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Spaccio de la bestia trionfante è un'opera filosofica in italiano di Giordano Bruno pubblicata a Londra nel 1584. Scritto in forma di dialogo, lo Spaccio è un testo allegorico di filosofia morale. I tre interlocutori, Sofia (la Sapienza), Saulino (personaggio di fantasia) e Mercurio (il messaggero degli dèì della mitologia romana), discorrono sull'attuazione di una riforma ordinata da Giove per rinnovare la volta celeste e così porre fine a un declino che dura da tempo: spacciare, cioè cacciar via dal cielo vecchi vizi per sostituirli con nuove virtù. L'opera si presta a essere interpretata su diversi livelli, tra i quali resta fondamentale quello dell'intento polemico di Bruno contro la Riforma protestante, che agli occhi del Nolano rappresenta il punto infimo di un ciclo di degenerazione iniziato col cristianesimo.
Filippo Bruno, noto con il nome di Giordano Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600), è stato un filosofo, scrittore e frate domenicano italiano vissuto nel XVI secolo. Il suo pensiero, inquadrabile nel naturalismo rinascimentale, fondeva le più diverse tradizioni filosofiche — materialismo antico, averroismo, copernicanesimo, lullismo, scotismo, neoplatonismo, ermetismo, mnemotecnica, influssi ebraici e cabalistici — ma ruotava intorno a un'unica idea: l'infinito, inteso come l'universo infinito, effetto di un Dio infinito, fatto di infiniti mondi, da amare infinitamente.
De l'infinito, universo e mondi è il terzo dialogo filosofico che Giordano Bruno pubblica a Londra nel 1584, chiudendo il ciclo dei dialoghi cosmologici londinesi intrapreso con La cena de le ceneri e proseguito con De la causa, principio et uno. Sviluppando ulteriormente tematiche già iniziate in quelli, il rapporto fra un Dio immanente e un universo infinito da un lato, e la distinzione dei ruoli di teologia e filosofia dall'altro, il De l'infinito sancisce il punto definitivo di frattura del pensiero del filosofo sia con la dottrina aristotelica sia col cristianesimo.
Cabala del cavallo pegaseo è un'opera filosofica di Giordano Bruno in forma di dialogo pubblicata a Londra nel 1585 insieme a l'Asino cillenico in unico testo. Il titolo allude a Pegaso, il cavallo alato della mitologia greca nato dal sangue di Medusa decapitata da Perseo, mentre Cabala si riferisce a una tradizione mistica originatasi in seno all'ebraismo. La Cabala, che può considerarsi continuazione e conclusione del precedente Spaccio de la bestia trionfante, è un'opera di satira morale nella quale bersaglio dell'autore sono le religioni rivelate, cristianesimo ed ebraismo.