Carlo Martello
Carlo, detto Martello (Carolus Martellus o Carolus Tudes, in alcuni cronisti antichi), o anche Marcello (690 circa – Quierzy, 11 novembre 741), è stato Maggiordomo di palazzo dei regni merovingi di Austrasia dal 716, di Burgundia dal 717 e di Neustria dal 719 sino alla sua morte; per quattro anni, dal 737 al 741, esercitò il potere regale pur non avendone il titolo.
Era il figlio di Pipino di Herstal e della concubina di Pipino, una nobildonna di nome Alpaide. Carlo rivendicò con successo il suo diritto al potere come successore del padre. Continuando il lavoro del padre, ripristinò il governo centralizzato in Francia e cominciò una serie di campagne militari che ristabilirono i franchi come i padroni indiscussi dell'intera Gallia. Secondo una fonte poco successiva, il Liber Historiae Francorum, Carlo fu "un guerriero insolitamente [...] efficace in battaglia".In particolare, Carlo fermò l'invasione musulmana di Aquitania nella battaglia di Poitiers. Questa vittoria è vista come un atto storico e cruciale per la conservazione della cultura occidentale. Oltre alle sue imprese militari, gli viene tradizionalmente attribuito un ruolo fondamentale nello sviluppo del sistema franco del feudalesimo.Al termine del suo regno, Carlo divise la Francia tra i suoi due figli, Carlomanno e Pipino. Quest'ultimo diventò il primo re della dinastia carolingia. Il nipote di Carlo Martello, Carlo Magno, espanse il regno dei franchi e diventò il primo imperatore dell'occidente dalla caduta di Roma.