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La storia della Danimarca è caratterizzata dalla comunanza con quella dei Vichinghi. Seguì il regno di Danimarca, che dal XVI al XIX secolo fu unito con la Norvegia. Persa la Norvegia dopo le guerre napoleoniche, nel 1849 diventò monarchia costituzionale. Nella prima guerra mondiale la Danimarca si dichiarò neutrale mentre nella seconda fu occupata dalla Germania. Nel 1973 la Danimarca aderì alla Comunità europea, ma non ha adottato l'euro nel 2000.
La Danimarca-Norvegia fu uno Stato dell'Europa del nord, esistito dal 1536 al 1814 ed univa i regni di Danimarca e Norvegia. Comprendeva anche le colonie norvegesi dell'Islanda, Groenlandia e isole Fær Øer. A seguito della rottura dell'unione di Kalmar che raggruppava i regni di Norvegia, Danimarca e Svezia, i primi due si unirono di nuovo nel 1536. Quest'unione durò fino al 1814, anno in cui la Francia di Napoleone fu sconfitta e si tenne il congresso di Vienna, che obbligò la Danimarca-Norvegia, sconfitta, a cedere la Norvegia alla Svezia (Trattato di Kiel), pur assegnando alla Danimarca le Indie occidentali danesi e tutti i possedimenti ex-norvegesi (Islanda, Groenlandia, Isole Fær Øer, Jan Mayen).
L'Unione di Kalmar (Kalmarunionen) consistette nell'unificazione, voluta da Margherita I di Danimarca, dei tre regni di Danimarca, Norvegia e Svezia sotto un singolo monarca (unione personale), onde creare un forte stato scandinavo. I Paesi rinunciavano alla loro sovranità, ma non alla loro indipendenza, e gli interessi divergenti (soprattutto i malumori della Svezia riguardo al dominio danese sull'Holstein) portarono a un conflitto a partire dagli anni trenta del XV secolo, che pose fine all'Unione nel 1523. L'Unione politica della Scandinavia fu un caso unico nella storia.
Ingrid di Svezia (Ingrid Victoria Sofia Louise Margareta; Stoccolma, 28 marzo 1910 – Fredensborg, 7 novembre 2000) è stata regina di Danimarca dal 1947 al 1972, come consorte di re Federico IX di Danimarca (1899-1972).