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Gli ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, detti poi anche di Rodi o di Malta, erano un ordine religioso cavalleresco nato intorno alla seconda metà dell'XI secolo a Gerusalemme, intitolato a San Giovanni Battista. I membri dell'ordine erano detti anche giovanniti o gerosolimitani. In seguito alla prima crociata divenne un ordine religioso cavalleresco cristiano, dotato di un proprio statuto, secondo il costume del tempo. Quindi, nel 1113 papa Pasquale II lo rese autonomo e sovrano con il protettorato della Santa Sede. Se fino ad allora l'Ordine seguiva la Regola benedettina, piano piano iniziò ad osservare quella agostiniana. Infine il maestro Raymond du Puy de Provence diede all'Ordine una regola propria, ispirata sempre a quella agostiniana. Successivamente, dopo la perdita dei territori cristiani in Terra santa, l'Ordine si rifugiò brevemente a Cipro (1291) e poi a Rodi (1309), su cui estese la propria sovranità, e successivamente a Malta (1530), giurando come vassallo del re di Sicilia. Già a Rodi la sovranità internazionale e l'indipendenza dell'Ordine crebbero ancora, così come la flotta navale divenne ancor più temibile. Per tutto il XIV secolo l'Ordine si suddivise in Gran Priorati, Baliaggi e Commende in base alle lingue parlate dai cavalieri. Inizialmente le lingue erano sette, parlate nelle seguenti nazioni: Francia, Italia, Germania, Provenza, Alvernia e Aragona (Navarra). Nel 1492 venne costituita l'ottava lingua, ovvero quella di Castiglia e Portogallo. In seguito alla perdita di Malta per mano di Napoleone (1798) l'ordine inizialmente si divise e andarono in Russia circa 400 cavalieri e dignitari esiliati dall'isola. Postisi sotto la protezione dello zar Paolo I, dopo la destituzione-abdicazione di Ferdinand von Hompesch zu Bolheim, i Cavalieri elessero appunto lo zar quale Gran Maestro dell'Ordine, fino al 1803, quando fu eletto un nuovo gran maestro in Italia, e l'ordine si stabilì in Italia. Inizialmente a Messina e dal 1804 a Catania, quindi nel 1826 a Ferrara e infine, nel 1834, a Roma, dove tuttora risiede. Così il "Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta", abbreviato in Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM), Ordine religioso cattolico di sub collazione Vaticana, di Diritto Canonico oggi ha il posto di "osservatore" alle Nazioni Unite. Ha un suo governo e alcune prerogative di Stato autonomo, pur "senza territorio". È presente in oltre 120 paesi e, abbandonato l'impegno militare, realizza attività a carattere medico, sociale ed umanitario. Sono però presenti anche altri eredi dell’antico Ordine, quelli di fede protestante o anglicana, come il Venerabile Ordine di San Giovanni, con sede a Londra, l'Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Brandeburgo, già sotto protezione degli Hohenzollern, e quelli di Svezia e dei Paesi Bassi. Lo SMOM, insieme a questi quattro ordini riconosciuti da stati nazionali, dal 1963 ha costituito l'Alleanza degli Ordini di San Giovanni di Gerusalemme.
Gerardo Sasso (1040 circa – Gerusalemme, 3 settembre 1120) è stato un monaco cristiano italiano, nel 1099 fondò l'ordine degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme e nel 1113 ne fu il primo gran maestro; è stato proclamato beato della Chiesa cattolica.
La croce di Malta, nota anche come croce di san Giovanni, fu simbolo della repubblica marinara di Amalfi almeno sin dall'XI secolo, come confermano alcuni tarì amalfitani del 1080 sui quali campeggia chiaramente tale croce. Il simbolo unicode corrispondente è U+2720 (✠).
Nella storia di Messina sono molte le chiese demolite, scomparse, dismesse e sconsacrate.Vari eventi sismici disastrosi interessano la provincia e distruggono in epoche differenti il ricchissimo patrimonio storico - artistico - religioso della città: Terremoto del Val di Noto del 1693 provoca rilevanti danni; Terremoto della Calabria meridionale del 1783 distruttivo; Terremoto della Calabria meridionale del 1894 distruttivo assieme all'intenso sciame sismico che si prolunga fino al Terremoto di Messina del 1908 catastrofico con conseguente maremoto.Pochi ma, antichissimi i luoghi di culto che hanno attraversato quasi indenni le incurie del tempo e i cataclismi della natura: la Chiesa di Santa Maria Alemanna, la Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani, la Chiesa di Santa Maria della Valle, la Chiesa normanna di Santa Maria di Mili e i monumenti presenti nelle circoscrizioni cittadine. In epoca moderna, come conseguenza dei devastanti eventi susseguitesi in appena due secoli, sono requisiti e demoliti moltissimi beni ecclesiastici per ricavare spazi edificabili e per tracciare il nuovo progetto della città che prevede la realizzazione della principale arteria cittadina costituita dall'attuale viale San Martino. Il restauro e la ricostruzione in città e in provincia del patrimonio religioso - artistico sono dovuti all'instancabile opera dell'arcivescovo Angelo Paino. Un numero elevato di chiese è distrutto durante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale, molte non scamperanno alle demolizioni che tuttora lasciano rase al suolo ampie porzioni di numerosi quartieri ancora oggi occupate da baraccopoli. Durante i bombardamenti iniziati il 9 gennaio 1941, quelli congiunti con Reggio Calabria del 9 e del 24 maggio 1943, nel periodo compreso tra il 29 luglio e il 17 agosto 1943. La notte del 13 giugno 1943 si verifica l'evento più funesto quando due spezzoni incendiari sganciati nel corso di un'incursione aerea alleata trasformano in rogo la cattedrale inaugurata appena 13 anni prima. Molte chiese e quasi tutti i più importanti palazzi della città appena ricostruiti riportano gravi danni equiparabili alle devastazioni provocate dagli eventi tellurici. Primati della Chiesa messinese: I secolo d.C., La missiva consegnata agli ambasciatori messinesi, sancisce il più antico legame fra la città, conseguentemente dell'isola, con la Vergine Maria. In essa, Maria madre di Gesù, rivolge il suo personale messaggio alla comunità cristiana cittadina. Evento immediatamente supportato dai transiti in terra sicula degli apostoli Pietro e Paolo.541, Le vicende di Placido, Gordiano, Flavia, Eutichio, Vittorino e compagni, seguaci di San Benedetto, pongono la città ad essere sede del primo monastero dell'Ordine benedettino in Sicilia, secondo nella penisola italiana solo all'Abbazia di Montecassino. Primato in seguito condiviso con la città di Palermo con l'edificazione del grandioso monastero annesso alla celebre cattedrale di Monreale.1113, La città è sede del Gran Priorato dell'Ordine Ospitaliero di San Giovanni di Gerusalemme. Già dopo la riconquista Ruggero I di Sicilia ne aveva fissato la sede. Per svariati secoli Messina è la più grande e potente città, il porto più ricco e strategicamente importante, ad ospitare presso il Gran Priorato esponenti dei Cavalieri Ospitalieri o Cavalieri dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme sulla rotta per la Terra Santa.1238c., Seconda culla dell'Ordine carmelitano dopo quella di Terra Santa.1523, Dopo l'abbandono di Rodi e la città è sede temporanea del Gran Maestro dell'Ordine di Rodi. L'imperatore Carlo V provvederà alla fortificazione cittadina e della futura capitale dell'arcipelago maltese La Valletta. Il feudo maltese è ceduto all'Ordine per l'insigne scopo preposto per la contropartita simbolica di un falco ammaestrato.1547, La città fu sede del primo Collegio Gesuitico della Compagnia di Gesù, istituzione immediatamente estesa alla città di Palermo.1803, La città fu sede temporanea del Gran Maestro e del Sovrano militare ordine di Malta.Elenco delle chiese di Messina.