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Il calendario è un sistema adottato dall'uomo per suddividere, calcolare e identificare precisi periodi di tempo. Questi periodi, suddivisi generalmente in giorni, costituiscono le date del calendario. Il termine calendario identifica inoltre lo strumento materiale utilizzato per illustrare tale sistema di calcolo cronologico (ad esempio, un calendario a muro o da scrivania). Più in generale, il termine calendario è anche usato per denotare una lista di eventi stabiliti o pianificati in maniera dettagliata.
Il calendario giuliano è un calendario solare, cioè basato sul ciclo delle stagioni. Fu elaborato dall'astronomo egizio Sosigene di Alessandria e promulgato da Giulio Cesare (da cui prende il nome), nella sua qualità di pontefice massimo, nell'anno 46 a.C.
Il calendario ebraico è un calendario lunisolare, cioè calcolato sia su base solare sia su base lunare. L'anno è composto da 12 o 13 mesi a loro volta composti da 29 o 30 giorni. Le festività ebraiche sono definite in relazione al calendario ebraico: poiché alcune di queste sono legate strettamente alla stagione, esse devono cadere nella stagione giusta.I nomi dei mesi del calendario ebraico derivano dalla lingua nel confronto babilonese, con il quale gli ebrei vennero in contatto nel VI secolo a.C. Originariamente la durata dei mesi non era stabilita in anticipo, ma l'inizio di ogni mese veniva fissato tramite l'osservazione diretta della Luna nuova; nel XII secolo Maimonide codificò un sistema matematico che fissa l'inizio dei mesi e la durata degli anni in base a regole di calcolo precise e immutabili. Il calendario ebraico è un calendario cerimoniale usato anche nello Stato d'Israele per stabilire le festività. In Israele esso non è però soltanto cerimoniale, infatti i documenti pubblici ed amministrativi israeliani e le carte d'identità israeliane riportano entrambi i calendari. La legislazione civile israeliana permette l'uso indistinto di entrambi i calendari nei contratti ed in qualsiasi tipo di documentazione ed esso viene usato nella vita quotidiana dalla consistente quota di popolazione haredi israeliana al posto del calendario gregoriano.
Il calendario romano o calendario pre-giuliano denota l'insieme dei calendari che furono in uso nella Roma antica dalla sua fondazione fino all'avvento nel 46 a.C. del calendario giuliano. Secondo la tradizione, il calendario romano fu istituito nel 753 a.C. da Romolo, fondatore di Roma: sub diverse modifiche nel corso dei secoli, venendo infine sostituito nel 46 a.C. dal calendario giuliano promulgato da Gaio Giulio Cesare.
Il calendario cinese è un calendario lunisolare, cioè incorpora elementi sia dei calendari solari che di quelli lunari, usato in Cina fino al 1912, anno dell'abolizione. Il calendario fu anche usato da molti altri popoli dell'Asia. Il suo uso in Cina è testimoniato fin dai tempi di Marco Polo. È composto da 12 mesi e anni lunghi 353, 354 o 355 giorni.
Il calendario rivoluzionario francese o calendario repubblicano francese (calendrier révolutionnaire français o calendrier républicain français) fu stabilito per commemorare la fine della monarchia e la nascita della repubblica. La sua epoca, cioè il capodanno dell'anno I, fu stabilita il 22 settembre 1792, giorno di proclamazione della Repubblica. Restò in vigore sino al 31 dicembre 1805, ma fu riadottato per soli 18 giorni dalla Comune di Parigi del 1871.
Barbanera è un celebre almanacco stampato per la prima volta a Foligno intorno alla metà del Settecento, ancora oggi pubblicato annualmente e diffuso su tutto il territorio nazionale. Fin dalle prime edizioni, esce parallelamente nella forma di calendario da parete e almanacco tascabile e propone tradizionalmente, oltre al calendario, alle previsioni meteorologiche e all'indicazione delle fasi lunari, effemeridi, consigli per l'agricoltura e la vita in casa, curiosità, proverbi, "aneddoti, ricette empiriche e previsioni stravaganti ma sempre possibili e talvolta avveratesi, donde la sua celebrità". Grazie a una fitta rete di distribuzione e all'originalità e utilità dei suoi contenuti, diviene già nell'Ottocento tanto popolare da essere oggetto di molteplici imitazioni in tutta Italia. Il nome che lo contraddistingue deriva forse dall'immagine riportata sui frontespizi delle edizioni più antiche, che ritraevano un uomo dalla folta barba nera, definito astronomo, astrologo e filosofo. Raffigurato con i suoi strumenti di lavoro (così come compare ancora oggi nel francobollo a lui dedicato dalle Poste italiane), presentava in rima la propria vocazione: La grande diffusione dell'almanacco e il fascino misterioso del personaggio fanno sì che il termine "barbanera" entri nel gergo comune fino a divenire nel tempo sinonimo stesso di "almanacco" e "lunario", come attestano diversi dizionari. La natura popolare e la diffusione nei tempi passati soprattutto nelle campagne di lunari provvisti di previsioni e predizioni sul futuro, porta a un utilizzo estensivo del termine Barbanera anche come "trattato scadente di astrologia" o di "astrologo sprovveduto". Questo uso contraddice però l'utilizzo di una locuzione quale “perdere il lunario” proprio nel senso opposto di perdere il buon senso.
L'almanacco (dall'arabo المناخ al-manākh, "clima" oppure il luogo dove i cammelli sostavano per effettuare lo scarico e il carico di merci e di rifornimenti) è una pubblicazione annuale simile al calendario, ma con informazioni aggiuntive, come indicazioni astronomiche (le ore della levata e del tramonto del Sole e della Luna), geografiche e statistiche.
Un calendario dell'avvento mostra i giorni rimanenti fino alla vigilia di Natale. Si tratta di un'usanza molto diffusa nei paesi di lingua tedesca, dedicata ai bambini per accompagnare il periodo di attesa della grande festa.