovamenti archeologici di idoli (presso noti santuari) e nella produzione scultorea celtica preromana (es. i Verraco). Stilisticamente, l'arte celtica raffigura il cinghiale in forma spesso molto stilizzata ma sempre con la cresta dorsale, intesa quale simbolo della bellicosità, ben evidente.Come i Romani, anche i Celti ricorrevano a delle insegne militari raffiguranti degli animali. Il cinghiale era appunto l'animale più frequentemente rappresentato sulle insegne militari celtiche (galliche in particolare). Altri animali potevano essere il toro (attestato anche per i Germani) o il cavallo. Gli esemplari noti d'insegne militari galliche raffiguranti cinghiali sono in bronzo battuto a freddo su cassaforma in legno, con inserti, zampe anteriori, orecchie, su un corpo costituito da due lamine di lamiera annidate. La loro forma, il loro assemblaggio, la loro decorazione rispecchiano un lavoro particolarmente attento da parte degli artigiani.