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Il carbonio è l'elemento chimico della tavola periodica degli elementi che ha come simbolo C e come numero atomico 6. È un elemento non metallico, tetravalente (e raramente bivalente), insolubile nei solventi, inodore e insapore. Le sue differenti forme (o più precisamente allotropi) includono uno dei più morbidi (grafite) e dei più duri (diamante) materiali conosciuti. Altre forme allotropiche del carbonio sono il carbonio amorfo e i fullereni. Inoltre, ha una grande affinità per i legami chimici con atomi di altri elementi a basso peso atomico (tra cui il carbonio stesso) e le sue piccole dimensioni lo rendono in grado di formare legami multipli. Queste proprietà permettono l'esistenza di 10 milioni di composti del carbonio. I composti di carbonio formano le basi di tutta la vita sulla Terra e il ciclo del carbonio-azoto fornisce parte dell'energia prodotta dalle stelle. Il carbonio si trova in tutte le forme di vita organica ed è la base della chimica organica. Tale non metallo ha l'interessante caratteristica di essere in grado di legarsi con sé stesso e con una vasta gamma di elementi (producendo più di 10 milioni di composti). Unito all'ossigeno forma il diossido di carbonio, che è assolutamente vitale per la crescita delle piante. Unito all'idrogeno forma vari composti chiamati "idrocarburi", che sono essenziali per l'industria in forma di combustibili fossili. Sebbene l'isotopo più comune sia il carbonio-12 (il cui nucleo è formato da 6 protoni e 6 neutroni), l'isotopo carbonio-14 è anch'esso di fondamentale importanza per le sue applicazioni pratiche, essendo comunemente usato per la datazione radioattiva di antichi reperti.
Carbonia ( IPA: [karˈbɔni̯a], Carbónia o Crabónia in sardo) è un comune italiano di 27 611 abitanti, capoluogo provvisorio della provincia del Sud Sardegna. Principale centro abitato del Sulcis, Carbonia è la nona città in Sardegna per numero di abitanti, nonché la più popolosa della provincia e in generale dell'intero sud-ovest sardo. Il centro nacque negli anni trenta del Novecento per ospitare le maestranze impiegate nelle miniere di carbone che furono avviate in quegli stessi anni nel territorio dal regime fascista per sopperire alle necessità energetiche dell'Italia negli anni dell'autarchia. In particolare Carbonia, il cui nome indica letteralmente il luogo o la terra del carbone a testimonianza della sua vocazione mineraria, fu costruita a ridosso della miniera di Serbarìu, sostituendo l'omonimo comune ottocentesco, il cui borgo è ora completamente inglobato come rione sud-orientale della città. Terminata l'epopea mineraria, Carbonia è diventata centro di servizi per il territorio, basando la sua economia principalmente sul settore terziario e sull'industria, grazie alla vicina area industriale di Portovesme, nel comune di Portoscuso.
Il carbone attivo è un materiale contenente principalmente carbonio amorfo e avente una struttura altamente porosa ed elevata area specifica (cioè elevata area superficiale per unità di volume). Grazie all'elevata area specifica il carbone attivo è in grado di trattenere al suo interno molte molecole di altre sostanze, potendo accomodare queste molecole sulla sua estesa area superficiale interna; in altre parole, il carbone attivo è un materiale che presenta elevate capacità adsorbenti. Il carbone attivo è utilizzato nell'ambito della filtrazione, purificazione, deodorizzazione e decolorazione di fluidi.
Liquefazione del carbone (in inglese coal liquefaction) è un termine generale che indica una famiglia di processi per produrre combustibili liquidi dal carbone. Le tecnologie specifiche di liquefazione generalmente ricadono in due categorie: processi di liquefazione diretta (direct coal liquefaction, DCL) e di liquefazione indiretta (indirect coal liquefaction, ICL). I processi di liquefazione indiretta generalmente implicano la gassificazione del carbone in una miscela di monossido di carbonio e idrogeno (syngas) e poi usano un processo come il Fischer-Tropsch per convertire la miscela di syngas in idrocarburi liquidi. Per contrasto, i processi di liquefazione diretta convertono il carbone direttamente in liquidi, senza lo stadio intermedio della gassificazione, scindendone la struttura organica con l'applicazione di solventi o catalizzatori in un ambiente ad alta pressione e temperatura. Dal momento che gli idrocarburi liquidi hanno solitamente un rapporto molare idrogeno-carbonio più alto dei carboni, sia nelle tecnologie ICL che in quelle DCL devono impiegati processi o di idrogenazione o di reiezione del carbonio. Poiché la liquefazione del carbone è generalmente un processo ad alta temperatura/alta pressione, essa richiede un significativo consumo di energia e, su scale industriali (migliaia di barili/giorno), investimenti di capitale per molti miliardi di dollari. Così, la liquefazione del carbone è un processo economicamente praticabile a prezzi petroliferi storicamente alti, e perciò presenta un alto rischio di investimento.
Le energie non rinnovabili (o fonti non rinnovabili più correttamente fonti di energia non rinnovabili) sono fonti di energia che si generano molto lentamente, a differenza di quelle rinnovabili , perciò una volta terminate non saranno nuovamente disponibili in tempi brevi. L'impatto ambientale associato al loro sfruttamento risulta in genere maggiore rispetto allo sfruttamento di fonti di energia rinnovabili, che vengono invece reintegrate naturalmente in un periodo di tempo relativamente breve.Le fonti di energia non rinnovabili sono spesso sfruttate dall'umanità perché in grado di produrre maggiori quantità di energia con impianti tecnologicamente semplici e collaudati. Spesso, l'utilizzo di tali fonti porta con sé problemi di inquinamento ambientale quali la produzione di gas serra o scorie radioattive. Sono fonti di energia non rinnovabile: i combustibili fossili: carbone petrolio gas naturali elementi usati per la produzione di energia nucleare, quali l'uranio ed il plutonio.
La copia conoscenza nascosta (Ccn), detta anche copia carbone nascosta, traduzione dell'inglese blind carbon copy (Bcc), è un messaggio di posta elettronica del quale i destinatari specificati nel campo Ccn ricevono una copia, ma il loro indirizzo viene nascosto agli altri destinatari del messaggio. In linea di principio, e con riferimento al significato che le corrispondenti espressioni inglesi avevano nel contesto originale della posta cartacea, si può sintetizzare il ruolo dei diversi campi dell'intestazione della posta elettronica come segue: gli indirizzi nel campo A sono quelli dei destinatari del messaggio; gli indirizzi nel campo Cc sono quelli di altre persone che vengono pubblicamente informate dello scambio, pur non essendo i destinatari principali dello stesso; gli indirizzi nel campo Ccn sono quelli di altre persone che vengono segretamente informate dello scambio, pur non essendo i destinatari principali dello stesso.Come riportato nella sezione Considerazioni sulla sicurezza è, in generale, falso supporre che gli indirizzi nel campo Ccn non potranno ricevere eventuali risposte degli altri destinatari del messaggio. Chi riceve un messaggio in Ccn, se lo desidera, può decidere di rispondere solo al mittente (in modo da mantenere nascosta agli altri la sua presenza) o includere altri indirizzi che compaiono nei campi A e Cc del messaggio originale (così facendo però rivelerà a questi la sua identità e il fatto che è stato informato del messaggio precedente). Nella pratica il Ccn viene anche spesso usato per indicare i destinatari di un messaggio dei quali non si vuole rendere pubblici gli indirizzi o i nominativi, ovvero come una variante del To (più che del Cc) caratterizzata da una maggiore privacy.