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Le Terre australi e antartiche francesi, in breve anche con l'acronimo TAAF (in francese: Terres australes et antarctiques françaises, in breve TAAF), costituiscono un territorio d'oltremare della Francia creato dalla legge n° 55-1052 del 6 agosto 1955 sullo «statuto delle terre australi e antartiche francesi e dell'isola di Clipperton».Questo territorio è attualmente composto da cinque distretti: tre di essi sono subantartici e situati a sud dell'oceano Indiano (isole Saint-Paul e Nuova Amsterdam, Crozet e Kerguelen); il quarto è basato sulla rivendicazione di una porzione del continente antartico (la Terra Adelia); mentre il quinto è composto da isolotti per la maggior parte nel canale del Mozambico (le isole Sparse); quest'ultimo distretto è stato aggiunto con la legge n° 2007-224 del 21 febbraio 2007.Per la Terra Adelia, la sovranità territoriale francese si esercita nel contesto del Trattato Antartico firmato a Washington nel 1959 che stabilisce un «congelamento» delle rivendicazioni territoriali in Antartide e afferma la libertà di ricerca scientifica su tutto il continente. La sovranità della Francia deve essere quindi compatibile con le esigenze del trattato, che è stato completato dal Protocollo al Trattato sull'Antartide relativo alla protezione dell'ambiente firmato a Madrid nel 1991 e che rende di fatto questo continente una «riserva naturale consacrata alla pace e alla scienza». Nessuna parte del territorio delle TAAF possiede una popolazione permanente, al di là di qualche effimero tentativo di colonizzazione condotto in passato. La Francia vi assicura tuttavia una presenza umana continua (logistica, scientifica o militare) grazie a del personale che vi ruota regolarmente. I tre distretti storici delle TAAF (isole Saint-Paul e Nuova Amsterdam, Crozet e Kerguelen) formano dal 2006 la più grande riserva naturale di Francia (IUCN: Ia); la cui superficie totale, a seguito di un'estensione nel 2016, è di 672 969 km² (67 296 900 ha), di cui circa 7 700 km² (770 000 ha) di porzione terrestre.Il 5 luglio 2019 le Terre australi e i mari francesi sono stati iscritti nel patrimonio mondiale dell'UNESCO e, dato che raggiungono il polo Sud geografico (terra Adelia), sono il patrimonio naturale UNESCO più meridionale al mondo.
La legge 20 maggio 1970, n. 300 - meglio conosciuta come statuto dei lavoratori - è una delle normative principali della Repubblica Italiana in tema di diritto del lavoro. Introdusse importanti e notevoli modifiche sia sul piano delle condizioni di lavoro che su quello dei rapporti fra i datori di lavoro e i lavoratori, con alcune disposizioni a tutela di questi ultimi e nel campo delle rappresentanze sindacali; ad oggi di fatto costituisce, a seguito di minori integrazioni e modifiche, l'ossatura e la base di molte previsioni ordinamentali in materia di diritto del lavoro in Italia.
La Sardegna (AFI: /sarˈdeɲɲa/; Sardìgna o Sardìnnia in sardo), è una regione italiana a statuto speciale con capoluogo Cagliari, la cui denominazione bilingue utilizzata nella comunicazione ufficiale è Regione autonoma della Sardegna / Regione autònoma de Sardigna. Amministrativamente divisa in quattro province, una città metropolitana e 377 comuni, è parte dell'Italia insulare ed è la terza regione per superficie e undicesima per popolazione. È situata nel Mediterraneo occidentale ed il suo territorio coincide con l'arcipelago sardo, costituito quasi interamente dall'isola di Sardegna e da un considerevole numero di piccole isole e arcipelaghi circostanti. La sua posizione strategica e la sua ricchezza di minerali hanno favorito nell'antichità il suo popolamento e lo svilupparsi di traffici commerciali e scambi culturali tra i suoi abitanti e i popoli rivieraschi. Ricca di montagne, boschi, pianure, territori in gran parte disabitati, corsi d'acqua, coste rocciose e lunghe spiagge sabbiose, per la varietà dei suoi ecosistemi l'isola è stata definita metaforicamente come un micro-continente. In epoca moderna molti viaggiatori e scrittori hanno esaltato la sua bellezza, rimasta incontaminata almeno fino all'età contemporanea, nonché immersa in un paesaggio che ospita le vestigia della civiltà nuragica.
Il Regno delle Due Sicilie fu uno Stato sovrano dell'Europa meridionale esistito dal dicembre 1816 al febbraio 1861, ovvero dalla Restaurazione all'Unit d'Italia. Prima della Rivoluzione francese del 1789 e delle successive campagne napoleoniche, la dinastia dei Borbone regnava sugli stessi territori, ma questi risultavano divisi nel Regno di Napoli e nel Regno di Sicilia. Un anno dopo il congresso di Vienna e con il Trattato di Casalanza, il sovrano Borbone che prima d'allora assumeva in s la corona napoletana (al di qua del Faro) come Ferdinando IV, e quella siciliana (al di l del Faro) come Ferdinando III, riun in un'unica entit statuale il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia, attraverso la Legge fondamentale del Regno delle Due Sicilie dell'8 dicembre 1816, a quasi 400 anni dalla prima proclamazione del Regno Utriusque Siciliae da parte di Alfonso il Magnanimo. Inizialmente la capitale era Palermo (secolare sede del Parlamento Siciliano), ma gi l anno successivo (1817) fu spostata a Napoli. Palermo continu ad essere considerata "citt capitale" dell'isola di Sicilia.Ebbe fine con la firma dell'armistizio e la resa di Francesco II il 17 febbraio 1861 e con la proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo dello stesso anno.
Il contratto collettivo nazionale di lavoro (abbreviato CCNL) è, nel diritto del lavoro italiano, un tipo di contratto di lavoro stipulato a livello nazionale tra le organizzazioni rappresentanti dei lavoratori dipendenti e i loro datori di lavoro ovvero dalle rispettive parti sociali in seguito a contrattazione collettiva e successivo relativo accordo. I contratti e le loro successive modifiche, sono raccolti e conservati nell'archivio nazionale del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL).
L'articolo 18 dello statuto dei lavoratori è un articolo della legge 20 maggio 1970, n. 300 della Repubblica Italiana (meglio conosciuta come statuto dei lavoratori). L'articolo tutela i lavoratori dipendenti in caso di licenziamento illegittimo, ingiusto e discriminatorio: nella sua versione iniziale, abolita nel 2015, tramite il Jobs Act, costituiva applicazione della tutela reale, disciplinando il reintegro con risarcimento e l'indennità in sostituzione della reintegrazione in caso di licenziamento illegittimo (cioè effettuato senza comunicazione dei motivi, ingiustificato o discriminatorio) di un lavoratore.
Il contratto di collaborazione coordinata e continuativa (spesso abbreviato in co.co.co.) è una forma di lavoro parasubordinato vigente nella legislazione italiana del lavoro, introdotta dal pacchetto Treu nel 1997.
Il contratto di apprendistato, nel diritto del lavoro italiano, indica una tipologia di contratto e rapporto di lavoro finalizzato alla formazione professionale ed all'inserimento nel mondo del lavoro. Nella storia recente italiana il rapporto di apprendistato ha assunto un peso crescente nel mercato del lavoro, estendendosi progressivamente in tutti i settori economici, raggiungendo a fine 2006 il numero di 564.000 contratti attivi in Italia.
La Cassa delle ammende è un ente pubblico italiano, istituito presso il Ministero della giustizia e dallo stesso vigilato. La Cassa delle ammende è un ente con personalità giuridica di diritto pubblico istituita con la legge 9 maggio 1932, n. 547 e ss. mm. Lo Statuto della Cassa delle Ammende è stato emanato con D.P.C.M. 10 aprile 2017 n. 102. Sulla base di quanto previsto nello Statuto, possono essere finanziati con i fondi della Cassa i seguenti interventi: programmi di reinserimento di detenuti e di internati, consistenti nell'attivazione di percorsi di inclusione lavorativa e di formazione, anche comprensivi di eventuali compensi a favore dei soggetti che li intraprendono, e finalizzati all'acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche di attività lavorative che possano essere utilizzate nel mercato del lavoro programmi di reinserimento socio-lavorativo delle persone in misura alternativa alla detenzione o sottoposta a sanzioni di comunità, consistenti in percorsi di inclusione lavorativa e di formazione per la qualificazione professionale, anche comprensivi di compensi a favore dei soggetti che li intraprendono programmi per la sperimentazione di protocolli di valutazione del rischio, presa in carico ed intervento delle persone condannate programmi di assistenza ai detenuti, agli internati e alle persone in misura alternativa alla detenzione o soggette a sanzioni di comunità e alle loro famiglie, contenenti, in particolare, iniziative educative, culturali e ricreative programmi di recupero dei soggetti tossicodipendenti o assuntori abituali di sostanze stupefacenti o psicotrope o alcoliche programmi di integrazione degli stranieri sottoposti ad esecuzione penale, di cura ed assistenza sanitaria progetti di edilizia penitenziaria di riqualificazione e ampliamento degli spazi destinati alla vita comune e alle attività lavorative dei ristretti ovvero di miglioramento delle condizioni igieniche degli ambienti detentivi programmi finalizzati allo sviluppo di percorsi di giustizia riparativa e di mediazione penale programmi a sostegno dell'attività volontaria gratuita o del lavoro di pubblica utilità.Organi della Cassa delle ammende sono il Presidente, il Consiglio di amministrazione, il Segretario generale e il Collegio dei revisori dei conti. Il patrimonio della Cassa è costituito da: beni mobili e immobili in proprietà; titolarità di concessioni e diritti acquisiti a qualunque titolo; beni di qualsiasi natura che a essa pervengano per donazione o altro titolo; titoli pubblici e privati acquisiti per eventuale investimento di disponibilità finanziarie; fondi in deposito presso la Cassa depositi e prestiti o anche presso istituti di credito e in Cassa.Le entrate della Cassa si distinguono in entrate correnti ed entrate in conto capitale. Le entrate correnti sono costituite: dalle rendite patrimoniali; dagli interessi sui depositi e su titoli; dai proventi o altre entrate espressamente devolute o assegnate dalla legge, o da altre fonti normative, direttamente alla Cassa; dai depositi costituiti presso la Cassa e a essa devoluti per disposizione dell'autorità giudiziaria; dai proventi delle manifatture carcerarie assegnati in base alla normativa vigente; dalla vendita di beni mobili fuori uso di proprietà della Cassa; da entrate eventuali e diverse. Le entrate in conto capitale costituite da: ricavi per vendite di beni immobili ed altri beni fruttiferi; rimborsi di titoli di proprietà; finanziamenti.Conto depositi e conto patrimoniale La dotazione finanziaria della Cassa è costituita dal conto depositi e dal conto patrimoniale. Al conto depositi affluiscono tutti i versamenti effettuati a titolo provvisorio o cauzionale. Sul conto patrimoniale sono versate tutte le altre somme, ed in particolare quelle devolute alla Cassa per disposizione di legge o per disposizione dell'autorità' giudiziaria. I fondi patrimoniali e i depositi cauzionali della Cassa sono depositati in conto fruttifero presso la Cassa depositi e prestiti. Presentazione della domanda di finanziamento da parte dell’Amministrazione penitenziaria e dell’Amministrazione per la giustizia minorile e di comunità Per quanto riguarda le procedure e le modalità di presentazione dei programmi e progetti da finanziare, è previsto che le articolazioni interne al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e al Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia possano presentare programmi e progetti, secondo le procedure stabilite nello Statuto agli artt. 15 e seguenti. La Cassa esamina le domande di finanziamento presentate dalle articolazioni dei Dipartimenti: la Direzione generale dei detenuti e del trattamento; la Direzione generale del personale e delle risorse; la Direzione generale della formazione; la Direzione generale per l'esecuzione penale esterna e di messa alla prova; gli Istituti penitenziari; gli Uffici territoriali di esecuzione penale esterna.Le domande di finanziamento devono essere presentate utilizzando il modello approvato dal Consiglio di amministrazione e pubblicato sul sito web ufficiale del Ministero, sottoscritto dal titolare dell’organo proponente. Le Direzioni generali ed i Provveditorati regionali che intendono presentare un programma o progetto per il finanziamento, possono inviare la domanda direttamente alla Cassa. Le domande di finanziamento per programmi o progetti provenienti dagli Istituti Penitenziari possono essere presentate solo attraverso il competente Provveditorato regionale dell'Amministrazione Penitenziaria che le inoltra alla Direzione generale competente per la materia, oggetto dell’intervento. Gli Uffici di esecuzione penale esterna presentano le domande solo attraverso la Direzione generale per l'esecuzione penale esterna e di messa alla prova del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità . Le Direzioni generali e i Provveditorati regionali, nel trasmettere le domande presentate dalle articolazioni territoriali di loro competenza, esprimono un parere sulle finalità del programma o progetto e sulla sua inerenza agli scopi della Cassa, nonché sull'utilità e sulla congruità delle somme richieste. Partenariato pubblico o privato I progetti possono essere presentati dalle articolazioni dell’Amministrazione penitenziaria o dagli uffici di esecuzione penale esterna anche in partenariato con soggetti pubblici o privati. La scelta del partner privato o del soggetto privato attuatore del progetto deve essere sempre operata con procedure ad evidenza pubblica, anche attraverso le modalità della coprogettazione, alla luce rispettivamente delle disposizioni del d.lgs. 50/16, come modificato dal d.lgs. n. 56/17 e del d.lgs. 117/17. Presentazione delle domande di finanziamento da parte di enti pubblici Le domande di finanziamento possono essere presentate direttamente alla Cassa, anche dai Ministeri, dalle Regioni, dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, dagli enti di area vasta, dai comuni anche consorziati, dalle fondazioni di diritto pubblico, da enti pubblici, università ed enti di ricerca le cui finalità sono conferenti con l’attività della Cassa. Nelle Linee programmatiche è stabilito che gli Enti pubblici per presentare progetti che riguardano la popolazione in esecuzione penale, debbano chiedere il partenariato delle articolazioni territoriali dell’amministrazione penitenziaria e/o degli uffici di esecuzione penale esterna, coinvolti negli interventi per i quali richiedono i finanziamenti, proprio per garantire che vengano finanziati programmi rispondenti all'effettivo fabbisogno dell’utenza. La Cassa ha stipulato in data 26 luglio 2018 un Accordo con la Conferenza delle Regioni, proprio per agevolare i rapporti con i predetti Enti, che hanno una specifica competenza sulla formazione professionale, le politiche sociali e del lavoro. Sulla base di quanto previsto nel predetto Accordo e nelle linee programmatiche, le singole Regioni, in partenariato con i Provveditorati Regionali e gli Uffici interdistrettuali di esecuzione penale esterna competenti per territorio, possono presentare alla Cassa delle Ammende una proposta di programma. A seguito del superamento della conseguente fase istruttoria e dell’approvazione da parte del consiglio di amministrazione, le Regioni stipulano la convenzione per la concessione del finanziamento con la Cassa. Modalità di presentazione delle domande di finanziamento e di partecipazione agli interventi finanziati dalla Cassa delle Ammende da parte di enti privati Le domande di finanziamento delle associazioni riconosciute ovvero iscritte fra gli enti ausiliari previsti dall'articolo 115 del D.P.R.309/90, nonché delle associazioni, fondazioni, enti privati, incluse le imprese sociali, che perseguono senza scopo di lucro, per statuto o per atto costitutivo, finalità di reinserimento sociale ed assistenza ai detenuti, agli internati ed alle persone in misura alternativa alla detenzione o soggette a sanzioni di comunità, possono essere presentate solo a seguito di Avviso pubblico, emanato dalla Cassa delle Ammende. Gli enti privati possono partecipare alla realizzazione delle iniziative presentate dalle Amministrazioni legittimate, come soggetti attuatori di programmi o progetti o come partner di programmi o progetti, a seguito di procedure ad evidenza pubblica poste in essere dagli Istituti penitenziari, dagli Uffici di esecuzione penale esterna, dai Provveditorati Regionali dell’Amministrazione penitenziaria, dalle Direzioni Generali o da altri enti pubblici sopra indicate. Il Responsabile del programma o progetto è colui che sottoscrive e presenta la domanda di finanziamento Le domande e i relativi allegati sono trasmessi alla Cassa, in via telematica e firmati digitalmente. Nel modello per la presentazione delle domande di finanziamento dei programmi e dei progetti è prevista, oltre l’indicazione dei dati identificativi del soggetto richiedente, anche la predisposizione di una relazione illustrativa nella quale è specificamente descritto il contenuto del progetto o del programma proposto, le finalità che si intendono perseguire e la loro coerenza con gli scopi della Cassa, le modalità, i tempi, il luogo ed i mezzi necessari per la sua attuazione, oltre che la specifica descrizione analitica delle spese che si intendono eseguire. Deve, altresì, essere data specifica indicazione: del responsabile di progetto del soggetto proponente, dei dati anagrafici e del codice fiscale; dei dati contabili necessari per le modalità di finanziamento deliberato. Il sistema di valutazione e controllo I programmi e progetti sono, inoltre, sottoposti a un sistema di monitoraggio e valutazione, in itinere ed ex-post, per verificare il raggiungimento degli obiettivi programmati e dei risultati in termini di impatto rispetto all'efficacia degli interventi realizzati per il miglioramento della problematica rappresentata.