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Saladino (in arabo: صلاح الدين يوسف بن أيوب, Ṣalāḥ al-Dīn Yūsuf ibn Ayyūb, in curdo: سەلاحەدینی ئەییووبی; Tikrit, 1137 – Damasco, 4 marzo 1193) è stato un sovrano e condottiero curdo, sultano d'Egitto, Siria, Yemen e Hijaz, dal 1174 alla sua morte, col titolo (laqab) di al-Malik al-Nāṣir ("il sovrano vittorioso"). Ha fondato la dinastia degli Ayyubidi ed è annoverato tra i più grandi strateghi di tutti i tempi. Musulmano sunnita di origine curda, Saladino ha rappresentato l'opposizione musulmana alle crociate europee nel Levante. Al culmine del suo potere, il suo sultanato incluse l'Egitto e altre parti del Nordafrica, Siria, Mesopotamia, Hijaz, Yemen. Inviato presso i Fatimidi egiziani dal suo signore zengide Nūr al-Dīn Zengī nel 1163, Saladino scalò presto i ranghi del governo fatimide, diventando loro visir, anche in virtù dei suoi successi militari contro gli assalti dei crociati nel territorio egiziano e la sua intimità con l'Imam fatimide al-ʿĀḍid. Quando lo zio di Saladino Shīrkūh morì nel 1169, al-ʿĀḍid nominò Saladino visir: evento non tanto straordinario quello di nominare visir un sunnita, vista la consuetudine fatimide di nominare non occasionalmente anche cristiani o ebrei alle più alte cariche non religiose dello stato sciita ismailita. Durante il suo mandato come visir, Saladino cominciò a minare l'istituzione fatimide e dopo la morte di al-ʿĀḍid nel 1171 assunse il governo in nome del suo signore zengide, proclamando la fedeltà dei territori già fatimidi al califfato di Baghdad. Negli anni successivi, condusse incursioni contro i crociati in Palestina, ordinò la fortunata campagna di conquista dello Yemen e scongiurò ribellioni pro-fatimidi in Egitto. Non molto tempo dopo la morte di Nūr al-Dīn nel 1174, Saladino avviò la conquista della Siria, entrando pacificamente a Damasco su richiesta del sovrano buyide della città. Entro la metà del 1175, Saladino aveva conquistato Ḥamā e Homs, attirandosi l'ostilità dei vari zengidi, per nulla favorevoli all'ascesa del loro antico vassallo. Saladino sconfisse però l'esercito zengide in battaglia e fu successivamente proclamato "Sultano di Egitto e Siria" dal califfo abbaside al-Mustaḍīʾ. Portò a termine ulteriori conquiste nel nord della Siria e della Mesopotamia (Jazira), sfuggendo a due attentati alla sua vita perpetrati dagli Assassini, prima di tornare in Egitto nel 1177 per affrontare problemi interni al suo regno. Nel 1182, Saladino consolidò la conquista della Siria con la cattura di Aleppo, anche se non riuscì a conquistare la roccaforte zengide di Mosul. Sotto la guida personale di Saladino, l'esercito ayyubide sconfisse i crociati nella decisiva battaglia di Ḥattīn nel 1187, aprendo la strada alla riconquista musulmana della Palestina dai crociati, che vi si erano insediati 88 anni prima. Anche se il Regno di Gerusalemme, come regno crociato, avrebbe continuato ad esistere per un periodo prolungato, la sconfitta subita ad Ḥattīn segnò una svolta nel suo conflitto con i poteri musulmani della regione. Per questo, Saladino è diventato una figura di spicco nella cultura musulmana, araba, turca e curda. Nel 1193 morì a Damasco, dopo aver devoluto gran parte della sua ricchezza ai suoi sudditi. Saladino è sepolto in un mausoleo adiacente alla Moschea degli Omayyadi.
Ninive (AFI: /ˈninive/; accadico: 𒌷𒉌𒉡𒀀 Ninua; siriaco: ܢܝܼܢܘܹܐ Nīnwē; arabo: نَيْنَوَىٰ Naynawā) è una delle più famose città antiche, sulla riva sinistra del Tigri nel Nord della Mesopotamia. Si sono trovate tracce di insediamenti preistorici risalenti probabilmente al VI millennio e altri reperti, più consistenti, di epoca Uruk e successive. Divenne capitale del regno assiro sotto il re Sennacherib (704 - 681 a.C.); ampliata e abbellita da questi e da Assurbanipal (668 - 626 a.C.) raggiunse l'apice del suo splendore nel VII secolo a.c.: le mura si estendevano per 12 chilometri su un'area di 750 ettari. La sua distruzione, nel 612 a.C., ad opera di Medi e Caldei, segnò anche la fine del grande regno assiro. Nell'area di Ninive si distinguono due zone rispettivamente a nord e a sud del fiume Khosr - Kuyunjiq e Nebi Yunus - dominate dalla massa di due tell omonimi, terrapieni artificiali generati dalle rovine di antiche costruzioni. Nel libro di Giona della Bibbia, la missione del profeta è ambientata a Ninive.
Il Museo di Mosul (متحف الموصل) è il secondo per grandezza dell'Iraq dopo il Museo Nazionale di Baghdad. Ha subito forti danneggiamenti durante la seconda guerra del golfo nel 2003.Fondato nel 1952 a Mosul, capitale del governatorato di Ninawa, il museo era inizialmente costituito da una piccola hall alla quale si aggiunse un nuovo edificio nel 1972, contenente antichi manufatti assiri (circa 2,200 pezzi).
La Mesopotamia (dal greco Μεσοποταμία/Mesopotamía, comp. di μέσος-/mésos- 'centrale, che sta in mezzo', ποταμός/potamós 'fiume' e il suff. -ia 'terra, landa, Paese'; cioè 'terra fra i fiumi', il Tigri e l'Eufrate) denota una regione storica del Vicino Oriente, parte della cosiddetta Mezzaluna Fertile.